Ritratto di Hanka Zborowska o Signora dal collaretto, ritratto femminile (dipinto, opera isolata) by Modigliani Amedeo (XX)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/1200491016 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
dipinto, opera isolata ritratto femminile
Ritratto di Hanka Zborowska o Signora dal collaretto, ritratto femminile (dipinto, opera isolata) di Modigliani Amedeo (XX)
Ritratto di Hanka Zborowska o Signora dal collaretto, ritratto femminile (dipinto, opera isolata) by Modigliani Amedeo (XX)
Ritratto di Hanka Zborowska o Signora dal collaretto, ritratto femminile (dipinto, opera isolata)
ritratto: testa femminile
ca 1917-ca 1917
1200491016
dipinto
00491016
12
1200491016
Il dipinto ritrae Hanka Zborowska, moglie del poeta Léopold Zborowski, conosciuto da Modigliani a Parigi nel 1916. Essi instaurarono un importante rapporto di amicizia e mecenatismo che durò fino alla prematura scomparsa dell'artista: già a partire dal 1916 Zborowski mise a disposizione di Modigliani una stanza del suo appartamento in Rue Joseph Bara e regolari somme di denaro. Il loro legame è testimoniato da sei ritratti, eseguiti in questo arco di tempo (cfr. Chiappini, 1999, p. 189, n. 23: il ritratto è datato nell'iscrizione in alto a destra).Sua moglie Hanka divenne ben presto una delle modelle predilette dell'artista, il quale proprio in quegli anni andava intensificando l'interesse nei confronti della figura femminile, studiata attraverso il ritratto ed il nudo. Il dipinto conservato alla GNAM è datato dalla bibliografia al 1917, ed è considerato, soprattutto in ragione di confronti stilistici, uno dei primi ritratti eseguiti a Hanka Zborowska (cfr. Chiappini, op. cit., p. 194; Marini in Chiappini, 2006). In alto a destra è scritto il nome dell'effigiata, in questo caso italianizzato in "Anna": si tratta di un procedimento adottato spesso da Modigliani (v., tra gli altri, "Ritratto di Manuel Humbert", 1916, Los Angeles, County Museum of Art - anche qui italianizzato in 'Manuele'; "Renée", 1917, Tokyo, collezione privata, ripr. in Chiappini, 1999, p. 83). Nell'opera, esemplificativa dello stile maturo di Modigliani, è stata riscontrata l'influenza dello studio dei "primitivi" senesi, da Bartolo Fredi per le forme allungate e asciutte dei volti, ad Ambrogio Lorenzetti per il valore attribuito ai contorni e al colore piatto (cfr. Carli, 1952, p. 22). La resa dei volumi, invece, risente delle riflessioni sulla pittura cubista. Elemento fondamentale nel dipinto è il collaretto che da il secondo titolo all'opera: esso incornicia il tipico collo allungato, marchio di fabbrica dei ritratti di Modigliani, e si configura come una nota di luce all'interno della composizione cromatica.La tela fu esposta per la prima volta alla XVII edizione della Biennale di Venezia (1930), insieme ad altri 37 dipinti e 40 disegni: la retrospettiva intendeva attribuire definitivamente a Modigliani il giusto peso all'interno della storia dell'arte italiana (Lionello Venturi, nell'introduzione al catalogo, parla di "gloria nazionale". Cfr. Venturi, 1930, p. 116). All'epoca di questa prima esposizione, la tela apparteneva già al collezionista Kaganovitch, presso il quale nel 1953 fu acquistata dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna
ritratto femminile
Ritratto di Hanka Zborowska o Signora dal collaretto
ritratto: testa femminile
Roma (RM)
proprietà Stato
ritratto femminile, Ritratto di Hanka Zborowska o Signora dal collaretto
olio su tela
Bucarelli - 1973
Leone-Marini Clarelli-Mazzocca-Sisi - 2010
Mantura - 1987
Pinto - 2005
Ursino - 2007
Bibliografia specifica: De Vlaminck - 1925
Carli - 1952
Castieau-Barrielle - 1987
Cento anni d'arte italiana - 1982
Ceroni - 1958
Ceroni - 1972
Descargues - 1951
Fagiolo Dell'Arco - 1999
Faldi-Mantura - 1977
Geza Csorba - 1969
Klein - 2004
Lanthemann - 1970
Mann - 1980
Marini - 2006
Millan del Pozo - 1989
Modigliani-Parisot - 2005
Parisot - 1988
Parisot - 1990
Patani - 1991
Pavolini - 1966
Pfannstiel - 1929
Pfannstiel - 1956
Piccioni-Ceroni - 1970
Pontiggia - 2006
Restellini - 2002
Russoli - 1958
Schmalenbach - 1990
Schwarz - 1927
VI Quadriennale - 1951
Werner - 1967
Werner - 1968
XVII Biennale di Venezia - 1930