veduta di città (stampa) - ambito napoletano (XVII)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/1400071507 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
stampa, stampa di invenzione veduta di città
veduta di città (stampa) - ambito napoletano (XVII)
veduta di città (stampa) - ambito napoletano (XVII)
post 1600-ante 1699
veduta di città
stampa (stampa di invenzione)
34377 (I28/ 50)
00071507
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1400071507
La raccolta, miscellanea di disegni, acquerelli, bozzetti, stampe etc. di vari artisti attivi nei secc. XVII e XVIII, fu recuperata nel 1983 presso le famiglie Iannadrea e Tirabassi, eredi dei Giuliani, Giacomo, padre, e Nicola, figlio, pittori e decoratori di Oratino (CB) operativi in ambito napoletano a cavallo dei secc. XIX-XX. Nicola, allievo di Domenico Morelli, la acquisì dagli eredi di Ciriaco Brunetti, pittore e decoratore oratinese attivo in tutto il Molise dalla prima metà del sec. XVIII agli inizi del XIX. Nel 1990 è stata acquistata dal MIBAC e custodita dalla locale Soprintendenza (specifiche dell’atto del 29/10/1990: 375 disegni su fogli singoli; un taccuino di 27 fogli, un taccuino di 21 fogli, un taccuino di 141 fogli, un volume rilegato contenente 54 fogli, 129 incisioni e 24 bozzetti ad olio su tela o cartone). Considerato che su un foglio sono stati realizzati più disegni-bozzetti-schizzi, il fondo è costituito da 700 disegni circa, di cui oltre la metà acquerellati, e da circa 330 stampe, italiane e tedesche, dei secc. XVI-XVIII. L’importanza del fondo è data dalla sua unitarietà trattandosi di materiale di uso quotidiano, giunto quasi integro fino a noi, di un pittore gravitante in ambito provinciale, la cui produzione superstite è purtroppo oggi riconducibile solo ad una serie di dipinti, conservati in chiese molisane. Testimonia, inoltre, non solo la quotidiana, costante attività del Brunetti nell’ambito dei soggetti decorativi, ma anche l’operosa attività di una bottega oratinese in cui praticavano più esponenti dello stesso ambito familiare (Pietro, Beniamino, Benedetto e Stanislao BrunettI). Le opere, restaurate per oltre il 50% in tre fasi, dal 1992 al 1995 dai restauratori C. L. B. Borruso e P. Crisostomi, sono state custodite presso i depositi della Soprintendenza fino al 2015 anno di definitiva collocazione presso Castello Pandone di Venafro, dove, a rotazione, fanno parte dell’esposizione permanente del Museo. La veduta di promontorio con nave alla fonda richiama scorci paesaggistici della costa campana. L'autore, nella descrizione ricca e particolareggiat a, rivela un'attenta conoscenza della pittura di paesaggio seicentesca, in particolare di marine e porti, non esente da influssi nordici, con cui il foglio in Collezione Giuliani condivide valori paesaggistici e compositiv i (Spinosa N- Di Mauro L., 1995). In assenza di dati documentari certi si propone un'ampia datazione al XVII secolo. Di difficile lettura l'iscrizione abrasa nell'angolo in basso a sinistra
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veduta di città
veduta di città
veduta di città
Venafro (IS)
1400071507
stampa stampa di invenzione
proprietà Stato
carta/ acquaforte
bibliografia specifica: Borrelli Gian Giotto/ Catalano Dora/ Lattuada Riccardo - 1993
bibliografia specifica: Gian Giotto Borrelli - 1994/00/00
bibliografia di confronto: Spinosa N./ Di Mauro L - 1993