cinepresa by Bolex Paillard||Kern-Paillard (sec. XX)

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cinepresa
cinepresa by Bolex Paillard||Kern-Paillard (sec. XX) 
cinepresa di Bolex Paillard||Kern-Paillard (sec. XX) 
ca. 1953-ca. 1953 
Cinepresa in duralluminio rivestito in pelle nera, con profili cromati. Nella parte centrale di forma all'incirca parallellepipeda è contenuto il motore con carica a molla e funzionante a velocità costante. Di fianco a questa parte, chiuso da un coperchio completamente estraibile si ha il vano porta bobine inserite su appositi fusi collegati al motore con i relativi dispositivi di avanzamento della pellicola 16mm costituiti da guide e rocchetti in metallo. Può contenere bobine da 15 o da 30m ed è possibile il riavvolgimento automatico della pellicola impressionata. Nella parte alta è inserita una maniglia in pelle per il trasporto. Sulla parte anteriore della cinepresa è inserita una torretta rotante con tre obiettivi di diversa apertura e lunghezza focale che possono essere rapidamente intercambiati ruotando la torretta stessa. Ciascun obiettivo ha un diaframma a iride interno la cui apertura può essere variata ruotando un'apposita ghiera posta sull'obiettivo. Anche la messa fuoco è regolabile mediante una ghiera sull'obiettivo. Per il teleobiettivo Yvar 1:3,3 f= 100mm le aperture vanno da f/3,3 a f/22 e messa a fuoco per distanze da 2,5 a 200 m (infinito); per il grandangolo Yvar 1:2,8 f= 16mm le aperture vanno da f/2,8 a f/22 e messa a fuoco per distanze da 0,3 a 10 m (infinito); per l'obiettivo standard Pizar 1:1,9 f= 26mm le aperture vanno da f/1,9 a f/22 e messa a fuoco per distanze da 0,5 a 50 m (infinito). Gli obiettivo sono protetti da un tappo in metallo avvitato. In corrispondenza del punto di inserzione dell'obiettivo è inserito un otturatore rotante. Nella parte alta è inserito un visore con paraluce in plastica nera e specchio a 45° per la visione attraverso l'obiettivo. Sullo sportello laterale del vano bobine è inserito un mirino per condizioni di messe a fuoco critiche detto "octameter", con posizione regolabile lateralmente. E' infatti incernierato nella parte anteriore e può essere aperto fino a circa 45° e permette la visione attraverso un vetro smerigliato. Agendo su una rotella è possibile correggere l'errore di parallasse per obiettivi con otto diverse lunghezze focali comprese tra 16mm e 150mm. Sull'altro lato della cinepresa troviamo una rotella per la regolazione della velocità dell'otturatore da 8 a 48 immagini al secondo con leva per il bloccaggio, una rotella per regolare la velocità di rotazione della pellicola da 8 a 64 fotogrammi al secondo, una manovella per la carica a molla del meccanismo e un selettore a slitta per il blocca in modalità di ripresa continua o per ripresa intermittente (fotogramma singolo). Un contametro visibile da un'apposita finestrella indica la lunghezza di pellicola impressionata Sotto gli obiettivi un pulsante permette di azionare la ripresa continua fino a che lo si tenga premuto. Sotto alla cinepresa si ha un foro filettato per l'inserzione su cavalletto. La cinepresa è conservata in una custodia in cuoio internamente rivestita in velluto rosso, con serratura a chiave e maniglia per il trasporto. All'interno della custodia si trovano anche tre scomparti contenenti una custodia in cuoio per obiettivo, tre tappi per obiettivo, una maniglia con inserimento a vite, uno scatto flessibile a distanza. 
cinepresa 
03 
Cinepresa in duralluminio rivestito in pelle nera, con profili cromati. Nella parte centrale di forma all'incirca parallellepipeda è contenuto il motore con carica a molla e funzionante a velocità costante. Di fianco a questa parte, chiuso da un coperchio completamente estraibile si ha il vano porta bobine inserite su appositi fusi collegati al motore con i relativi dispositivi di avanzamento della pellicola 16mm costituiti da guide e rocchetti in metallo. Può contenere bobine da 15 o da 30m ed è possibile il riavvolgimento automatico della pellicola impressionata. Nella parte alta è inserita una maniglia in pelle per il trasporto. Sulla parte anteriore della cinepresa è inserita una torretta rotante con tre obiettivi di diversa apertura e lunghezza focale che possono essere rapidamente intercambiati ruotando la torretta stessa. Ciascun obiettivo ha un diaframma a iride interno la cui apertura può essere variata ruotando un'apposita ghiera posta sull'obiettivo. Anche la messa fuoco è regolabile mediante una ghiera sull'obiettivo. Per il teleobiettivo Yvar 1:3,3 f= 100mm le aperture vanno da f/3,3 a f/22 e messa a fuoco per distanze da 2,5 a 200 m (infinito); per il grandangolo Yvar 1:2,8 f= 16mm le aperture vanno da f/2,8 a f/22 e messa a fuoco per distanze da 0,3 a 10 m (infinito); per l'obiettivo standard Pizar 1:1,9 f= 26mm le aperture vanno da f/1,9 a f/22 e messa a fuoco per distanze da 0,5 a 50 m (infinito). Gli obiettivo sono protetti da un tappo in metallo avvitato. In corrispondenza del punto di inserzione dell'obiettivo è inserito un otturatore rotante. Nella parte alta è inserito un visore con paraluce in plastica nera e specchio a 45° per la visione attraverso l'obiettivo. Sullo sportello laterale del vano bobine è inserito un mirino per condizioni di messe a fuoco critiche detto "octameter", con posizione regolabile lateralmente. E' infatti incernierato nella parte anteriore e può essere aperto fino a circa 45° e permette la visione attraverso un vetro smerigliato. Agendo su una rotella è possibile correggere l'errore di parallasse per obiettivi con otto diverse lunghezze focali comprese tra 16mm e 150mm. Sull'altro lato della cinepresa troviamo una rotella per la regolazione della velocità dell'otturatore da 8 a 48 immagini al secondo con leva per il bloccaggio, una rotella per regolare la velocità di rotazione della pellicola da 8 a 64 fotogrammi al secondo, una manovella per la carica a molla del meccanismo e un selettore a slitta per il blocca in modalità di ripresa continua o per ripresa intermittente (fotogramma singolo). Un contametro visibile da un'apposita finestrella indica la lunghezza di pellicola impressionata Sotto gli obiettivi un pulsante permette di azionare la ripresa continua fino a che lo si tenga premuto. Sotto alla cinepresa si ha un foro filettato per l'inserzione su cavalletto. La cinepresa è conservata in una custodia in cuoio internamente rivestita in velluto rosso, con serratura a chiave e maniglia per il trasporto. All'interno della custodia si trovano anche tre scomparti contenenti una custodia in cuoio per obiettivo, tre tappi per obiettivo, una maniglia con inserimento a vite, uno scatto flessibile a distanza. 
cinematografia 
cinepresa 
Milano (MI) 
cinepresa 
proprietà privata 
velluto  cuoio  metallo  vetro  pelle 

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