allegoria della Vittoria come donna armata e figure di finanzieri (monumento ai caduti) by Cataldi Amleto, Fallica Alfio (sec. XX)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/1201253335 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
monumento ai caduti, Monumento ai caduti della prima guerra mondiale
monumento ai caduti, Monumento ai caduti della prima guerra mondiale allegoria della Vittoria come donna armata e figure di finanzieri
allegoria della Vittoria come donna armata e figure di finanzieri (monumento ai caduti) di Cataldi Amleto, Fallica Alfio (sec. XX)
allegoria della Vittoria come donna armata e figure di finanzieri (monumento ai caduti) by Cataldi Amleto, Fallica Alfio (sec. XX)
Monumento ai caduti della prima guerra mondiale (monumento ai caduti)
torre in peperino a sezione circolare, sull'alto basamento poggiano quattro statue in bronzo raffiguranti dei Finanzieri: un Combattente, una Scolta, un Soldato e un Alpino, più in basso lungo il perimetro quattro tondi concavi racchiudono altorilievi raffiguranti teste di combattenti; nella parte superiore cilindrica sono inseriti quattro clipei in bronzo raffiguranti aquile ad ali spiegate; sulla sommità del monumento è la statua della Vittoria con elmo e globo
1930/06/30-1930/06/30
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monumento ai caduti
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Nel 1925 il Comune di Roma e il Comando Generale della Guardia di Finanza individuarono nel quartiere Nomentano, in prossimità della Caserma Vittorio Emanuele III, un'area idonea ad accogliere la memoria dei Finanzieri Caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Il concorso fu bandito dal Comando Generale il 24 ottobre 1925 e il lavoro fu affidato nel marzo del 1929, ad Amleto Cataldi che terminò l'opera nel giugno 1930 e fu inaugurata l'8 dicembre alla presenza del Re Vittorio Emanuele III, al quale era intitolata l'attuale caserma Piave. Il monumento ai Caduti delle Fiamme gialle fu l'ultima opera del Cataldi che scomparve il 1 settembre 1930, prima dell'inaugurazione. Le quattro statue di bronzo ognuna dedicata a un particolare finanziere sono alte cinque metri. Disegnatore del monumento fu l'architetto Alfio Fallica che nel 1927, vinse a Roma il primo premio al concorso per il monumento alla guardia di finanza. I tondi con le aquile ad ali spiegate, collocati nell'elemento cilindrico superiore, sono stati realizzati nel 1957 dallo scultore Ettore Lotti (nato a Cesena nel 1896) e sostituiscono l'originaria decorazione con i fasci littori. Cfr. "La Memoria perduta, I monumenti ai caduti della Grande Guerra a Roma e nel Lazio", a cura di Vittorio Vidotto, Bruno Tobia, Catherina Brice- Argos 1998 pp. 92-93
allegoria della Vittoria come donna armata e figure di finanzieri
45A3 : 54F2(+11) : 31D15 : 45C1 : 47B7(+216)
torre in peperino a sezione circolare, sull'alto basamento poggiano quattro statue in bronzo raffiguranti dei Finanzieri: un Combattente, una Scolta, un Soldato e un Alpino, più in basso lungo il perimetro quattro tondi concavi racchiudono altorilievi raffiguranti teste di combattenti; nella parte superiore cilindrica sono inseriti quattro clipei in bronzo raffiguranti aquile ad ali spiegate; sulla sommità del monumento è la statua della Vittoria con elmo e globo
Roma (RM)
proprietà Ente pubblico territoriale
allegoria della Vittoria come donna armata e figure di finanzieri
bronzo/ fusione
peperino/ scultura