Lettera del 1765 (recto, facciata destra), Studio angolare di parete (verso, facciata destra), Abbozzo di decorazione angolare (verso, facciata sinistra) (disegno, opera isolata) - ambito Italia centro-meridionale (terzo quarto, ultimo quarto XVIII, XVIII)
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disegno, opera isolata Lettera del 1765 (recto, facciata destra), Studio angolare di parete (verso, facciata destra), Abbozzo di decorazione angolare (verso, facciata sinistra)
Lettera del 1765 (recto, facciata destra), Studio angolare di parete (verso, facciata destra), Abbozzo di decorazione angolare (verso, facciata sinistra) (disegno, opera isolata) - ambito Italia centro-meridionale (terzo quarto, ultimo quarto XVIII, XVIII)
Lettera del 1765 (recto, facciata destra), Studio angolare di parete (verso, facciata destra), Abbozzo di decorazione angolare (verso, facciata sinistra) (disegno, opera isolata) - ambito Italia centro-meridionale (terzo quarto, ultimo quarto XVIII, XVIII)
disegno (opera isolata)
Il foglio era probabilmente parte di un taccuino. Diviso a metà, presenta sul verso due disegni rappresentanti uno studio e un abbozzo di decorazione angolare, mentre sul recto a destra la facciata è bianca e a sinistra è ricoperta dal testo di una lettera
post 1765-ante 1765
post 1776-ante 1799
1400080747
disegno
00080747
3
14
1400080747
La raccolta, miscellanea di disegni, acquerelli, bozzetti, stampe etc. di vari artisti attivi nei secc.XVII e XVIII , fu recuperata nel 1983 presso le famiglie Iannadrea e Tirabassi, eredi dei Giuliani, Giacomo, padre, e Nicola, figlio, pittori e decoratori di Oratino (CB) operativi in ambito napoletano a cavallo dei secc. XIX-XX. Nicola, allievo di Morelli, la acquisì dagli eredi di Ciriaco Brunetti, pittore e decoratore oratinese attivo in tutto il Molise dalla prima metà del sec. XVIII agli inizi del XIX. Nel 1990 è stata acquistata dal MIBAC e custodita dalla locale Soprintendenza (specifiche dell’atto del 29/10/1990: 375 disegni su fogli singoli; un taccuino di 27 fogli, un taccuino di 21 fogli, un taccuino di 141 fogli, un volume rilegato contenente 54 fogli, 129 incisioni e 24 bozzetti ad olio su tela o cartone). Considerato che su un foglio sono stati realizzati più disegni-bozzetti-schizzi, il fondo è costituito da 700 disegni circa, di cui oltre la metà acquerellati, e da circa 330 stampe, italiane e tedesche, dei secc. XVI-XVIII. La collezione è composta da: disegni raccolti in n. 4 taccuini di Ciriaco Brunetti o Beniamino Brunetti, di varie dimensioni (n. 1 con figure di Santi e n. 3 con progetti per decorazioni); un album rilegato in pelle nel quale sono stati originariamente incollati circa 200 disegni di mani diverse (riportati a singoli foglio dopo il restauro). Vi sono inoltre: circa n. 200 studi per decorazioni in larga parte siglati o firmati da Ciriaco Brunetti; un gruppo di circa n. 70 accademie di nudo riconducibili alla bottega di Francesco Solimena; un gruppo di circa n. 30 disegni a soggetto sacro di Niccolò Falocco, pittore oratinese zio di Brunetti, allievo di Solimena, operativo a Napoli; n. 40 fogli di autori vari di ambito napoletano dei secc. XVI-XVIII (Balducci, Corenzio, Giaquinto etc.). L’importanza del fondo è data dalla sua unitarietà trattandosi di materiale di uso quotidiano, giunto quasi integro fino a noi, di un pittore gravitante in ambito provinciale, la cui produzione superstite è purtroppo oggi riconducibile solo ad una serie di dipinti, conservati in chiese molisane. Testimonia, inoltre, non solo la quotidiana, costante attività del Brunetti nell’ambito dei soggetti decorativi, ma anche l’operosa attività di una bottega oratinese in cui praticavano più esponenti dello stesso ambito familiare (Pietro, Beniamino, Benedetto e Stanislao Brunetti). Le opere, restaurate per oltre il 50% in tre fasi, dal 1992 al 1995 dai restauratori C. L. B. Borruso e P. Crisostomi, sono state custodite presso i depositi della Soprintendenza fino al 2015 anno di definitiva collocazione presso Castello Pandone di Venafro, dove, a rotazione, fanno parte dell’esposizione permanente del Museo. Gli elementi decorativi presenti su due delle quattro facce del foglio presentano un linguaggio formale e stilistico elengante e dai tratti semplificati che richiama lo stile neoclssico che Ciriaco Brunetti mostra di prediligere nell'ultimo decennio del Settecento (vedi foglio inv. 34271). L'analisi stilistica dei disegni quindi rimanda ad un ambito cronologico successivo alla data riportata dalla lettera firmata presente sulla faccia destra del recto, 2 marzo 1765. Del resto il contenuto, così come il mittente e il destinatario, appaiono alla luce di quanto finora conosciuto, del tutto estranei all'ambito di azione della famiglia Brunetti
Abbozzo di decorazione angolare (verso, facciata sinistra)
Lettera del 1765 (recto, facciata destra)
Studio angolare di parete (verso, facciata destra)
verso, facciata destra:48 A 98 1 : 48 A 98 3
verso, facciata sinistra: 48 A 98 13
Il foglio era probabilmente parte di un taccuino. Diviso a metà, presenta sul verso due disegni rappresentanti uno studio e un abbozzo di decorazione angolare, mentre sul recto a destra la facciata è bianca e a sinistra è ricoperta dal testo di una lettera
Venafro (IS)
proprietà Stato
Lettera del 1765 (recto, facciata destra) ; Studio angolare di parete (verso, facciata destra) ; Abbozzo di decorazione angolare (verso, facciata sinistra)
carta/ carboncino
carta/ penna nera
bibliografia di corredo: Borrelli Gian Giotto/ Catalano Dora/ Lattuada Riccardo - 1993