Il triclinio (Il triclinio dopo l'orgia), scena pompeiana (dipinto, opera isolata) by Morelli Domenico (XIX)
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dipinto, opera isolata scena pompeiana
Il triclinio (Il triclinio dopo l'orgia), scena pompeiana (dipinto, opera isolata) di Morelli Domenico (XIX)
Il triclinio (Il triclinio dopo l'orgia), scena pompeiana (dipinto, opera isolata) by Morelli Domenico (XIX)
ca 1860-ca 1862
scena raffigurante alcuni personaggi, di cui uno in piedi, ritratti in un ambiente dell'antica casa romana (il triclinio)
Il triclinio (Il triclinio dopo l'orgia), scena pompeiana (dipinto, opera isolata)
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Il quadro si colloca nello stesso periodo del Bagno pompeiano (1860-62, Milano, Fondazione Balzan), al quale è prossimo sia per motivi stilistici che per la forma centinata della parte superiore della tela: una particolarità riscontrabile anche in altre opere di Morelli, quali i Freschi veneziani, la Mattinata fiorentina (1856) e i Vespri siciliani (1859 - 60, Napoli, Museo di Capodimonte). Nel Triclinio l'artista riprende il filone, allora in auge nell'ambiente napoletano, dei temi ispirati alla vita quotidiana degli antichi romani e raffigura un triclinio all'aperto (tipologia frequentemente usata a Pompei, a causa del clima meridionale). Fonte d'ispirazione per Morelli può essere stato anche il romanzo di Edward Bulwer-Lytton, Gli ultimi giorni di Pompei, pubblicato nel 1834 ed incentrato sul racconto di episodi di vita pompeiana, nei quali lo scrittore abbina finzione narrativa e verità storica - ad esempio nella ricostruzione della città e dei suoi costumi. Soltanto la parte superiore del dipinto - comprendente il graticcio e il pergolato, il colonnato e i particolari architettonici degli edifici - è rifinita; la zona inferiore, dove sono collocate le figure, è lasciata allo stato di abbozzo, sommariamente definita nel disegno e nelle masse di colore. La qualità principale di quest'opera risiede nel contrasto cromatico tra i rossi, i bruni, i grigi intensi e le tonalità più chiare, in grado di restituire un effetto di luce mattutina (cfr. Damigella, 2007, p. 214). Del Triclinio, che fu esposto alla Mostra morelliana di Roma del 1907, si conservano alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna anche un bozzetto ad olio su tela di piccole dimensioni (inv. n. 29) e alcuni schizzi preparatori. Tali studi documentano l'attenta messa a punto del soggetto, sia dal punto di vista della verità archeologica che della resa luministica. In uno di essi (inv. n. 404, cart. A) si riconosce un disegno della sedia "savonarola" che compare nel Conte Lara (1861, inv. n. 977), elemento che sembrerebbe indicare una stretta correlazione temporale tra le due opere
scena pompeiana
Il triclinio (Il triclinio dopo l'orgia)
scena raffigurante alcuni personaggi, di cui uno in piedi, ritratti in un ambiente dell'antica casa romana (il triclinio)
scena pompeiana, Il triclinio (Il triclinio dopo l'orgia)
Roma (RM)
1200827948
dipinto
proprietà Stato
olio su tela
bibliografia specifica: Colasanti A - 1923
bibliografia specifica: Bucarelli P - 1973
bibliografia specifica: Damigella A. M - 2007
bibliografia specifica: Di Majo E - 2006
bibliografia specifica: Piantoni G - 2000
bibliografia specifica: Lafranconi M - 2005
bibliografia specifica: Levi P - 1906
bibliografia specifica: Mostra Morelliana - 1907
bibliografia specifica: Sisi C - 1993
bibliografia specifica: Sisi C - 1997