organo - ambito organario piemontese (seconda metà sec. XIX, sec. XVII)
https://w3id.org/arco/resource/MusicHeritage/0100036092 an entity of type: MovableCulturalProperty
organo, da muro
organo - ambito organario piemontese (seconda metà sec. XIX, sec. XVII)
organo - ambito organario piemontese (seconda metà sec. XIX, sec. XVII)
strumento
1871-1871
L'organo è inserito in cassa parzialmente entro la muratura e poggiante su cantoria aggettante. L'imponente mobile contenitore, di questo tipicamente seicentesco, presenta su tutta la facciata ricche decorazioni. Le cinque specchiature di canne ad altezze alternate sono integrate da altri due fornici posti su un ordine superiore inglobanti due tele ad olio, opera dello stesso autore ignoto che ha dipinto le ultime quattro stazioni della Via Crucis (l'ultima tela è del 1796). Trabeazione in bassorilievo con dentellature i nrilievo in alto. Evidente continuità stilistica tra cassa e cantoria
organo (da muro)
00036092
01
0100036092
Organo di autore ignoto costruito negli anni 1870-71. La fattura di taluni elementi, tra cui la caratteristica foratura dei pedali cromatici, farebbe supporre ad un intervento di Bernasconi; possibile peraltro anche l'operato di Mentasti. Ad eccezione dell'asportazione di alcuni registri (Giuseppe Marzi, 1951, Violoncello B., Flauto in XII, Campanelli ed inparte Viola Bassi) lo strumento sembrerebbe presentarsi secondo la composizione originale. L'inefficienza dell'insieme (condotti di alimentazione scollegati) e la difficoltà di accesso alle canne non permettono al momento una più attenta valutazione. L'elemento storico di maggior interesse è indubbiamente rappresentato dalla stupenda cassa lignea '600esca, probabilmente opera di Pietro Fontana o Francesco Ferrari di Casale, autore quest'ultimodel tabernacolo dell'altare maggiore (1672) e dell'altare di Sant'Antonio (1712). In una nota stesa da Mons. Tranquillo Mitta, parroco di Zuccaro nel 1938-52, si legge: "...a fine secolo '600 non vi è l'organo a Zuccaro (...); si toglie il pulpito a sinistra e lo si trasferisce a destra (...) e si mette l'organo nuovo di là a far la spettacolosa mostra che anche oggi presenta mascherando, con la sua grandezza che copre tutta la parete dalla volta in basso, quel lato della chiesa che non è a filo ma a sghimbescio, per la posizione del campanile, vecchia torre preesistente. I contratti sono stesi dai Fabbricieri, il Parroco De Luca e gli organari Carlo e Francesco Brunelli, abitanti al Gambaro nella Città di Milano e qui stesi e sottoscritti il 17 febbraio del 1685. Vi è una deputazione poi che tratta e stabilisce le modalità per gli strumenti da porre in opera, i registri, le varie voci, ecc. la costruzione della cassa, i mantici...". Purtroppo la documentazione custodita in archivio parrocchiale risulta attualmente di difficile consultazione. A parte la notevole facciata in stagno di 12' piedi dei Brunelli, il rimanente materiale fonico interno parrebbe ascrivibile ad uno strumento recenzione. Solo una più accurata indagine in sede di restauro potrà accertare l'eventuale presenza di altre canne '600esche. E' possibile ipotizzare infine che i dipinti ad olio inglobati entro la cornice dell'organo siano stati posti in sostituzione di due precedenti "organetti morti". Lo strumento necessita di un intervento restaurativo di carattere straordinario, con particolare cura per ciò che concerne le parti seicentesche (mobile contenitore e canne di facciata). Da valutare l'ipotesi di ripristino dei due "organetti morti"
Santa Cecilia
angeli musicanti
statue
testa di angelo
re Davide
putti dipinti
statua di San Gaudenzio
L'organo è inserito in cassa parzialmente entro la muratura e poggiante su cantoria aggettante. L'imponente mobile contenitore, di questo tipicamente seicentesco, presenta su tutta la facciata ricche decorazioni. Le cinque specchiature di canne ad altezze alternate sono integrate da altri due fornici posti su un ordine superiore inglobanti due tele ad olio, opera dello stesso autore ignoto che ha dipinto le ultime quattro stazioni della Via Crucis (l'ultima tela è del 1796). Trabeazione in bassorilievo con dentellature i nrilievo in alto. Evidente continuità stilistica tra cassa e cantoria
Santa Cecilia
angeli musicanti
statue
testa di angelo
re Davide
putti dipinti
statua di San Gaudenzio
Valduggia (VC)
0100036092
organo da muro
proprietà Ente religioso cattolico
legno/ intaglio/ pittura/ doratura