Allegoria del soldato come eroe antico (monumento ai caduti - a basamento, opera isolata) by Saponaro Salvatore - ambito italiano (primo quarto XX)
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monumento ai caduti, a basamento, opera isolata, monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale Allegoria del soldato come eroe antico
Allegoria del soldato come eroe antico (monumento ai caduti - a basamento, opera isolata) by Saponaro Salvatore - ambito italiano (primo quarto XX)
Allegoria del soldato come eroe antico (monumento ai caduti - a basamento, opera isolata) di Saponaro Salvatore - ambito italiano (primo quarto XX)
1922-1922
Il monumento, realizzato in travertino, è costituito da un basamento a gradoni sul quale si colloca il cippo a sezione rettangolare. I nomi dei caduti sono riportati su due lapidi commemorative in marmo affisse sul lato frontale e su altre due collocate sul lato posteriore. Sui lati del cippo in alto sono incise rispettivamente a sinistra e a destra le date di inizio e fine della prima guerra mondiale. Sulla sommità si trova la scultura in bronzo rappresentante un soldato nudo morente. La figura giace semisdraiata col volto rivolto in basso, sostenuto dal braccio destro che nella mano reca il gladio, mentre nel braccio sinistro tiene lo scudo
monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale (monumento ai caduti a basamento)
00360520
1
11
OA
1100360520OA
Commissionato dal Comune di Servigliano, il monumento è opera del pugliese Salvatore Saponaro, formatosi nella bottega di Achille e Augusto De Lucrezi dove si dedicò al disegno e alla modellazione, prima di iscriversi nel 1909 all’Istituto Superiore di Belle Arti a Roma. Ufficiale al fronte durante la prima guerra mondiale, viene congedato nel 1919 stabilendosi a Firenze e dal 1921 a Milano. Alla fine degli anni Venti si trasferì nel varesotto dove rimase fino alla morte avvenuta nel 1970. Al periodo milanese risale il monumento di Servigliano che mostra evidenti suggestioni della statuaria classica con richiami all’iconografia del Galata morente. Lontana dalla retorica trionfalistica ed enfatica del fante impavido santificato dalla vittoria, la figura nuda, accasciata mentre regge lo scudo ormai inservibile, è simbolo dell’eroe che spira ed esaltazione del vinto e non del vincitore. Bibliografia: Saponaro Salvatore, in Foscarini A., Arte e artisti di terra d’Otranto tra medioevo ed età moderna, Edizioni del Grifo, Lecce 2000, pp. 197-198, ad vocem
45B : 5 (+2) : 12B13
Allegoria del soldato come eroe antico
Il monumento, realizzato in travertino, è costituito da un basamento a gradoni sul quale si colloca il cippo a sezione rettangolare. I nomi dei caduti sono riportati su due lapidi commemorative in marmo affisse sul lato frontale e su altre due collocate sul lato posteriore. Sui lati del cippo in alto sono incise rispettivamente a sinistra e a destra le date di inizio e fine della prima guerra mondiale. Sulla sommità si trova la scultura in bronzo rappresentante un soldato nudo morente. La figura giace semisdraiata col volto rivolto in basso, sostenuto dal braccio destro che nella mano reca il gladio, mentre nel braccio sinistro tiene lo scudo
Allegoria del soldato come eroe antico
Servigliano (FM)
1100360520OA
monumento ai caduti a basamento
proprietà Ente pubblico territoriale
marmo
travertino
bronzo/ fusione
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