allegoria della Vittoria come aquila (monumento ai caduti - ad obelisco) - ambito viterbese (sec. XX)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/1209845579 entità di tipo: HistoricOrArtisticProperty
monumento ai caduti, ad obelisco, Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale allegoria della Vittoria come aquila
enit
allegoria della Vittoria come aquila (monumento ai caduti - ad obelisco) - ambito viterbese (sec. XX)
1921-1921
base parallelepipeda in travertino con zoccolo e coronamento in peperino; sui 4 lati lapidi in marmo con iscrizioni con i lati corti leggermente incassati al centro , sostenute da 4 borchie angolari in bronzo; sopra festone in bronzo. Su questa poggia un obelisco con piedi leonini, rastremato, culminante in una stella in bronzo, costituito da 3 blocchi di cui il centrale è decorato sui 4 lati da una corona d'alloro e quercia, di cui, quellla sul fronte è iscritta al centro; sul fronte, sotto la corona, lapide con iscrizione (caduti guerra 1940-45). Sul piano tra la base e l'obelisco un'aquila a volo spiegato in bronzo
Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale (monumento ai caduti ad obelisco)
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Il monumento in onore dei caduti della guerra 1915-18 fu inaugurato il 20 settembre 1921 in Piazza Vittorio Emanuele I, la piazza centrale della città. L'11 agosto 1931, fu spostato in piazza Castelfidardo. Alcune poesie a braccio ricordano il monumento in piazza Umberto I e il suo improvviso spostamento: "A piazza Umberto Primo un monumento / c'era e ci stava pure un fontanile / ma per i cittadini era un tormento / perché la piazza sembrava un porcile. /Ricordo ancora nel mio sentimento / che proprio il giorno diciannove aprile / il monumento quasi in un momento si portò alla piazzetta in grande stile./ Del fontanile mi rciordo ancora / c'era sempre ogni sorta di animale / mentre la piazza al girono d'oggi odora. / Mentre dov'era il monumento allora / oggi c'è un fontanile colossale / ma l'acqua viene mezzolitro l'ora." (Blasi Ubaldo detto Bellomo). Un altro poeta invece, Ugolini Tersilio, esalta la centralità della prima collocazione nella composizione "Ai vecchi tempi Piazza Umberto I" in cui dichiara: "Era [la piazza] il centro del paese / dove ognuno si incontrava / e parlando cordialmente / la giornata gli passava. / Nel suo centro venne eretto / il monumento dei caduti / ai suoi figli prediletti / che non son più venuti./ ..." (entrambe in "Breve storia" 1990)
45A3 : 54F2(+3) : 25F33(AQUILA)(+3) : 11G19 2 : 25G3(ALLORO) : 5G3(QUERCIA) : 48A98 75
allegoria della Vittoria come aquila
base parallelepipeda in travertino con zoccolo e coronamento in peperino; sui 4 lati lapidi in marmo con iscrizioni con i lati corti leggermente incassati al centro , sostenute da 4 borchie angolari in bronzo; sopra festone in bronzo. Su questa poggia un obelisco con piedi leonini, rastremato, culminante in una stella in bronzo, costituito da 3 blocchi di cui il centrale è decorato sui 4 lati da una corona d'alloro e quercia, di cui, quellla sul fronte è iscritta al centro; sul fronte, sotto la corona, lapide con iscrizione (caduti guerra 1940-45). Sul piano tra la base e l'obelisco un'aquila a volo spiegato in bronzo
allegoria della Vittoria come aquila
Cellere (VT)
1209845579
monumento ai caduti ad obelisco
proprietà Ente pubblico territoriale
bronzo
marmo
travertino
bibliografia specifica: Lazio Grande Guerra - 2010
bibliografia di confronto: Breve storia - 1990
bibliografia specifica: Stefanelli I - 2003