teiera - manifattura giapponese (prima metà sec. XIX)

Corpo arrotondato e baccellato, decorato a pieno campo con una libellula e fiorellini, foglie e rami di peonie in blu, rosso ed oro che spuntano da una roccia. Manico opposto al beccuccio. Coperchio baccellato con pennel lino dipinto in blu nella parte centrale 

1800-1849 

1400072583 

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La teiera, in stile Imari, è ascrivibiie alla fase tarda dell'era Kan-en K oka (1748-1847). La pesantezza dell'impasto ceramico e la resa approssimat iva della decorazione, i colori applicati a macchia, senza una particolare cura nella definizione dei contomi sono gli effetti dei metodi di produzi one di massa adottati dai ceramisti giapponesi a partire dalla seconda met à del XVIII secolo. Il vasellame Imari comincia a giungere in Europa fin d alla metà del secolo precedente grazie ai traffici commerciali della Compa gnia Olandese delle Indie Orientali, la sola compagnia europea che, insiem e ai cinesi, aveva avuto il permesso dì stabilire commerciali a Nagasakì. Questo tipo di oggetto veniva prodotto nei forni di Arita quasi esclusivam ente per il mercato occidentale, dove il té che arrivava dall'oriente era considerato molto prezioso, motivo per cui si adoperavano teiere di piccol e dimensioni come quella acquistata da Giuseppe Barone. Nel Palazzo Reale di Torino si conserva una teiera del periodo Edo, datata alla prima metà d el XVIII secolo, molto simile a quella del Museo di Baranello tanto nella ferma quanto nella decorazione 

Corpo arrotondato e baccellato, decorato a pieno campo con una libellula e fiorellini, foglie e rami di peonie in blu, rosso ed oro che spuntano da una roccia. Manico opposto al beccuccio. Coperchio baccellato con pennel lino dipinto in blu nella parte centrale 

Baranello (CB) 

proprietà Ente pubblico territoriale 

porcellana 

bibliografia specifica: Barone G - 1897