Bologna - Chiese - Sculture - Assicurazioni contro i rischi di guerra (positivo) by Castelli Giovanni (XX)
https://w3id.org/arco/resource/PhotographicHeritage/0800266107 an entity of type: MovableCulturalProperty
positivo, m
Bologna - Chiese - Sculture - Assicurazioni contro i rischi di guerra (positivo) by Castelli Giovanni (XX)
Bologna - Chiese - Sculture - Assicurazioni contro i rischi di guerra (positivo) di Castelli Giovanni (XX)
positivo
Il positivo, incollato al supporto secondario, è stato collocato, dopo le operazioni di pulitura, in una busta di carta conservazione e posto orizzontalmente entro una scatola di cartone inerte, intestata “BOLOGNA/ S. Francesco 3/ da P_000200 a P_000294”. All'interno della scatola, i fototipi sono ordinati secondo il numero progressivo di inventario
1918-1918
0800266107
positivo
00266107
1
08
0800266107
La ripresa mostra il blindamento eseguito negli anni della Prima Guerra Mondiale, per proteggere dai bombardamenti l’ancona marmorea dei Dalle Masegne, collocata sull’altare maggiore di San Francesco a Bologna. All'interno del faldone N° 16 dell'archivio, si trova un ampio carteggio tra Corrado Ricci (1858 – 1934), direttore generale di Antichità e Belle Arti e il soprintendente Luigi Corsini (1863-1949), nel quale si rintracciano notizie circa la tutela antiaerea dell’opera. Si inizia dal novembre del 1917, quando, tra l’elenco delle protezioni attuate, si cita “la meravigliosa pala di Iacobello e Pier Paolo veneziani”, che “è stata completamente nascosta entro un rivestimento di sacchetti di sabbia e ovatta di cotone, rinchiuso con tavole di legno”. Il 5 febbraio 1918, il soprintendente, in seguito ai bombardamenti di Padova, decise di rinforzarne ulteriormente le coperture, aumentandone le saccate, specialmente presso la base. Nel marzo, invece, Corsini avvertì Ricci della formazione di macchie gialle rugginose sulla superficie marmorea dell’ancona, dovute al contatto con l’ovatta e l’umidità. Solo il 21 maggio 1918, vennero inviati a Roma alcuni positivi che riprendevano i blindamenti alle operati dall’ufficio, tra le quali si trova citata: “fotografia della pala d’altare della chiesa di San Francesco”, eseguita probabilmente in stretta vicinanza temporale. Da ricordare, che in precedenza, una circolare di Ricci del 31 maggio 1915, ordinava ai soprintendenti di documentare, tramite la fotografia, le protezioni: "Poiché verrà il giorno in cui sarà consentito di dare nel Bollettino d'Arte la cronaca dei provvedimenti presi da questa Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti contro i pericoli delle guerre, così sarò grato alla S.V. se vorrà man mano fare eseguire le fotografie dei principali lavori fatti a quello scopo". Proposito in seguito concretizzato nel numero dell'agosto-dicembre 1917 (vedi BIB), nel quale Ricci pubblicò le immagini dei blindamenti di diverse regioni italiane, tra le quali l'Emilia e la Romagna. Nella pagina introduttiva che precede la sezione delle fotografie, il direttore generale specifica gli autori delle riprese; per Bologna vengono menzionati il "cav. G. Castelli" e Arturo Gradi. Si conservano presso l'archivio fotografico SBAP numerose riprese degli interni e degli esterni delle chiese bolognesi, che mostrano i blindamenti effettuati durante la Prima Guerra Mondiale. Il nucleo di fotografie è interamente riconducibile alla paternità di Giovanni Castelli, richieste dal soprintendente titolare in quegli anni (dal 1914 al 1933), Corsini. Giovanni Castelli (1864/ 1921) iniziò la propria attività di fotografo a Bologna nel 1891, presso Alessandro Cassarini (1847-1929). Insieme collaborarono al censimento fotografico dei castelli della regione; tale impegno permise un primo contatto con l’Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti dell’Emilia (poi Soprintendenza ai Monumenti), diretto dall’ingegnere Raffaele Faccioli. In seguito Castelli continuò in proprio la collaborazione con la soprintendenza, operando al rilevamento fotografico dei beni architettonici
Bologna - Chiese - Sculture - Assicurazioni contro i rischi di guerra
Il positivo, incollato al supporto secondario, è stato collocato, dopo le operazioni di pulitura, in una busta di carta conservazione e posto orizzontalmente entro una scatola di cartone inerte, intestata “BOLOGNA/ S. Francesco 3/ da P_000200 a P_000294”. All'interno della scatola, i fototipi sono ordinati secondo il numero progressivo di inventario
BOLOGNA - Chiesa di S. Francesco - Altare Maggiore/ Protezione antiaerea durante la guerra (1915-18)
Bologna (BO)
proprietà Stato
Bologna - Chiese - Sculture - Assicurazioni contro i rischi di guerra, Bologna - Chiesa di San Francesco - Interno - Veduta delle protezioni antiaeree a tutela dell'ancona marmorea dell'altare maggiore, durante la Prima Guerra Mondiale
gelatina bromuro d'argento/ carta
bibliografia di confronto: Ricci C./ Zucchini G - 1968
bibliografia di confronto: Barbacci A - 1953
bibliografia di confronto: Barbacci A - 1977
bibliografia di corredo: Monari P - 2001
bibliografia specifica: Ricci C - 1917
bibliografia specifica: Benassati G./ Tromellini A. (a cura di) - 1992
bibliografia specifica: Cristofori F./ Roversi G. (a cura di) - 1980
Bologna - Chiesa di San Francesco - Interno - Veduta delle protezioni antiaeree a tutela dell'ancona marmorea dell'altare maggiore, durante la Prima Guerra Mondiale