monumento commemorativo, ritratto del capitano Tito Acerbo (monumento ai caduti - ad erma) by Costanzo Guido (sec. XX)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/1300289578 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
monumento ai caduti, ad erma, monumento al capitano Tito Acerbo ritratto del capitano Tito Acerbo
monumento commemorativo, ritratto del capitano Tito Acerbo (monumento ai caduti - ad erma) by Costanzo Guido (sec. XX)
monumento commemorativo, ritratto del capitano Tito Acerbo (monumento ai caduti - ad erma) di Costanzo Guido (sec. XX)
1924-1924
La parte marmorea del monumento si compone di due elementi principali: una lapide, corredata dalla firma dell’autore e da un’iscrizione in latino; e una mensola aggettante tripartita. Quest’ultima poggia su tre modiglioni, di cui quello centrale più lungo poiché sormontato da un elemento cubico caratterizzato da un’altra iscrizione in latino. Su questo basamento si imposta la bronzea testa – ritratto del capitano Acerbo, presso la cui base l’autore ha posto sia la propria firma, sia la data e il luogo di esecuzione del manufatto. La mensola presenta, inoltre, quattro formelle in bronzo disposte a due, a due ai lati della testa. Da sinistra, sono rappresentati: lo stemma della famiglia Acerbo; lo scudo sabaudo con i quattro mori, simbolo della Brigata Sassari; lo stemma del Partito Nazionale Fascista e quello del comune di Loreto Aprutino. L’insieme è completato, in basso, dal Bollettino della Vittoria
monumento commemorativo, ritratto del capitano Tito Acerbo (monumento ai caduti)
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Autore dell’opera è lo scultore Guido Costanzo che già nel 1924 impiega il motivo delle formelle, poi utilizzato nei monumenti ai caduti di Ortona e di Loreto Aprutino. Il monumento è dedicato alla medaglia d’oro abruzzese Tito Acerbo, capitano della Brigata Sassari caduto a Croce di Piave nel 1918. Brillante studente dalla promettente carriera militare, è stato il fratello minore del politico e agronomo Giacomo Acerbo che, durante il Ventennio, promosse molte iniziative per commemorare la memoria del fratello. Opere scultoree, pittoriche, editoriali fino ad una competizione automobilistica, la famosa “Coppa Acerbo”, che ricordavano il giovane Acerbo, prototipo perfetto dell’eroe e del nascente culto dei caduti promosso dal fascismo. Infatti, il 3 giugno del 1923, neanche un anno dopo la marcia su Roma, Benito Mussolini si recava sulla sua tomba a Croce di Piave, per deporvi una corona di alloro. Allo scoprimento del busto di Pescara, l'allora Castellammare Adriatico, presenziarono numerosissime autorità tra le quali il Principe Ereditario Umberto di Savoia. Inoltre, la testa ritratto del capitano che campeggia sul monumento pescarese sarà poi riutilizzata per un'altra opera, fatta erigere a Loreto Aprutino nel 1938 in occasione del ventennale della morte dell’eroe. Per le fonti: “S.A.R. Il Principe Ereditario presiede allo scoprimento del busto all’Eroe TITO ACERBO a Castellammare”, in "L’Italia Centrale", anno XXVI, 27-28 giugno 1924; Fazzini Ugo (a cura di), “Annuario dell’anno scolastico 1923-24”, Real Ist. Tecnico Tito Acerbo in Castellammare Adriatico, D. De Arcangelis&figlio, Atri, 1924; Giacomo Acerbo (a cura di), “Capitano Tito Acerbo, medaglia d’oro: a ricordo della traslazione della gloriosa salma dal Piave in Abruzzo, 15-16 giugno 1932”, A. Duval, Roma, 1932; Maria Baldeva, “Una madre d’Abruzzo. Donna Mariannina Acerbo”, Garzanti, Milano, 1942; Di Carlo E. (a cura di), “Gente d'Abruzzo. Dizionario biografico”, Andromeda Editrice, 2006
61B
ritratto del capitano Tito Acerbo
monumento commemorativo
La parte marmorea del monumento si compone di due elementi principali: una lapide, corredata dalla firma dell’autore e da un’iscrizione in latino; e una mensola aggettante tripartita. Quest’ultima poggia su tre modiglioni, di cui quello centrale più lungo poiché sormontato da un elemento cubico caratterizzato da un’altra iscrizione in latino. Su questo basamento si imposta la bronzea testa – ritratto del capitano Acerbo, presso la cui base l’autore ha posto sia la propria firma, sia la data e il luogo di esecuzione del manufatto. La mensola presenta, inoltre, quattro formelle in bronzo disposte a due, a due ai lati della testa. Da sinistra, sono rappresentati: lo stemma della famiglia Acerbo; lo scudo sabaudo con i quattro mori, simbolo della Brigata Sassari; lo stemma del Partito Nazionale Fascista e quello del comune di Loreto Aprutino. L’insieme è completato, in basso, dal Bollettino della Vittoria
ritratto del capitano Tito Acerbo, monumento commemorativo
Pescara (PE)
1300289578
monumento ai caduti ad erma
detenzione Ente pubblico territoriale
bronzo
marmo