coppia distesa, un uomo e una donna distesi (dipinto, opera isolata) by La Rovere Virginio (attribuito) (XX)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/1300303256 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
dipinto, opera isolata, coppia distesa un uomo e una donna distesi
coppia distesa, un uomo e una donna distesi (dipinto, opera isolata) di La Rovere Virginio (attribuito) (XX)
coppia distesa, un uomo e una donna distesi (dipinto, opera isolata) by La Rovere Virginio (attribuito) (XX)
1934-1934
In primo piano un uomo, abbigliato con vestiti e scarponi da montagna, è ritratto seduto sull’erba mentre fuma una pipa e regge un bicchiere con la mano sinistra. Dietro di lui un tavolo imbandito e una figura femminile distesa a terra
coppia distesa, un uomo e una donna distesi (dipinto, opera isolata)
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All’inizio degli anni Trenta del Novecento L’Aquila viene investita da un fervore di opere pubbliche volte ad imprimere una trasformazione urbanistica alla città come centro amministrativo, sportivo e turistico di montagna. In questo contesto di trasformazione si inquadrano due episodi di decorazione architettonica che rappresentano efficaci espressioni del gusto contemporaneo di buona qualità, nonostante il disinteresse critico. Si tratta degli apparati decorativi in puro stile Art Déco, della Sala Eden, nel centro storico dell’Aquila e quelli dell’ingresso e dell’atrio dell’Albergo di Campo Imperatore, situato nel piazzale di arrivo della stazione della funivia. Entrambi si devono a Virginio La Rovere (1894-1984), artista formatosi nell’ambiente culturale dei decoratori romani di inizio novecento. La Rovere viene coinvolto dall’ingegnere aquilano Mario Bafile (1889-1970) chiamato a sovraintendere i lavori di ristrutturazione dei due edifici. L’ingegnere dopo aver diretto i lavori di costruzione della Funivia di Fonte Cerreto, è incaricato di realizzare - modificandolo sostanzialmente il progetto di Vittorio Bonadè Bottino (1889-1979), l’atrio dell’Albergo di Campo Imperatore. Tra il giugno e il settembre 1934 La Rovere eseguì le decorazioni murali con l’aiuto del giovane Fulvio Muzi. Queste decorazioni murali sono parte di un complesso decorativo unitario, frutto di una progettazione che coinvolge l’intero spazio, comprese le decorazioni musive dei pavimenti. Il criterio che si segue è il principio di “unità delle arti” promosso e supportato dalle principali manifestazioni espositive delle arti decorative del tempo. I soggetti e i temi delle decorazioni murali sono ideati in diretta relazione con le funzionalità dell’edificio e il suo contesto ambientale: la protagonista è la montagna, le composizioni sono incentrate sul ciclo delle stagioni, sulle attività degli alpinisti e sulle donne che vengono rappresentate come attraenti e moderne ninfe dei monti o come fedeli compagne in attesa di fronte al focolare domestico. La struttura, insieme alla contemporanea funivia, costituiva il Centro Turistico del Gran Sasso, celebrato come una vera e propria impresa tecnologica d’avanguardia, e largamente pubblicizzato da tutti i mezzi della propaganda del tempo
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un uomo e una donna distesi
coppia distesa
In primo piano un uomo, abbigliato con vestiti e scarponi da montagna, è ritratto seduto sull’erba mentre fuma una pipa e regge un bicchiere con la mano sinistra. Dietro di lui un tavolo imbandito e una figura femminile distesa a terra
un uomo e una donna distesi, coppia distesa
L'Aquila (AQ)
1300303256
dipinto
proprietà Ente pubblico territoriale
intonaco/ pittura a tempera
bibliografia di corredo: Di Giangregorio Maurilio - 2011
bibliografia di corredo: De Marchis Giorgio - 2005
bibliografia di corredo: Stockel, Giorgio - 1971
bibliografia specifica: Fiore Antonio D - 2020