Sant'Ignazio che irradia la fede sul mondo, Sant'Ignazio che irradia la fede sul mondo (dipinto murale) by Ligari, Cesare (metà sec. XVIII)

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dipinto murale Sant'Ignazio che irradia la fede sul mondo
Sant'Ignazio che irradia la fede sul mondo, Sant'Ignazio che irradia la fede sul mondo (dipinto murale) by Ligari, Cesare (metà sec. XVIII) 
Sant'Ignazio che irradia la fede sul mondo, Sant'Ignazio che irradia la fede sul mondo (dipinto murale) di Ligari, Cesare (metà sec. XVIII) 
post 1749-ante 1749 
All'interno della chiesa di Sant'Ignazio di Ponte il campo mediano della volta della navata è occupato da una grande medaglia ovoidale, contornata da massicce quadrature, il tutto eseguito ad affresco. La figurazione è dominata da un grande globo terrestre, attorno al quale si dispongono le figure: in basso anteriormente le personificazioni sedute dell'Europa a sinistra e dell'Asia a destra, alle spalle delle quali compaiono rispettivamente altre due fanciulle che alludono all'America e all'Africa. All'apice della sfera , circondato da nuvole rosa e angeli, troviamo sant' Ignazio che guarda verso il basso, con le braccia spalancate, sul petto il trigramma IHS dal quale si dipartono raggi di luce che illuminano il mondo. Ai piedi del santo, sulla destra, un cartiglio riporta la citazione COELO AFFIXUS SED TERRIS OMNIBUS SPARSUS. La firma del pittore è ravvisabile in basso al centro, nell'angolo risvoltato dello spartito posto ai piedi dell'Europa. 
Sant'Ignazio che irradia la fede sul mondo, Sant'Ignazio che irradia la fede sul mondo (dipinto murale) 
03 
L'anno di esecuzione della medaglia ad affresco è confermato dallo stesso Cesare Ligari in una minuta di risposta a una lettera di Nicolò Parravicini di Como del 30 agosto 1749, dove dichiara di essere impegnato nell'opera presso la chiesa dei Gesuiti di Ponte e di stimarne la conclusione per l'ottobre dello stesso anno. Il soggetto rappresentato allude alla diffusione della luce della fede su tutto il globo terrestre per merito della vocazione missionaria della Compagnia di Gesù, rappresentata dal suo fondatore Ignazio di Loyola. La scritta posta nel cartiglio ai piedi del santo è tratta dal dialogo "Octavius" di Minucio Felice: il paragone solare, confacente alla raffigurazione, trova corrispondenza anche nell'accentuato luminismo dell'insieme e nella ricchezza descrittiva di oggetti e attributi, caratteri propri della formazione veneziana del pittore. Le personificazioni dei continenti con i loro simboli derivano, tra rimandi e variazioni, dalle raffigurazioni delle parti del mondo nell'"Iconologia" di Cesare Ripa, fonte iconografica che Cesare, come il padre Pietro prima di lui, usava spesso. 
Sant'Ignazio che irradia la fede sul mondo 
Sant'Ignazio che irradia la fede sul mondo 
All'interno della chiesa di Sant'Ignazio di Ponte il campo mediano della volta della navata è occupato da una grande medaglia ovoidale, contornata da massicce quadrature, il tutto eseguito ad affresco. La figurazione è dominata da un grande globo terrestre, attorno al quale si dispongono le figure: in basso anteriormente le personificazioni sedute dell'Europa a sinistra e dell'Asia a destra, alle spalle delle quali compaiono rispettivamente altre due fanciulle che alludono all'America e all'Africa. All'apice della sfera , circondato da nuvole rosa e angeli, troviamo sant' Ignazio che guarda verso il basso, con le braccia spalancate, sul petto il trigramma IHS dal quale si dipartono raggi di luce che illuminano il mondo. Ai piedi del santo, sulla destra, un cartiglio riporta la citazione COELO AFFIXUS SED TERRIS OMNIBUS SPARSUS. La firma del pittore è ravvisabile in basso al centro, nell'angolo risvoltato dello spartito posto ai piedi dell'Europa. 
Sant'Ignazio che irradia la fede sul mondo, Sant'Ignazio che irradia la fede sul mondo 
Ponte in Valtellina (SO) 
dipinto murale 
proprietà Ente pubblico territoriale 
intonaco/ pittura a fresco 

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