piatto - bottega milanese (seconda metà sec. XIX)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/2000050396 entità di tipo: HistoricOrArtisticProperty
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piatto - bottega milanese (seconda metà sec. XIX)
1850-1899
Nel cavetto un uccello acquatico nel suo ambiente naturale. Lungo la tesa, su fondo azzurro, tre metope con pigne e viticci si alternano a tre medaglioni, due con coppe, uno con lo stemma dei Savoia con una croce bianca in campo rosso, sormontato da corona reale. Profili dorati
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A Villa d'Orri si conserva un servizio da tavola incompleto, decorato con una serie di uccelli nel loro ambiente naturale, che presenta alcune varianti relative alla tipologia delle marche ed alla decorazione della tesa; in essa, infatti, a lunghe metope con pigne e viticci si alternano medaglioni in cui figurano: 1) tre coppe. I pezzi (una fondina, una alzata, una tazzina di caffè) sono sprovvisti di marca. 2) Due coppe ed uno stemma con aquila in maestà e torre merlata. I pezzi (otto piatti sono sprovvisti di marca. 3) Due coppe ed uno stemma dei Savoia, con croce bianca in campo rosso, sormontato da corona reale. Sui pezzi (due piatti), in nero: G. Richard & C. - Milano (marca in uso fino al 1873). 4) Due coppe ed uno stemma dei Savoia. Sul pezzo (un singolo piatto), in verde: - Ginori - (marca in uso fra il 1880 e il 1896). 5) Due coppe ed uno stemma dei Savoia. Sul pezzo (una singola fondina), in rosso entro ovale perlinato: Manif.ra Ginori / a Doccia / presso Firenze (marca in uso nella seconda metà dell'Ottocento). Da ciò si deduce che, un primo servizio, commissionato dai Savoia prima a Richard (n. 3) poi a Ginori (nn. 4 - 5) e col primo stemma, fu successivamente completato a Firenze o a Milano, ma senza lo stemma. Considerando che, intorno al 1880 fu eseguito a Doccia, su commissione del Re Umberto I di Savoia, un servito molto simile per la tenuta di caccia di S. Rossore (ora al Museo di Doccia a Sesto Fiorentino) e che un altro servizio con stemma sabaudo (anch'esso completato in seguito) fu probabilmente donato dai Reali al Palazzo Viceregio di Cagliari durante una delle loro visite nell'isola (nel 1877 o nel 1899), si può pensare che il primo nucleo del servizio sia stato donato alla Villa d'Orri negli anni fra il 1870 e il 1899 come segno di amicizia dei Savoia verso i nobili Manca di Villahermosa, e che esso sia stato più tardi integrato secondo le necessità contingenti della stessa famiglia Manca. E' da tenere presente il fatto che sia nella fabbrica di Doccia che in quella di Milano circolavano gli stessi repertori iconografici, desunti da stampe sette - ottocentesche originariamente francesi (si noti anche l'uso della lingua francese nella denimonazione degli uccelli). Ascrivibile invece al diffuso eclettismo di fine Ottocento, l'utilizzo a scopo decorativo di motivi neoclassici, come coppette, tralci con viticci e pigne entro metope. Le differenze qualitative fra i pezzi, inoltre, indicano che un avanzato processo di serializzazione ne ha ridotto il valore estetico a tutto vantaggio di una aumentata quantità della produzione, destinata ad un mercato sempre più vasto
Nel cavetto un uccello acquatico nel suo ambiente naturale. Lungo la tesa, su fondo azzurro, tre metope con pigne e viticci si alternano a tre medaglioni, due con coppe, uno con lo stemma dei Savoia con una croce bianca in campo rosso, sormontato da corona reale. Profili dorati
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Sarroch (CA)
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proprietà privata
porcellana/ pittura
bibliografia specifica: Ginori Lisci L - 1963
bibliografia specifica: Brosio V - 1964
bibliografia specifica: Brosio V - 1972
bibliografia specifica: Mottola Molfino A - 1976
bibliografia specifica: Liverani G - 1967
bibliografia specifica: Bollettino arte - 1985
bibliografia specifica: Corona F - 1899