PAESAGGIO CON ALBERO (disegno) by Monti Tiziano (secc. XVIII/ XIX)

https://w3id.org/arco/resource/Lombardia/HistoricOrArtisticProperty/2o050-00011_R03 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty

disegno PAESAGGIO CON ALBERO
PAESAGGIO CON ALBERO (disegno) by Monti Tiziano (secc. XVIII/ XIX) 
PAESAGGIO CON ALBERO (disegno) di Monti Tiziano (secc. XVIII/ XIX) 
post 1796-ca. 1830 
carta bianca vergellata 
disegno 
03 
La data post-quem è desunta la disegno dello stesso autore con n. inv. 5055. Due foto in bn del disegno sono conservate nell'album "D 6 bis 1800-1900", una di queste riproduce, ingrandendola, la firma; sul foglio su cui sono applicate le foto si trovano le scritte a matita, di pugno di Riccardo Lampugnani, "Monti Tiziano (emiliano? - 1850?)" e "(in parte venduto a Bolzani) 1980". Un'altra foto, a colori e con data stampata "dic. 72" si trova nell'album "D 6 1800-1900". Da tutte queste foto è evidente il particolare che il foglio è rilegato in un album, che doveva contenere gli altri nove disegni dello stesso artista pervenuti al Poldi Pezzoli, oltre ad altri sei disegni, fotografati ma non pervenuti al museo, molto probabilmente perchè venduti da Lampugnani alla Galleria Bolzani di corso Matteotti a Milano dopo avere sciolto la rilegatura dell'album. La mancanza della minima documentazione sull'autore consente solo confronti stilistici con altri artisti del periodo compreso tra il 1770 circa e il 1830 circa, ed accettando l'indicazione fornita da Lampugnani sull'ambito emiliano. Il periodo è da me ipotizzato tenendo conto della data scritta dall'autore sul disegno n. inv. 5055, "1796", molto probabilmente data di esecuzione del disegno stesso, utile per abbozzare un tentativo di definizone di data di nascita dell'autore, che per ragioni stilistiche ritengo non possa di molto precedere il 1770. Il 1830 come ante quem riguarda non tanto la possibile data di morte quanto la data più plausibile per la collocazione stilistica di questo gruppo di disegni. Il tipo di paesaggio in essi rappresentato infatti pur essendo convenzionale si discosta dalla concezione classicista del paesaggio in voga nel settecento in Emilia Romagna, per fare propria la visione più ariosa, aperta, "sensistica" della natura, che inizia a diffondersi nei primi anni dell'ottocento, in cui la scena di genere viene abolita o ridotta a dimensioni molto ridotte, a inaugurare quell'attenzione alla natura come forza che sovrasta l'uomo, propria della cultura pre-romantica e romantica. In particolare i forti contrasti chiaroscurali degli alberi e dei dossi in primo piano ricordano un disegno acquarellato di Felice Giani, "Veduta di Imola", datato 1805 e conservato nella collezione della Cassa di Risparmio di Bologna (Manfrini e Orlandi 1992). 
PAESAGGIO CON ALBERO 
carta bianca vergellata 
PAESAGGIO CON ALBERO 
Milano (MI) 
disegno 
proprietà privata 
carta/ penna/ acquerellatura 

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