allegoria della vittoria come aquila (monumento ai caduti - a lapide) by Tamagnini Torquato (bottega) (sec. XX)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/1300283134 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
monumento ai caduti, a lapide allegoria della vittoria come aquila
allegoria della vittoria come aquila (monumento ai caduti - a lapide) by Tamagnini Torquato (bottega) (sec. XX)
allegoria della vittoria come aquila (monumento ai caduti - a lapide) di Tamagnini Torquato (bottega) (sec. XX)
post 1923/05/13-ante 1925/02/01
Il monumento è fregiato da una raffinata rappresentazione allegorica a bassorilievo. E’ raffigurata un’aquila, metafora della vittoria, che dispiega l’ampia ala destra per abbracciare una figura femminile. La donna, con un elegante portamento, protende le braccia verso destra per offrire ai gloriosi caduti una traboccante ghirlanda floreale. Interpretata anch’essa come personificazione della vittoria, la figura femminile, dall’evidente ispirazione classica, è ritratta di profilo e cinta soltanto da un morbido panno che le copre la vita e le gambe. Alle sue spalle, a memoria del sangue versato, arde un braciere, paradigma del sacrificio per la patria. Alla destra delle figure si snoda l’iscrizione commemorativa mentre, al di sotto, un pannello bronzeo riporta l’elenco dei nomi dei caduti, affiancato dallo stemma del Comune di Pizzoferrato
monumento ai caduti (a lapide)
00283134
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1300283134
Dalle delibere e dalla documentazione esaminata nell’archivio storico di Pizzoferrato, è emerso che il comitato pro-monumento si formò nel 1919. L’inaugurazione avvenne tra il 1923 ed il 1925. Una lettera scritta da Valentino D’Aloisio, Presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti, il 13 maggio 1923, con lo scopo di incoraggiare i cittadini e soprattutto gli emigrati alle donazioni per il monumento, manifesta l’intenzione di inaugurare l’opera nel giorno di S. Domenico, il 4 agosto 1923. Non è dato sapere con esattezza, però, se la cerimonia avvenne esattamente in quella data. Di certo avvenne di lì a poco. La delibera di Consiglio del 1 febbraio 1925, infatti, stabilisce un rimborso di 5000 lire al Comitato pro-monumento, per le spese sostenute per l’esecuzione e l’inaugurazione della lapide. Il monumento,come ricorda la firma incisa in basso a sinistra, venne realizzato dalla fonderia Laganà di Napoli, sicuramente su disegno di Torquato Tamagnini, scultore che collaborò intensamente con la fonderia. Firmò, tra le tante opere, anche il monumento ai caduti di Caprara (Spoltore, Pescara), che è identico al monumento di Pizzoferrato. L'autore infatti, da quanto risulta dalle ricerche svolte, si inserì nel circolo della produzione seriale di opere destinate alla commemorazione dei caduti nel primo dopoguerra
45A3 : 54F2(+1) : 25G4111(+1) : 41A7111
allegoria della vittoria come aquila
Il monumento è fregiato da una raffinata rappresentazione allegorica a bassorilievo. E’ raffigurata un’aquila, metafora della vittoria, che dispiega l’ampia ala destra per abbracciare una figura femminile. La donna, con un elegante portamento, protende le braccia verso destra per offrire ai gloriosi caduti una traboccante ghirlanda floreale. Interpretata anch’essa come personificazione della vittoria, la figura femminile, dall’evidente ispirazione classica, è ritratta di profilo e cinta soltanto da un morbido panno che le copre la vita e le gambe. Alle sue spalle, a memoria del sangue versato, arde un braciere, paradigma del sacrificio per la patria. Alla destra delle figure si snoda l’iscrizione commemorativa mentre, al di sotto, un pannello bronzeo riporta l’elenco dei nomi dei caduti, affiancato dallo stemma del Comune di Pizzoferrato
allegoria della vittoria come aquila
Pizzoferrato (CH)
1300283134
monumento ai caduti a lapide
proprietà Ente pubblico territoriale
bronzo/ fusione