loggiato, paesaggi con storie ovidiane, filosofi (dipinto, ciclo) - ambito romano (sec. XVI)

ca 1521-ca 1524 

falso loggiato: coppia di pilastri compositi con decorazione a candelabre sulle facce, sorreggenti trabeazione. Tra le coppie di pilastri: paesaggi. Tra i pilastri: nicchie con figure, tabelle, fregio a falso rilievo con mascherone, grottesche e girali 

dipinto (ciclo) 

1200175055 

tra le più importanti decorazioni originarie, l'affresco prosegue quello che doveva essere la reale struttura delle stanze, in orgine un loggiato (v. Galdieri, 1975, 1984). Ha subito notevoli manomissioni, dovuti ai cambiamenti di proprietà e destinazione d'uso, soprattutto dopo il passaggio ai padri Filippini, che "censurarono" anche alcune parti delle pitture, e dalle truppe francesi (1849). F. Gennari (1995, 1996) ha individuato in alcune stampe di Giovan Battista Palumba (1500-1515) le fonti per tre delle scene ovidiane (Ratto di Ganumede, Diana e Atteone, Apollo e Dafne); la scena centrale della parete Est deriva invece da una stampa di Marcantonio Raimondi con il Giudizio di Paride (1517-18). Resta non identificato il soggetto della III scena della parete Ovest. L'autrice ipotizza inoltre che l'autore dei dipinti potrebbe essere identificato con Pellegrino da Modena, sia per i suoi trascorsi rapporti con Antonio da Sangallo il Giovane, sia sulla base di un confronto con gli affreschi dell'abside di S. Maria Assunta a Trevignano (1517) 

loggiato, paesaggi con storie ovidiane, filosofi 

falso loggiato: coppia di pilastri compositi con decorazione a candelabre sulle facce, sorreggenti trabeazione. Tra le coppie di pilastri: paesaggi. Tra i pilastri: nicchie con figure, tabelle, fregio a falso rilievo con mascherone, grottesche e girali 

loggiato, paesaggi con storie ovidiane, filosofi 

Gradoli (VT) 

1200175055-0 

proprietà Ente pubblico non territoriale 

intonaco/ pittura a fresco