Adoranti dinanzi ad un'ara con divinità reggente cornucopia, Scena di sacrificio (dipinto, ciclo) by Sanzio Raffaello (scuola) (primo quarto sec. XVI)
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dipinto, ciclo Scena di sacrificio
Adoranti dinanzi ad un'ara con divinità reggente cornucopia, Scena di sacrificio (dipinto, ciclo) by Sanzio Raffaello (scuola) (primo quarto sec. XVI)
Adoranti dinanzi ad un'ara con divinità reggente cornucopia, Scena di sacrificio (dipinto, ciclo) di Sanzio Raffaello (scuola) (primo quarto sec. XVI)
1500-1524
Dipinto
Adoranti dinanzi ad un'ara con divinità reggente cornucopia, Scena di sacrificio (dipinto, ciclo)
111
01253667
6
12
1201253667
Prima di una serie di sei tavole pervenute presso l'Ambasciata nel 1927 e provenienti dal Castello di Moncalieri come si può dedurre dal bollo della corona presente sul retro del dipinto e dalla sigla DC (Dotazioni della Corona) e anche perchè registrati negli stessi inventari di Moncalieri del 1880 – 1908. Dalla scritta di epoca settecentesca presente sul retro si deduce che le tavole nel XVIII secolo erano considerate opere di Raffaello, e che nel 1770 si trovavano presso la casa del Conte di Groscavallo, personaggio di rilievo presso la corte Sabauda e responsabile della conservazione delle collezioni reali. I dipinti si inquadrano perfettamente all'interno di quel clima rinascimentale che vede la riscoperta della pittura antica e della grottesche della Domus Aurea: c'è infatti una chiara derivazione ed ispirazione alla pittura romana di età imperiale sia nella scelta del tema – scene di sacrificio – sia per la composizione, l'uso di colori vivaci quali il rosso e il giallo che si contrappongono alla trasparenza dei bianchi. E' evidente inoltre una certa affinità con la decorazione parietale della loggia di Palazzo Altemps, oggi sede del Museo Nazionale Romano. Per quanto riguarda la loro attribuzione è possibile constatare una differenza stilistica fra le sei tavolette, cosa che farebbe supporre due diverse mani: quattro si caratterizzano per una composizione molto più lineare e schematica, in cui le figure si contraddistinguono per i loro corpi allungati; le restanti due tavole invece sono caratterizzate da una maggiore forza e drammaticità nella resa della scena e le figure risultano più imponenti e plastiche. Si è avanzato il nome di due allievi di Raffaello: lo spagnolo Pedro Machuca (1485 – 1550) per le tavole con gli inventari 111, 137 - 139, e Polidoro da Caravaggio (1500 – 1543) per gli inventari 112 e 113
Scena di sacrificio
Adoranti dinanzi ad un'ara con divinità reggente cornucopia
Dipinto
Scena di sacrificio, Adoranti dinanzi ad un'ara con divinità reggente cornucopia
()
1201253667
dipinto
proprietà Stato
tavola/ pittura a tempera
bibliografia specifica: Gentile Ortona E - 1998