S. Girolamo e l'angelo (stampa, elemento d'insieme) di De Ribera Jusepe detto Spagnoletto, Wingaerde Frans van den (prima metà XVII)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/1400080937 entità di tipo: HistoricOrArtisticProperty
stampa, elemento d'insieme S. Girolamo e l'angelo
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S. Girolamo e l'angelo (stampa, elemento d'insieme) di De Ribera Jusepe detto Spagnoletto, Wingaerde Frans van den (prima metà XVII)
post 1600-ante 1649
San Girolamo ha la visione dell’angelo che suona la tromba del Giudizio
stampa (elemento d'insieme)
34367 (I27/40)
00080937
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1400080937
La raccolta, miscellanea di disegni, acquerelli, bozzetti, stampe etc. di vari artisti attivi nei secc. XVII e XVIII, fu recuperata nel 1983 presso le famiglie Iannadrea e Tirabassi, eredi dei Giuliani, Giacomo, padre, e Nicola, figlio, pittori e decoratori di Oratino (CB) operativi in ambito napoletano a cavallo dei secc. XIX-XX. Nicola, allievo di Domenico Morelli, la acquisì dagli eredi di Ciriaco Brunetti, pittore e decoratore oratinese attivo in tutto il Molise dalla prima metà del sec. XVIII agli inizi del XIX. Nel 1990 è stata acquistata dal MIBAC e custodita dalla locale Soprintendenza (specifiche dell’atto del 29/10/1990: 375 disegni su fogli singoli; un taccuino di 27 fogli, un taccuino di 21 fogli, un taccuino di 141 fogli, un volume rilegato contenente 54 fogli, 129 incisioni e 24 bozzetti ad olio su tela o cartone). Considerato che su un foglio sono stati realizzati più disegni-bozzetti-schizzi, il fondo è costituito da 700 disegni circa, di cui oltre la metà acquerellati, e da circa 330 stampe, italiane e tedesche, dei secc. XVI-XVIII. L’importanza del fondo è data dalla sua unitarietà trattandosi di materiale di uso quotidiano, giunto quasi integro fino a noi, di un pittore gravitante in ambito provinciale, la cui produzione superstite è purtroppo oggi riconducibile solo ad una serie di dipinti, conservati in chiese molisane. Testimonia, inoltre, non solo la quotidiana, costante attività del Brunetti nell’ambito dei soggetti decorativi, ma anche l’operosa attività di una bottega oratinese in cui praticavano più esponenti dello stesso ambito familiare (Pietro, Beniamino, Benedetto e Stanislao BrunettI). Le opere, restaurate per oltre il 50% in tre fasi, dal 1992 al 1995 dai restauratori C. L. B. Borruso e P. Crisostomi, sono state custodite presso i depositi della Soprintendenza fino al 2015 anno di definitiva collocazione presso Castello Pandone di Venafro, dove, a rotazione, fanno parte dell’esposizione permanente del Museo. La stampa presenta S. Girolamo seduto su un grande masso mentre l’angelo gli appare suonando la tromba ritorta. A sinistra un teschio sui libri, mentre in basso vi sono alcuni cartigli. A sinistra un teschio sui libri, mentre in basso vi sono alcuni cartigli. Il monogramma dell’autore è formato dall’intreccio delle lettere HISP e RIBA
11 H (GIROLAMO) 34 2
S. Girolamo e l'angelo
San Girolamo ha la visione dell’angelo che suona la tromba del Giudizio
S. Girolamo e l'angelo
Venafro (IS)
1400080937
stampa
proprietà Stato
carta/ acquaforte
bibliografia specifica: Borrelli Gian Giotto/ Catalano Dora/ Lattuada Riccardo - 1993
bibliografia specifica: Gian Giotto Borrelli - 1994/00/00