Tabernacoli – Sec. 16 (negativo) by F. Galassi e Figlio, Bramante, Donato (primo quarto XX)
https://w3id.org/arco/resource/PhotographicHeritage/0800633967 an entity of type: MovableCulturalProperty
negativo
Tabernacoli – Sec. 16 (negativo) by F. Galassi e Figlio, Bramante, Donato (primo quarto XX)
Tabernacoli – Sec. 16 (negativo) di F. Galassi e Figlio, Bramante, Donato (primo quarto XX)
Architetti italiani – Sec. 15-16. - Bramante, Donato (negativo) di F. Galassi e Figlio, Bramante, Donato (primo quarto XX)
Italia - Emilia Romagna - Imola – Edicola di Giulio II (negativo) di F. Galassi e Figlio, Bramante, Donato (primo quarto XX)
Architetti italiani – Sec. 15-16. - Bramante, Donato (negativo) by F. Galassi e Figlio, Bramante, Donato (primo quarto XX)
Italia - Emilia Romagna - Imola – Edicola di Giulio II (negativo) by F. Galassi e Figlio, Bramante, Donato (primo quarto XX)
post 1903-ante 1926
La lastra è rotta nell'angolo superiore a sinistra. La lastra rotta era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. In allegato all'oggetto è stata rintracciata una schedina inventariale relativa al bene, che riporta le medesime indicazioni del pergamino
negativo
N_000298
00633967
08
0800633967
Edificata tra 1467 e 1473, la chiesa di San Michele dell'Osservanza testimonia l'insediamento in Imola dei frati minori osservanti, ordine religioso nato come ramo collaterale dei francescani; gli architetti Matteo Scalabrini e Luca Ghelli furono i progettisti dell'edificio sorto su un terreno accanto alla già esistente chiesetta di Santa Maria delle Grazie, vicino al lazzaretto della città. Nel giardinetto prospiciente la chiesa e il convento, è stato ricostruito il tempietto di Giulio II: l'apparato originale venne innalzato per onorare il papa guerriero quando, nel 1506, con le sue truppe, passò dalla città di Imola. I frammenti originali della costruzione in arenaria, che la tradizione vuole sia stata progettata da Bramante, sono conservati in chiesa, appesi nella controfacciata. Le immagini in esame sono state scattate tra i primi anni del Novecento ed il 1926, anno della morte dell’autore Francesco Galassi. Nell’immagine N_000299, è visibile in secondo piano sul caseggiato Mezzalone, l’insegna delle Cantine riunite e distilleria imolese, società già attiva dal 1910, come testimonia la convocazione di una assemblea prevista per il 14 agosto 1910, registrata il 27 luglio 1910 sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia. Le due lastre in esame, sono state probabilmente realizzate dallo studio fotografico imolese F. Galassi e Figlio, timbro a secco impresso sui positivi rintracciati nell’armadio AF.2/I_Modena – Reggio - Bologna, faldone IMOLA. L’attività imolese di Francesco Galassi (1826-1926), pittore e poi fotografo, titolare dagli anni ’60 dell’Ottocento di una sala di posa per ritratti in via Giovenca 17 (ora IX febbraio), si è ampliata nel 1874 quando Galassi decide di associarsi con il fotografo dilettante Ugo Tamburini. Nel 1883 la ditta fotografica Francesco Galassi diventò Studio fotografico Francesco Galassi e figlio
Imola/ Edicola di Giulio II
Tabernacoli – Sec. 16
Italia - Emilia Romagna - Imola – Edicola di Giulio II
Architetti italiani – Sec. 15-16. - Bramante, Donato
La lastra è rotta nell'angolo superiore a sinistra. La lastra rotta era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. In allegato all'oggetto è stata rintracciata una schedina inventariale relativa al bene, che riporta le medesime indicazioni del pergamino
restauro
negativo conservato dentro busta e scatola acid-freee
Italia - Emilia Romagna - Imola – Edicola di Giulio II ; Tabernacoli – Sec. 16 ; Architetti italiani – Sec. 15-16. - Bramante, Donato, Imola – Veduta dell’Edicola di Giulio II, progettata da Bramante, prima della sua ricollocazione all’interno della chiesa di San Michele dell'Osservanza
Bologna (BO)
0800633967
negativo
proprietà Stato
gelatina ai sali d'argento
vetro
Imola – Veduta dell’Edicola di Giulio II, progettata da Bramante, prima della sua ricollocazione all’interno della chiesa di San Michele dell'Osservanza