Divinità femminili romane; Ninfe (decorazione plastico-pittorica, complesso decorativo) by Cesari Giuseppe detto Cavalier d'Arpino (e aiuti), Bazzichelli Marcantonio (sec. XVII)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/1201220257-0 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
decorazione plastico-pittorica, complesso decorativo Divinità femminili romane; Ninfe
Divinità femminili romane; Ninfe (decorazione plastico-pittorica, complesso decorativo) by Cesari Giuseppe detto Cavalier d'Arpino (e aiuti), Bazzichelli Marcantonio (sec. XVII)
Divinità femminili romane; Ninfe (decorazione plastico-pittorica, complesso decorativo) di Cesari Giuseppe detto Cavalier d'Arpino (e aiuti), Bazzichelli Marcantonio (sec. XVII)
1613-1614
Soffitto spartito in cinque grandi riquadri da architravi decorati con motivi in stucco dorato di girali, leoni, rami con pere, stelle e monti a tre cime (emblemi Peretti Montalto). Nei riquadri dipinti a quadro riportato - rettangolare al centro e due ovali ai lati - intercalati a figure in stucco fortemente aggettanti di coppie di putti reggi-cornice e di figure femminili alate
decorazione plastico-pittorica (complesso decorativo)
01220257
12
1201220257
L'insieme del soffitto del Salone di Conversazione è il primo intervento di decorazione della palazzina fatta costruire da Alessandro Damasceni, allorchè con il nome di Alessandro Montalto venne creato Cardinale dallo zio Sisto V ed entrò in possesso (1590) di Villa Lante. Terminati nel 1612 i lavori di costruzione della palazzina gemella a quella già eretta dal Cardinale Gambara, Alessandro Montalto commissionò al Cavalier d'Arpino le pitture delle pareti, che furono largamente delegate agli aiuti, tra i quali Agostino Tassi assunse il ruolo principale. La decorazione del soffitto del salone venne progettata e diretta dal pittore di Arpino, sebbene verosimilmente realizzata dagli aiuti, tra i quali sono stati riconosciuti e proposti i contributi di Marzio Ganassini (Salerno 1969, Cavazzini 1993) e Pasquale Regnicolo (Cavazzini 1993). Il tema è quello della divinità femminile svolto nei riquadri centrali con la raffigurazione delle dee sui carri e negli ovali con quella delle ninfe. Lo schema decorativo e la tradizionale alternanza di quadri riportati e figure in stucco, a modulo seriale, si caratterizzano come idee attardate, adatte più a un fregio che a un soffitto o una volta, particolarmente se confrontate con la soluzione moderna e protobarocca del fregio sottostante di Agostino Tassi. Secondo Giovan Battista Passeri, nelle sue "Vite de' pittori scultori et architetti sino all'anno 1673", il Cesari partecipò anche alla realizzazione del fregio, eseguendovi un leone e alcune figure, sebbene la concezione assolutamente diversa dei due cicli suggerisca nel fregio un capovolgimento dei ruoli tra il pittore affermato e quello emergente
96 A 2 : 93 L 32 : 46 A 12 2 (PERETTI MONTALTO)
Divinità femminili romane; Ninfe
Soffitto spartito in cinque grandi riquadri da architravi decorati con motivi in stucco dorato di girali, leoni, rami con pere, stelle e monti a tre cime (emblemi Peretti Montalto). Nei riquadri dipinti a quadro riportato - rettangolare al centro e due ovali ai lati - intercalati a figure in stucco fortemente aggettanti di coppie di putti reggi-cornice e di figure femminili alate
Divinità femminili romane; Ninfe
Viterbo (VT)
1201220257-0
decorazione plastico-pittorica
proprietà Stato
intonaco/ pittura a fresco
stucco/ doratura
stucco/ modellatura
bibliografia di corredo: Benocci C - 2010
bibliografia specifica: Cavazzini P - 1993
bibliografia specifica: Salerno A - 1969