organo by Elia ed Attilio Turrini (bottega) - scuola tosco-emiliana (primo quarto XX)
https://w3id.org/arco/resource/MusicHeritage/0901400070 an entity of type: MovableCulturalProperty
organo, a muro
organo di Elia ed Attilio Turrini (bottega) - scuola tosco-emiliana (primo quarto XX)
organo by Elia ed Attilio Turrini (bottega) - scuola tosco-emiliana (primo quarto XX)
organo (a muro)
Di forma rettangolare presenta una semplice e lineare cassa in legno arricchita da due paraste centrali con elementi decorativi a rilievo
1912-1913.01.11
0901400070
organo a muro
01400070
09
0901400070
L'organo conservato nella chiesa parrocchiale di Pieve Fosciana fu costruito nel 1913 dai fratelli Elia e Attilio Turrini, esponenti della scuola organaria tosco-emiliana. Paternità e datazione sono desunti da documenti archivistici (Progetto Ditta Turrini & figli) e bibliografici, conservati nell'archivio parrocchiale. Dello strumento esiste una esauriente documentazione d'archivio. Definito "organo liturgico espressivo", sostituiva un organo precedente "scordato e quasi cadente"; nel 1912 avvenne l'approvazione del preventivo firmato da Luigi Turrini, ma l'organo fu realizzato dai figli Attilio ed Elia dopo la morte del padre. L'11 Gennaio 1913 fu collaudato ad opera di Guglielmo Mattioli di Bologna (che pubblicò un documento "tutto lode", in cui si esaltano le qualità meccaniche e foniche dello strumento, in particolare l'"imponente e chiaro ripieno di vero tipo italiano, sino alla 36a con Principale di 16 piedi). Il programma prevedeva autori di diverse nazionalità e periodi storici: da "S.G. Bach"a Padre Martini fino alla Toccata di Dubois. E' uno dei primi organi dei "Fratelli Turrini". Da ricordare la notizia dell'inaugurazione del 1913 apparsa sulle riviste: La Garfagnana (16 gennaio) La squilla apuana (19 gennaio) e sul numero unico dedicato (12 gennaio). L'organo sostituì un precedente strumento di autore ignoto. Elettrificazione avvenuta negli anni 1988-90 ad opera dei F.lli Marin, con concerto inaugurale di Mons. Luigi Sessa. La trasformazione, che mantiene la consolle originale e consiste nell'applicazione di interruttori elettrici al di sotto dei tiranti o delle valvole pneumatiche, è analoga a quella, successiva, di Villa Collemandina, anche se qui i vari somieri nuovi per le aggiunte al pedale e al manuale, nonché l'intero secondo organo, occupano gran parte dell'area della cantoria, a destra e a sinistra. Nonostante la trasformazione di alcune parti, è stata conservata, in apparenza, tutta la fonica e la meccanica dell'organo originario, compreso il sistema di azionamento manuale
Di forma rettangolare presenta una semplice e lineare cassa in legno arricchita da due paraste centrali con elementi decorativi a rilievo
Pieve Fosciana (LU)
proprietà Ente religioso cattolico
organo
bibliografia specifica: Autore ignoto - 1913
bibliografia specifica: Sergio Chierici - 2007