ciborio by Holl Pietro - ambito romano (sec. XVII, sec. XIX)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/1200248937 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
ciborio, Tempietto di Sant'Elena
ciborio di Holl Pietro - ambito romano (sec. XVII, sec. XIX)
ciborio by Holl Pietro - ambito romano (sec. XVII, sec. XIX)
1833-1833
post 1608-ante 1633
Tempietto a pianta ottagonale con alto basamento sul quale è posta una balaustra con pilastrini ornati a intarsio e balaustri in marmo africano. Su di essa poggiano otto colonne in broccatello con capitelli corinzi. Architrave iscritta e cornicione modanato e ornato di mensoline e rosette, sul quale si imposta una cupola ottagonale, decorata nell'intradosso da lacunari a fondo dorato con rosette scolpite e conclusa all'apice da una statua in legno dorato raffigurante la Madonna col Bambino incoronata da un'aureola di dodici stelle. L'altare all'interno è sopraelevato di tre gradini rispetto al basamento
Tempietto di Sant'Elena (ciborio)
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Il tempietto sorge sull'altare della chiesa altomedievale, conservato in situ nelle successive trasformazioni e legato alla leggenda della prodigiosa apparizione ad Augusto. Originariamente esso era coperto da un ciborio marmoreo sostenuto da quattro colonne di marmo verde antico (G. da Castelmadama, 1896), che nel 1602 Girolamo Centelles, vescovo di Cavaillon, ebbe il permesso di rinnovare. Dopo una controversia con l'Arciconfraternita del Gonfalone, che dal 1561 deteneva il giuspatronato del sacello, nel 1608 vennero avviati i lavori e, dopo la morte del Centelles (1610), vennero proseguiti dalla stessa Arciconfraternita in modo fedele ai suoi progetti. Su un'iscrizone del basamento la committenza del Centelles viene invece datata al 1605. Il completamento risale al 1633 (Casimiro da Roma, 1736) La struttura comprendeva una balaustra di marmo, con balaustrini in marmo africano e otto colonne di broccatello con basi e capitelli in metallo dorato, che sorreggevano una cupola in rame dorato. Dopo il saccheggio subito durante l'occupazione francese, il tempietto venne ricostruito nelle forme attuali da Pietro Holl (La Madonna dell'Aracoeli...,1949, cfr. Carta/ Russo, 1988, con bibliografia precedente), con il contributo dell'Arciconfraternita del Gonfalone, quale titolare del giuspatronato della cappella, come testimoniato da un'iscrizione
Tempietto a pianta ottagonale con alto basamento sul quale è posta una balaustra con pilastrini ornati a intarsio e balaustri in marmo africano. Su di essa poggiano otto colonne in broccatello con capitelli corinzi. Architrave iscritta e cornicione modanato e ornato di mensoline e rosette, sul quale si imposta una cupola ottagonale, decorata nell'intradosso da lacunari a fondo dorato con rosette scolpite e conclusa all'apice da una statua in legno dorato raffigurante la Madonna col Bambino incoronata da un'aureola di dodici stelle. L'altare all'interno è sopraelevato di tre gradini rispetto al basamento
Tempietto di Sant'Elena
Roma (RM)
1200248937
ciborio
proprietà Stato
marmo bianco/ doratura/ scultura
marmo nero antico/ incisione
marmo/ intarsio
marmo africano
marmo broccatello
bibliografia specifica: Carta M./ Russo L - 1988
bibliografia specifica: Casimiro da Roma - 1869