colonna e capitello del Batistero Lateranense (disegno architettonico) di Alberti Alberto (sec. XVI)

https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/1200268482 entità di tipo: HistoricOrArtisticProperty

disegno architettonico colonna e capitello del Batistero Lateranense
enit
colonna e capitello del Batistero Lateranense (disegno architettonico) di Alberti Alberto (sec. XVI) 
ca 1579-ca 1585 
Al FN8110v si unisce la prolunga inferiore, non inventariata, attaccata; ai margini della prolunga, a sinistra, riferimenti moderni a matita: G G. La tavola raffigura, a destra, capitello e base, a sinistra colonna e sua sezione, con iscrizione e misure. Il disegno, tracciato a penna, è acquerellato in bruno, grigio-bruno e giallo-verdino. A matita, a sinistra del capitello, schizzo con sezione dell'abaco, profilo della base e sezione della colonna 
disegno architettonico 
FN8110v 
00268482 
12 
1200268482 
Il disegno risultava interpolato erroneamente in questo punto del volume (vedi scheda 1200268477) insieme ad altri fogli sciolti (da FN8107 a FN8112). Gli elementi architettonici (base e capitello disegnati di tutta grandezza) erano "innanzi alla porta dil batisimo di gostantino"; Alberti ricorda le belle colonne di marmo giallo. Compaiono anche nel codice A, f. 7v, dove l'autore ricorda che la colonna fu riutilizzata nella cappella della Madonna del Battistro. Il disegno fa parte del volume 2502 del Gabinetto Disegni e Stampe, il cosiddetto codice C. Il volume appartiene a un gruppo di quattro (2501 A e B, 2502, 2504) con disegni architettonici attribuiti ad Alberto Alberti, per lo più dettagli o parti di monumenti antichi di Roma. Presentati ai soci dell’Accademia dei Lincei da R. Lanciani nel 1882, quando ancora appartenevano alla famiglia in Borgo San Sepolcro, furono ceduti al Gabinetto Nazionale nel 1913 da Luigi Prosperi, che li aveva acquistati da Ernestina Guidotti, figlia di un Alberti ed erede della famiglia. Riferiti da Lanciani a Cherubino e a Giovanni Alberti, nel 1982 un breve contributo di M. L. Forni propose l’attribuzione dei volumi ad Alberto, padre dei due artisti, sulla base del confronto con la grafia dei Diari degli Alberti conservati agli Uffizi. La studiosa curò l’edizione completa dei volumi (1991). Sulla base delle date che compaiono in vari fogli, il codice C risulta compreso tra il 1579 e il 1585. I volumi presentano un repertorio di forme e modelli, sulla base di rilievi dal vero esattamente misurati, muniti di piante, profili, modini, completati da indicazioni testuali. I codici nacquero probabilmente come volumi di fogli bianchi legati, in seguito estesi da prolunghe secondo le necessità del disegno, che spesso mostra continuità tra due fogli cuciti. A seguito di un restauro i codici furono sciolti e le prolunghe spesso staccate. I riferimenti a matita sono moderni, di restauro. Per la trascrizione delle iscrizioni, v. Forni p. 139 
48 C 14 2 : 48 C 16 : 61 E (ROMA) : 61 F (BATTISTERO LATERANENSE) 
colonna e capitello del Batistero Lateranense 
Al FN8110v si unisce la prolunga inferiore, non inventariata, attaccata; ai margini della prolunga, a sinistra, riferimenti moderni a matita: G G. La tavola raffigura, a destra, capitello e base, a sinistra colonna e sua sezione, con iscrizione e misure. Il disegno, tracciato a penna, è acquerellato in bruno, grigio-bruno e giallo-verdino. A matita, a sinistra del capitello, schizzo con sezione dell'abaco, profilo della base e sezione della colonna 
colonna e capitello del Batistero Lateranense 
Roma (RM) 
1200268482 
disegno architettonico 
proprietà Stato 
carta bianca/ penna/ inchiostro bruno/ acquerellatura/ matita 
bibliografia specifica: Forni G. M - 1991 
bibliografia di confronto: Barelli L - 2012 
bibliografia di confronto: Burns T - 2001 
bibliografia di confronto: Herrmann Fiore K - 1983 
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seguo le relazioni inverse