figura di soldato: fante (monumento ai caduti - a stele) by Tamagnini Torquato (maniera) (sec. XX)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/1500860640 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
monumento ai caduti, a stele, Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale
monumento ai caduti, a stele, Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale figura di soldato: fante
figura di soldato: fante (monumento ai caduti - a stele) by Tamagnini Torquato (maniera) (sec. XX)
figura di soldato: fante (monumento ai caduti - a stele) di Tamagnini Torquato (maniera) (sec. XX)
1929-1929
La stele, sorretta da due gradini, si compone, sui quattro lati, di lapidi a ricordo dei caduti della prima e della seconda guerra mondiale. La sommità è costituita da un blocco di pietra dalla cima curvilinea che presenta una decorazione a rilievo bronzeo costituita sul lato anteriore da una corona di alloro e quercia che avvolge una testa di fante in primo piano da cui scorge, quasi disegnata, una testa d'aquila, antico simbolo di potere e vittoria, ad ali spiegate, che riprende l’"Aquila romana trionfale". Sul retro del medesimo blocco superiore, è visibile lo stemma del comune di Alvignano, sempre in bronzo, mentre un festone di alloro e quercia ne segue il perimetro, intervallato da due fasci littori. Sul medesimo lato, al centro, è visibile un ramo di palma con gladio in bronzo, di cui si conserva la sola impugnatura. L'area del monumento è recintata e ornata da piccole aiuole
Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale (monumento ai caduti a stele)
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Il rilievo del tondo, nella nitida volumetria d'intonazione eroica e nell'individuazione dei tratti fisiognomici lineari, sembra partecipare di quel clima di "ritorno all'ordine" nella forma che si manifestò a partire dalla seconda metà del primo decennio del XX sec., secondo modalità espressive vicine alla cultura figurativa degli strumenti di propaganda (manifesti, riviste) del Fascismo. Infatti, l’"Aquila romana trionfale", ripresa da un bassorilievo murato nell'atrio della Basilica dei Santissimi Apostoli di Roma e inserita alle spalle del fante, guarda in quella direzione. L'attuale sistemazione, con le lapidi della seconda guerra mondiale e la cancellata in ferro con agli angoli quattro pilastrini in forma di obelisco, appare chiaramente successiva ad un primo nucleo originario costituito dal blocco con il rilievo, le lapidi posteriori e la lapide anteriore di cui si riporta l'iscrizione. Quest'ultima presenta, però, un'intonazione in parte diversa, ponendo l'accento più sull'aspetto luttuoso che su quello eroico dell'esito del conflitto. Tale accentuazione sembra ripresa dalla lapide della seconda Guerra e privilegiata per la sistemazione nel suo complesso. Ciò indurrebbe a considerare l'ipotesi che la sistemazione debba essere di non troppo successiva alla fine del II conflitto e che la discrasia esistente tra le più antiche lapidi possa addursi ad una vicenda amministrativa - promozionale durata qualche tempo, cosa nient'affatto inusuale. Tale vicenda avrebbe trovato un suo punto di svolta in occasione del 4 novembre 1929, data considerata fino agli anni settanta festa nazionale dedicata alla vittoria del 1918, e avrebbe richiesto una "correzione" in senso eroico di una precedente formulazione costituita dalla lapide sul lato anteriore. Ad un primo confronto stilistico sembra di poter avvicinare il rilievo al monumento del comune Gallo Matese, recante l'iscrizione: TT(...)A(...) ROMA, che sembrerebbe suggerire una ricerca in direzione dello scultore perugino Torquato Tamagnini, nato nel 1886, autore di ritratti, medaglie, bronzetti, fontane e monumenti ai caduti, fondatore della Casa d'arte "Corinthia", con sede a Roma, ma attiva e nota in tutta Italia. Si segnala, infine, che il tondo in bronzo è ripreso puntualmente nel monumento ai caduti di Scala (SA)
45B : 45D313(+21)
figura di soldato: fante
La stele, sorretta da due gradini, si compone, sui quattro lati, di lapidi a ricordo dei caduti della prima e della seconda guerra mondiale. La sommità è costituita da un blocco di pietra dalla cima curvilinea che presenta una decorazione a rilievo bronzeo costituita sul lato anteriore da una corona di alloro e quercia che avvolge una testa di fante in primo piano da cui scorge, quasi disegnata, una testa d'aquila, antico simbolo di potere e vittoria, ad ali spiegate, che riprende l’"Aquila romana trionfale". Sul retro del medesimo blocco superiore, è visibile lo stemma del comune di Alvignano, sempre in bronzo, mentre un festone di alloro e quercia ne segue il perimetro, intervallato da due fasci littori. Sul medesimo lato, al centro, è visibile un ramo di palma con gladio in bronzo, di cui si conserva la sola impugnatura. L'area del monumento è recintata e ornata da piccole aiuole
figura di soldato: fante
Alvignano (CE)
1500860640
monumento ai caduti a stele
proprietà Ente pubblico territoriale
bronzo/ fusione
marmo/ intaglio
pietra/ intaglio