Mantova - Architetture - Giardini - Restauri (negativo) by Covo, Battista (attr), Viani, Antonio Maria (attr), Fotografia Basile (XX)
https://w3id.org/arco/resource/PhotographicHeritage/0303230071 an entity of type: MovableCulturalProperty
negativo, m
Mantova - Architetture - Giardini - Restauri (negativo) by Covo, Battista (attr), Viani, Antonio Maria (attr), Fotografia Basile (XX)
Mantova - Architetture - Giardini - Restauri (negativo) di Covo, Battista (attr), Viani, Antonio Maria (attr), Fotografia Basile (XX)
post 1928-ante 1933
negativo
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Giardino Segreto, mezze colonne e mezzi basamenti accoppiati ai lati del portico occidentale
La lastra fu pubblicata nel 1933 da Clinio Cottafavi nella monografia sul restauro dei camerini di Isabella d'Este (C. Cottafavi, Il restauro dei camerini di Isabella d'Este nel Palazzo Ducale di Mantova, Mantova, L'artistica di C. Gobbi, 1933, Fig. 19), con la didascalia "Mezze colonne e mezzi basamenti accoppiati ai lati del portico occidentale" (Fot. Basile). Lo scatto mostra una porzione del lato occidentale del cosiddetto Giardino segreto, prima che iniziassero detti lavori di restauro, condotti nel 1932-1933. Come ricorda Cottafavi il Giardino segreto era stato recuperato da Achille Patricolo nei primi anni del 1900, quando si provvide ad abbattere il Casino di campagna o appartamento dell'Alcova che ne ingombrava il volume. All'inizio dei lavori di recupero, intrapresi grazie allo stanziamento economico dell'Ing. Gino Norsa, il cortile si presentava quale Patricolo l'aveva riportato in luce, ovvero "con nicchie alla grottesca proprie dell'epoca del Viani". Il lato breve occidentale (quello volto verso Studiolo e Grotta) fu quello che creò maggiori problemi di interpretazione. Si trovava qui un porticato speculare a quello di Levante le cui due colonne laterali erano però costituite da quattro semicolonne addossate a due a due (con i relativi basamenti e capitelli), mentre le centrali, scolpite in un unico blocco, si differenziavano da tutte le altre per il materiale (granito anziché marmo) e per la minore accuratezza dell'intaglio. Ricerche volte a individuare la collocazione di due camerini affrescati da Leonbruno e il recupero di lacerti di decorazioni alle spalle del suddetto porticato fecero concludere che il lato occidentale del cortile era originariamente chiuso, scompartito da 4 semicolonne e chiudeva due stanzini che occupavano lo spazio fra la Grotta e il giardino. La lastra evidenzia proprio una delle colonne, col relativo basamento, divisi a metà. Si veda anche Nino Giannantoni, Il Palazzo Ducale di Mantova, Roma, La libreria dello Stato, 1929, pp. 72-73
Mantova - Architetture - Giardini - Restauri
Mantova - Architetture - Giardini - Restauri, Mantova - Palazzo Ducale - Corte Vecchia - Appartamento vedovile di Isabella d'Este - Giardino Segreto - particolare del lato Ovest del portico prima del restauro
Brescia (BS)
0303230071
negativo
proprietà Stato
gelatina bromuro d'argento/ vetro
bibliografia di confronto: Giannantoni N - 1929
bibliografia specifica: Cottafavi C - 1933
Mantova - Palazzo Ducale - Corte Vecchia - Appartamento vedovile di Isabella d'Este - Giardino Segreto - particolare del lato Ovest del portico prima del restauro