crocifissione di Cristo, Crocifissione di Cristo (dipinto) - ambito lombardo (prima metà sec. XVII)
https://w3id.org/arco/resource/Lombardia/HistoricOrArtisticProperty/F0200-00044_R03 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
dipinto Crocifissione di Cristo
crocifissione di Cristo, Crocifissione di Cristo (dipinto) - ambito lombardo (prima metà sec. XVII)
crocifissione di Cristo, Crocifissione di Cristo (dipinto) - ambito lombardo (prima metà sec. XVII)
L'imponente pala del Cristo crocefisso, dipinto a grandezza naturale, colpisce per l'evidenza drammatica e il pathos sprigionati dal corpo e soprattutto dal volto, illuminati da una livida luce artificiale ed emergenti da uno sfondo scuro e indistinto. La figura di Cristo - dal bel corpo efebico e flessuoso, le carni glabre e madreperlacee, lo sguardo dolente rivolto al Padre - ripete uno schema iconografico più volte utilizzato nelle crocifissioni di maestri quali Guido Reni e il Cerano, cui rimandano la postura e le braccia disposte a Y, il capo reclinato all'indietro, le mani inchiodate e leggermente chiuse, i piedi sovrapposti e fissati con un unico chiodo. L'ambito di riferimento stilistico è quello della scuola lombarda dei primi decenni del Seicento e della temperie religiosa controriformista, tra le esperienze di Francesco Cairo e quelle del Cerano, per l'intensa pregnanza emotiva, espressa attraverso una pittura pastosa e un uso sapiente del chiaroscuro, volti a commuovere il fedele e a farlo partecipare alla sacra rappresentazione.
crocifissione di Cristo, Crocifissione di Cristo (dipinto)
03
Crocifissione di Cristo
crocifissione di Cristo
L'imponente pala del Cristo crocefisso, dipinto a grandezza naturale, colpisce per l'evidenza drammatica e il pathos sprigionati dal corpo e soprattutto dal volto, illuminati da una livida luce artificiale ed emergenti da uno sfondo scuro e indistinto. La figura di Cristo - dal bel corpo efebico e flessuoso, le carni glabre e madreperlacee, lo sguardo dolente rivolto al Padre - ripete uno schema iconografico più volte utilizzato nelle crocifissioni di maestri quali Guido Reni e il Cerano, cui rimandano la postura e le braccia disposte a Y, il capo reclinato all'indietro, le mani inchiodate e leggermente chiuse, i piedi sovrapposti e fissati con un unico chiodo. L'ambito di riferimento stilistico è quello della scuola lombarda dei primi decenni del Seicento e della temperie religiosa controriformista, tra le esperienze di Francesco Cairo e quelle del Cerano, per l'intensa pregnanza emotiva, espressa attraverso una pittura pastosa e un uso sapiente del chiaroscuro, volti a commuovere il fedele e a farlo partecipare alla sacra rappresentazione.
Crocifissione di Cristo, crocifissione di Cristo
Pavia (PV)
dipinto
proprietà Ente pubblico territoriale
tela/ pittura a olio