Cristo in mandorla e simboli degli Evangelisti (dipinto, elemento d'insieme) - ambito abruzzese (prima metà XV)

https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/1300302015 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty

dipinto, elemento d'insieme, Abside est, calotta absidale Cristo in mandorla e simboli degli Evangelisti
Cristo in mandorla e simboli degli Evangelisti (dipinto, elemento d'insieme) - ambito abruzzese (prima metà XV) 
Cristo in mandorla e simboli degli Evangelisti (dipinto, elemento d'insieme) - ambito abruzzese (prima metà XV) 
ca 1420/00/00-ca 1430/00/00 
Il Cristo racchiuso in una mandorla è assiso su una sedia, presentato in posizione di tre quarti. Il sontuoso abbigliamento consiste in una lunga e ampia tunica chiara, color verde acqua, e una ricca sopravveste di porpora, listata e foderata d’oro. Sono inoltre visibili le sinopie e le incisioni di tutte le parti mancanti. Per quanto riguarda gli Evangelisti, ogni simbolo reca un cartiglio verde, formando una doppia coppia di cartigli contrapposti, purtroppo le scritte però non sono più leggibili. L’Aquila di Giovanni è colta di profilo, in volo, ad ali completamente spiegate, più simile a un grifone o a un drago; la zampa destra afferra il cartiglio all’altezza dello svolazzo. L’Angelo è anch'esso ad ali aperte e librato in volo, con la tunica mossa dal vento; si presenta in posizione quasi frontale mostrando le parole, ormai non più visibili, del cartiglio che regge con le mani. Il Leone ha un colore fulvo, fermo in una posizione che denota la derivazione dalla statuaria, con la zampa sinistra che tiene il cartiglio. Il Toro è in posizione di riposo, più simile a un minotauro che al simbolo di Luca 
dipinto (elemento d'insieme) 
00302015 
13 
1300302015 
Domina la scena un grande Cristo in Maestà posto al centro della calotta, mentre ai suoi lati sono collocati i simboli degli Evangelisti riuniti in due coppie, a sinistra il Toro e l’Aquila, a destra il Leone e l’Angelo. Tutta la rappresentazione viene collocata in un ameno giardino, raffigurante il Paradiso Terrestre. Il catino è separato dalla parte sottostante da una fascia che reca un’inscrizione quasi del tutto svanita: “…VIVIT EXISTETIBUS MARTINO ANTONII RAV(?)OCCI…”. La componente tardo-gotica del dipinto è evidente in particolare nella rappresentazione del Leone e dell’Aquila, derivanti dalla statuaria, nel giardino e nel movimento ellittico della composizione 
11D : 11I43 
Cristo in mandorla e simboli degli Evangelisti 
Il Cristo racchiuso in una mandorla è assiso su una sedia, presentato in posizione di tre quarti. Il sontuoso abbigliamento consiste in una lunga e ampia tunica chiara, color verde acqua, e una ricca sopravveste di porpora, listata e foderata d’oro. Sono inoltre visibili le sinopie e le incisioni di tutte le parti mancanti. Per quanto riguarda gli Evangelisti, ogni simbolo reca un cartiglio verde, formando una doppia coppia di cartigli contrapposti, purtroppo le scritte però non sono più leggibili. L’Aquila di Giovanni è colta di profilo, in volo, ad ali completamente spiegate, più simile a un grifone o a un drago; la zampa destra afferra il cartiglio all’altezza dello svolazzo. L’Angelo è anch'esso ad ali aperte e librato in volo, con la tunica mossa dal vento; si presenta in posizione quasi frontale mostrando le parole, ormai non più visibili, del cartiglio che regge con le mani. Il Leone ha un colore fulvo, fermo in una posizione che denota la derivazione dalla statuaria, con la zampa sinistra che tiene il cartiglio. Il Toro è in posizione di riposo, più simile a un minotauro che al simbolo di Luca 
Abside est, calotta absidale 
Cristo in mandorla e simboli degli Evangelisti 
Navelli (AQ) 
1300302015 
dipinto 
proprietà Ente pubblico territoriale 
intonaco/ pittura a fresco 
bibliografia specifica: Lupinetti, Mario Quinto - 1988 

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