Scientia (lato nord)/ Sapientia (lato Sud), Scientia (lato nord)/ Sapientia (lato Sud) (scultura, serie) by Serpotta Procopio (attribuito) - ambito tardo-barocco (primo quarto XVIII)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/1900264840 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
scultura, serie, statua della Scienza/ statua della Sapienza Scientia (lato nord)/ Sapientia (lato Sud)
Scientia (lato nord)/ Sapientia (lato Sud), Scientia (lato nord)/ Sapientia (lato Sud) (scultura, serie) di Serpotta Procopio (attribuito) - ambito tardo-barocco (primo quarto XVIII)
Scientia (lato nord)/ Sapientia (lato Sud), Scientia (lato nord)/ Sapientia (lato Sud) (scultura, serie) by Serpotta Procopio (attribuito) - ambito tardo-barocco (primo quarto XVIII)
Scientia (lato nord)/ Sapientia (lato Sud), Scientia (lato nord)/ Sapientia (lato Sud) (scultura, serie)
E' indubbiamente in relazione a Santa Caterina d'Alessandria ed alla cultura che la tradizione attribuisce alla stessa Santa, che vanno riferite le due statue disposte sedute ed in sciolto atteggiamento sui capitelli della controfacciata dell'Oratorio. Nelle iscrizioni che piccoli putti reggono con i simboli conchiliari accanto alle due immagini, sia la scienza che la sapienza vengono ricondotte a Dio (DEDIT DEUS). La tipologia della sapienza si distacca dall'immagine tradizionale della quale conserva però il libro, non vi appaiono né il serpente proprio dell'iconologia medievale, né l'ulivo o la civetta delle figurazioni profane successive (Hall J.trad.it.1983pp.362-363). Significativamente Procopio raffigura in grembo alla Sapienza un'agnello in stucco dorato, simbolo di mansuetudine. La Scienza (a destra per chi guarda la controfacciata regge una tavola ed a sinistra trattiene un globo di metallo dorato che si presenta però ricoperto, per l'azione del tempo, di color verde ramino
1722/00/00-1722/00/00
1900264840
scultura
00264840
2
19
1900264840
La datazione risulta da due documenti pubblicati da Filippo Meli negli anni '30 del secolo scorso e datati 1719-1724. ( Meli, F.1934 pp.211-212 e 297-301) Procopio appare nelle due statue della controfacciata, sensibile alle espansioni barocche, ritrovando nella forma aperta delle figure sedute, scioltezza e sonorità di eloquio. Inoltre le notizie sulle motivazioni dell'attribuzione delle statue dell'Oratorio a Procopio Serpotta anziché al padre Giacomo sono riportate alla voce NSC della scheda n.13
Scientia (lato nord)/ Sapientia (lato Sud)
Scientia (lato nord)/ Sapientia (lato Sud)
49C0: 52A51
E' indubbiamente in relazione a Santa Caterina d'Alessandria ed alla cultura che la tradizione attribuisce alla stessa Santa, che vanno riferite le due statue disposte sedute ed in sciolto atteggiamento sui capitelli della controfacciata dell'Oratorio. Nelle iscrizioni che piccoli putti reggono con i simboli conchiliari accanto alle due immagini, sia la scienza che la sapienza vengono ricondotte a Dio (DEDIT DEUS). La tipologia della sapienza si distacca dall'immagine tradizionale della quale conserva però il libro, non vi appaiono né il serpente proprio dell'iconologia medievale, né l'ulivo o la civetta delle figurazioni profane successive (Hall J.trad.it.1983pp.362-363). Significativamente Procopio raffigura in grembo alla Sapienza un'agnello in stucco dorato, simbolo di mansuetudine. La Scienza (a destra per chi guarda la controfacciata regge una tavola ed a sinistra trattiene un globo di metallo dorato che si presenta però ricoperto, per l'azione del tempo, di color verde ramino
Palermo (PA)
proprietà mista pubblica/privata
Scientia (lato nord)/ Sapientia (lato Sud), Scientia (lato nord)/ Sapientia (lato Sud)
stucco/ modellatura
bibliografia specifica: Hall James - 1983
bibliografia specifica: Meli Filippo - 1934