Resurrezione di Cristo, Resurrezione di Cristo (dipinto) - ambito emiliano (fine/inizio secc. XVI/ XVII)

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dipinto Resurrezione di Cristo
Resurrezione di Cristo, Resurrezione di Cristo (dipinto) - ambito emiliano (fine/inizio secc. XVI/ XVII) 
Resurrezione di Cristo, Resurrezione di Cristo (dipinto) - ambito emiliano (fine/inizio secc. XVI/ XVII) 
È rappresentato l'episodio evangelico della resurrezione di Cristo: la scena è dominata dall'imponente figura del Salvatore, che, con in mano il vessillo crociato, si libra dal sepolcro in parte scoperchiato verso il cielo, dove le nuvole di aprono lasciando uno squarcio luminoso: un'immagine, questa, tollerata e diffusa anche in età controriformista, sebbene i canoni post-tridentini preferissero l'iconografia di Cristo stante davanti al sarcofago chiuso e non in moto ascensionale. L'improvviso evento spaventa un soldato di guardia, sulla destra, che si ritrae coprendosi il capo con lo scudo, mentre lascia assopiti altri armati, sulla sinistra, forse gravati da abbondanti libagioni. 
Resurrezione di Cristo, Resurrezione di Cristo (dipinto) 
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La rappresentazione delle figure, dalle proporzioni e dal disegno anatomico poco corretti e disarticolati, l'incertezza prospettica della composizione e la durezza dei passaggi cromatici denunciano un maestro di non speciale qualità il quale, peraltro, si riscatta nella resa degli oggetti della natura morta in primo piano e nel luminismo che caratterizza la scena sottolineando il dinamismo dei corpi. La teatralità della composizione, il colorismo fortemente chiaroscurale, la risentita plasticità delle figure inducono a datare il dipinto ai decenni a cavallo tra Cinque e Seicento e ad attribuirlo all'ambito della scuola emiliana. Una perizia del 1964, a firma del prof. Lodovico Magugliani, pervenuta ai Musei civici insieme con il dipinto, individuava con certezza l'autore dell'opera in Bartolomeo Schedoni (Modena 1570?- Parma 1615), del quale sarebbe ravvisabile "non tanto un semplice eclettismo, quanto la reazione antimanieristica concepita e condotta in un clima di lucida osservazione razionale", e a cui rimanderebbero da un lato la luce e i ricordi coloristici di origine veneziana e dall'altro i rapporti con la cultura del Parmigianino. 
Resurrezione di Cristo 
Resurrezione di Cristo 
È rappresentato l'episodio evangelico della resurrezione di Cristo: la scena è dominata dall'imponente figura del Salvatore, che, con in mano il vessillo crociato, si libra dal sepolcro in parte scoperchiato verso il cielo, dove le nuvole di aprono lasciando uno squarcio luminoso: un'immagine, questa, tollerata e diffusa anche in età controriformista, sebbene i canoni post-tridentini preferissero l'iconografia di Cristo stante davanti al sarcofago chiuso e non in moto ascensionale. L'improvviso evento spaventa un soldato di guardia, sulla destra, che si ritrae coprendosi il capo con lo scudo, mentre lascia assopiti altri armati, sulla sinistra, forse gravati da abbondanti libagioni. 
Resurrezione di Cristo, Resurrezione di Cristo 
Pavia (PV) 
dipinto 
proprietà Ente pubblico territoriale 
tela/ pittura a olio 

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