violino di Stroh (violino) by John Matthias Augustus Stroh, George Evans & Co (prima metà XX)

https://w3id.org/arco/resource/MusicHeritage/1201354499 an entity of type: MovableCulturalProperty

violino, a tromba
violino di Stroh (violino) di John Matthias Augustus Stroh, George Evans & Co (prima metà XX) 
violino di Stroh (violino) by John Matthias Augustus Stroh, George Evans & Co (prima metà XX) 
1899-1942 
Descrizione fisica: il violino è composto da un corpo cilindrico in legno di abete modellato all'apice superiore in un riccio. Su di esso sono saldati la tastiera e sono inseriti i piroli in legno di ebano e sul lato inferiore sono fissati la cordiera e, tramite un alloggio in metallo, la mentoniera, entrambi in legno di ebano; inoltre, sul lato inferiore è fissato il cuscinetto d’appoggio in feltro imbottito. Al centro dell’asta è fissato un supporto in metallo su cui poggia il ponticello del violino in legno d’acero a cui è collegato, tramite una piccola asta in metallo, il diaframma in acciaio. Sul lato opposto del diaframma, tramite un alloggio sempre in acciaio, è inserita la tromba in alluminio. Le corde in metallo sono tese e fissate alla cordiera, alloggiano al centro sul ponticello e sono tirate tramite i piroli sopra la tastiera all’altezza del riccio. Insieme allo strumento è conservato un archetto. Sistema di funzionamento: lo strumento, rispetto ad un violino classico, si differenzia per la mancanza della cassa di risonanza sostituita dalla tromba in acciaio. Le corde, messe in risonanza dallo sfregamento dell’archetto su di esse all’altezza del ponticello, trasmettono le loro vibrazioni al ponticello che a sua volta le trasmette al diaframma tramite la piccola asta in legno che fa da collegamento fra le due parti. Le vibrazioni vengono quindi indirizzate all’interno della tromba che ne amplifica il suono. La leva che sostiene il ponticello è attaccata alla sua estremità al diaframma mediante un piccolo anello di congiunzione, ed oscilla lateralmente al corpo dello strumento. Il disco di alluminio è tenuto in posizione fra due cuscinetti di gomma elastica per mezzo di apposito sostegno ed è fissato al corpo del violino da due piedini. A questo sostegno si attacca una tromba cui è affidato il compito di aumentare l’intensità delle onde sonore. Il corpo cilindrico dello strumento in legno è destinato unicamente a tenere insieme le diverse parti ed a sostenere l’enorme pressione delle corde. Il disco metallico, che rappresenta la cassa armonica, vibra liberamente quando le corde, messe in movimento dall’arco, fanno oscillare il ponticello e la leva oscilla all’unisono con essi. Tale disco mette in movimento l’aria contenuta nella tromba e questa agisce quale distributrice delle onde sonore 
violino di Stroh (violino) 
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Si tratta del primo strumento ad amplificazione meccanica. Venne inventato alla fine del XIX secolo da Augustus Matthias Stroh, ingegnere meccanico, esperto di telegrafi e orologiaio londinese (il brevetto risale al 4 maggio 1899). Il sistema di amplificazione inventato da Stroh, applicato nei primi anni del XX secolo a diversi strumenti a corda non solo al violino, nasceva dall’esigenza di compensare i limiti tecnici imposti dalla registrazione acustica fino all’avvento della registrazione elettrica intorno al 1925. Il violino descritto in questa scheda venne prodotto a Londra all’inizio del XX secolo dal figlio dell’inventore, Charles Stroh, e poi dalla ditta “George Evans & Co.” a partire dal 1909 ca. fino al 1942 
345231 
Descrizione fisica: il violino è composto da un corpo cilindrico in legno di abete modellato all'apice superiore in un riccio. Su di esso sono saldati la tastiera e sono inseriti i piroli in legno di ebano e sul lato inferiore sono fissati la cordiera e, tramite un alloggio in metallo, la mentoniera, entrambi in legno di ebano; inoltre, sul lato inferiore è fissato il cuscinetto d’appoggio in feltro imbottito. Al centro dell’asta è fissato un supporto in metallo su cui poggia il ponticello del violino in legno d’acero a cui è collegato, tramite una piccola asta in metallo, il diaframma in acciaio. Sul lato opposto del diaframma, tramite un alloggio sempre in acciaio, è inserita la tromba in alluminio. Le corde in metallo sono tese e fissate alla cordiera, alloggiano al centro sul ponticello e sono tirate tramite i piroli sopra la tastiera all’altezza del riccio. Insieme allo strumento è conservato un archetto. Sistema di funzionamento: lo strumento, rispetto ad un violino classico, si differenzia per la mancanza della cassa di risonanza sostituita dalla tromba in acciaio. Le corde, messe in risonanza dallo sfregamento dell’archetto su di esse all’altezza del ponticello, trasmettono le loro vibrazioni al ponticello che a sua volta le trasmette al diaframma tramite la piccola asta in legno che fa da collegamento fra le due parti. Le vibrazioni vengono quindi indirizzate all’interno della tromba che ne amplifica il suono. La leva che sostiene il ponticello è attaccata alla sua estremità al diaframma mediante un piccolo anello di congiunzione, ed oscilla lateralmente al corpo dello strumento. Il disco di alluminio è tenuto in posizione fra due cuscinetti di gomma elastica per mezzo di apposito sostegno ed è fissato al corpo del violino da due piedini. A questo sostegno si attacca una tromba cui è affidato il compito di aumentare l’intensità delle onde sonore. Il corpo cilindrico dello strumento in legno è destinato unicamente a tenere insieme le diverse parti ed a sostenere l’enorme pressione delle corde. Il disco metallico, che rappresenta la cassa armonica, vibra liberamente quando le corde, messe in movimento dall’arco, fanno oscillare il ponticello e la leva oscilla all’unisono con essi. Tale disco mette in movimento l’aria contenuta nella tromba e questa agisce quale distributrice delle onde sonore 
manutenzione 
T 18° - 20°C UR 35 - 45% 
violino 
Roma (RM) 
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violino a tromba 
proprietà Stato 
legno 
acciaio 
alluminio 
tecniche varie 

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