Ritratto di Tommaso di Savoia-Genova (positivo) by Poncy François (studio) (terzo quarto XIX)

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positivo, m
Ritratto di Tommaso di Savoia-Genova (positivo) by Poncy François (studio) (terzo quarto XIX) 
Ritratto di Tommaso di Savoia-Genova (positivo) di Poncy François (studio) (terzo quarto XIX) 
post 1858-ante 1860 
L’opera è conservata entro una cornice di formato e luce rettangolare, con angoli smussati, in legno intagliato e parzialmente dorato. Battuta liscia; unica fascia modanata con profilature dorate. Superiormente cimasa con nastro piatto annodato con disposizione simmetrica dei lembi 
positivo 
R 2827  XR 707 
00399698 
01 
0100399698 
Tomaso di Savoia-Genova 
L’opera, secondo quanto indicato sul retro della cornice e dell’inventario compilato da Noemi Gabrielli nel 1951 e da una stampa derivata da questa immagine, raffigura Tommaso Alberto Vittorio di Savoia-Genova (Torino, 1854-1931), figlio di Ferdinando, primo duca di Genova, e di Elisabetta di Sassonia. Ereditò il titolo ducale a solo un anno di età e crebbe sotto la tutela dello zio, il re Vittorio Emanuele II. Educato alla carriera militare a Londra, ottenne il grado di capitano di vascello durante la traversata, intrapresa tra il 1879 e il 1881, che lo portò a fare il giro del mondo sulla corvetta Vettor Pisnai. Nel 1883 sposò a Nymphenburg Isabella di Baviera da cui ebbe sei figli. In occasione della Prima Guerra Mondiale, a seguito del trasferimento da Roma al fronte del sovrano, Vittorio Emanuele III, venne nominato luogotenente generale del regno. Fu concepita a pendent con il ritratto della sorella, Margherita, futura regina d’Italia, e non si tratta di una miniatura, bensì una fotografia scattata dal fotografo M o F Poncy, appartenente a una dinastia di fotografi di Ginevra, primati in varie esposizioni universali quali Londra, Parigi, Vienna. In considerazione della giovane età dell’effigiato potrebbe risalire al 1858-60, periodo in cui è ben attestata l’attività del fotografo. La fotografia si colloca in una sala che venne riallestita all’inizio del Novecento, in una fase in cui, dopo decenni di abbandono e dopo l’assassinio di Umberto I a Monza, che determinò l’abbandono della villa lombarda come luogo di villeggiatura della famiglia reale, il castello di Racconigi fu oggetto di un nuovo interesse da parte dei Savoia. Gli appartamenti dell’area di ponente furono destinati a ospitare principi in visita o ospiti illustri. Successivamente, a partire dagli anni Trenta del Novecento, subirono ulteriori trasformazioni, dopo la donazione della residenza al principe ereditario Umberto II. La serie dei ritratti degli infanti di Casa Savoia di varia epoca qui posizionati, rientra, probabilmente, tra gli acquisiti effettuati da parte di Umberto II dagli anni Venti del Novecento per completare la quadreria dinastica 
61B2 (TOMASO SAVOIA-GENOVA) : 31D112 
Ritratto di Tommaso di Savoia-Genova 
L’opera è conservata entro una cornice di formato e luce rettangolare, con angoli smussati, in legno intagliato e parzialmente dorato. Battuta liscia; unica fascia modanata con profilature dorate. Superiormente cimasa con nastro piatto annodato con disposizione simmetrica dei lembi 
Ritratto di Tommaso di Savoia-Genova, Il personaggio è rappresentato frontalmente, con lo sguardo rivolto verso l’osservatore. E’ seduto su un cuscino, a sua volta appoggiato a un basso panchetto posto sulla seduta di una poltrona imbottita e trapuntata. Porta i capelli corti, con frangetta e scriminatura laterale. Indossa una camicia e dei larghi pantaloni al ginocchio e al di sopra una veste chiusa da fiocco e con il punto vita segnato da fascia del medesimo tessuto del bordo delle maniche e dell’orlo dell’abito. Calze e scarponcini. Sfondo privo di ambientazione sfumato 
Racconigi (CN) 
0100399698 
positivo 
proprietà Stato 
ambrotipo 
Il personaggio è rappresentato frontalmente, con lo sguardo rivolto verso l’osservatore. E’ seduto su un cuscino, a sua volta appoggiato a un basso panchetto posto sulla seduta di una poltrona imbottita e trapuntata. Porta i capelli corti, con frangetta e scriminatura laterale. Indossa una camicia e dei larghi pantaloni al ginocchio e al di sopra una veste chiusa da fiocco e con il punto vita segnato da fascia del medesimo tessuto del bordo delle maniche e dell’orlo dell’abito. Calze e scarponcini. Sfondo privo di ambientazione sfumato 

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