San Biagio; Annunciazione; San Francesco d'Assisi e Sant'Agostino; Madonna del Rosario; Madonna Immacolata; Madonna del latte; Sant'Ignazio da Loyola (dipinto, complesso decorativo) - ambito lucano (inizio sec. XVIII)

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dipinto, complesso decorativo San Biagio; Annunciazione; San Francesco d'Assisi e Sant'Agostino; Madonna del Rosario; Madonna Immacolata; Madonna del latte; Sant'Ignazio da Loyola
San Biagio; Annunciazione; San Francesco d'Assisi e Sant'Agostino; Madonna del Rosario; Madonna Immacolata; Madonna del latte; Sant'Ignazio da Loyola (dipinto, complesso decorativo) - ambito lucano (inizio sec. XVIII) 
San Biagio; Annunciazione; San Francesco d'Assisi e Sant'Agostino; Madonna del Rosario; Madonna Immacolata; Madonna del latte; Sant'Ignazio da Loyola (dipinto, complesso decorativo) - ambito lucano (inizio sec. XVIII) 
ca 1700-ca 1710 
Il registro inferiore dell'affresco si divide in una serie di arcate all'interno delle quali sono rappresentati, partendo dalla zona absidale, il San Biagio, l'Annunciazione, il San Francesco d'Assisi e Sant'Agostino, la Madonna del Rosario, la Madonna Immacolata, la Madonna del latte e infine il Sant'Ignazio da Loyola. Ogni arcata è dipinta di finto marmo, al posto della chiave di volta ci sono le teste di putti incorniciate da elementi decorativi che si ripetono su tutta la composizione. Nella parte bassa dell'affresco, alla base di ogni singola raffigurazione, ci sono dei cartigli in cui, dov'è posssibile, si possono ancora leggere i nomi dei devoti che hanno commissionato la rappresentazione 
dipinto (complesso decorativo) 
00133533 
17 
1700133533 
La "Congregazione di Cristo Flagellato", fondata nell'anno 1615 da D. Giovanni Securato (Copia dello Statuto della Confraternita), in passato era comunemente riconosciuta anche sotto il titolo di "Congregazione degli Artisti" in quanto composta da maestri artigiani (Volpe, 1978). Nel 1669 la Congregazione diventò titolare di un proprio luogo di culto che sorgeva proprio a fianco dell'Ospedale San Rocco. Nello stesso anno la Chiesa (Cappella) fu ampliata grazie all'interessamento e al contributo dell'Alfiere Giovanni Gattini che donò alla Congregazione una tela raffigurante un "Crocifisso" dipinto dal Solimeo (Gattini, pag. 1967). Nel 1749, a causa dell'eccessivo numero di detenuti nelle carceri della Regia Udienza, si decise di trasferirne la metà nei locali dell'Ospedale. In questo modo la Chiesa fu inglobata e trasformata in posto di guardia del cammino di ronda ed è rimasta tale fino al 1960, anno del trasferimento definitivo delle Carceri. Successivamente dal 1968/69, fino al 1995, la Chiesa è stata utilizzata dalla Croce Rossa Italiana come magazzino e deposito. Dalla sua ultima versione costruttiva, datata nel 1708, la chiesa si presenta a navata unica molto allungata, con la zona absidale in cui doveva essere collocato l'altare maggiore ed il presbiterio (Foti, 1996). Purtoppo non è possibile stabilire quando furono coperti e di conseguenza danneggiati i dipinti murali e i fregi che adornavano la Chiesa. La pesante scialbatura data sulle pareti ha infatti parzialmente distrutto le raffigurazione di Santi, di scene della vita di Cristo e della Madonna realizzate su commissione di devoti locali i cui nomi, in alcuni casi, sono ancora leggibili alla base delle singole raffigurazioni 
San Biagio; Annunciazione; San Francesco d'Assisi e Sant'Agostino; Madonna del Rosario; Madonna Immacolata; Madonna del latte; Sant'Ignazio da Loyola 
Il registro inferiore dell'affresco si divide in una serie di arcate all'interno delle quali sono rappresentati, partendo dalla zona absidale, il San Biagio, l'Annunciazione, il San Francesco d'Assisi e Sant'Agostino, la Madonna del Rosario, la Madonna Immacolata, la Madonna del latte e infine il Sant'Ignazio da Loyola. Ogni arcata è dipinta di finto marmo, al posto della chiave di volta ci sono le teste di putti incorniciate da elementi decorativi che si ripetono su tutta la composizione. Nella parte bassa dell'affresco, alla base di ogni singola raffigurazione, ci sono dei cartigli in cui, dov'è posssibile, si possono ancora leggere i nomi dei devoti che hanno commissionato la rappresentazione 
San Biagio; Annunciazione; San Francesco d'Assisi e Sant'Agostino; Madonna del Rosario; Madonna Immacolata; Madonna del latte; Sant'Ignazio da Loyola 
Matera (MT) 
1700133533-0 
dipinto 
proprietà Stato 
intonaco/ pittura a fresco 
bibliografia specifica: Gattini G - 1970 
bibliografia specifica: Volpe F. P - 1978 
bibliografia specifica: Foti Cristina - 1996 

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