Architettura residenziale - Palazzi - Restauri (negativo, insieme) by Bolognesi Orsini (studio) (XX)
https://w3id.org/arco/resource/PhotographicHeritage/0800641215 an entity of type: MovableCulturalProperty
negativo, servizio, insieme
Architettura residenziale - Palazzi - Restauri (negativo, insieme) by Bolognesi Orsini (studio) (XX)
Italia - Emilia-Romagna - Bologna - San Giovanni in Persiceto - Forno Palazzino (negativo, insieme) di Bolognesi Orsini (studio) (XX)
Elementi architettonici - Finestre - Colonne - Archi - Logge - Cornici (negativo, insieme) by Bolognesi Orsini (studio) (XX)
Italia - Emilia-Romagna - Bologna - San Giovanni in Persiceto - Forno Palazzino (negativo, insieme) by Bolognesi Orsini (studio) (XX)
Architettura residenziale - Palazzi - Restauri (negativo, insieme) di Bolognesi Orsini (studio) (XX)
Elementi architettonici - Finestre - Colonne - Archi - Logge - Cornici (negativo, insieme) di Bolognesi Orsini (studio) (XX)
Decorazioni - Bugnato (negativo, insieme) by Bolognesi Orsini (studio) (XX)
Decorazioni - Bugnato (negativo, insieme) di Bolognesi Orsini (studio) (XX)
ca 04/1930-ca 04/1930
Il servizio è costituito da 5 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente. All'interno di alcuni pergamini è stata rinvenuta una scheda inventariale dattiloscritta che riunisce l'intero gruppo di lastre sotto il titolo: "Edifizio detto “Forno Palazzino” Ora sede della Cassa di Risparmio – Particolari"
negativo (servizio, insieme)
da N_002319 a N_002323
00641215
08
0800641215
La storia di questa documentazione fotografica si ripercorre attraverso i documenti e i carteggi conservati presso l'Archivio Storico SBEAP di Bologna (STORICO I BO M 596). Nel 1929 il Direttore della Cassa di Risparmio di San Giovanni in Persiceto interpella il Sovrintendente Luigi Corsini circa l'idea di abbattere l'edificio denominato Forno Palazzino per costruire su quell'area la nuova sede dell'Istituto bancario. Corsini ricorda che il palazzo "è compreso nell'elenco degli edifici monumentali ed è per ciò sottoposto alle disposizioni della legge 20 giugno 1909, n. 364". E' necessario pertanto bandire un concorso, previo sopralluogo dei funzionari di Soprintendenza. Allo scopo viene inviato l'architetto Giuseppe Rivani che sarà presente agli assaggi e allo scrostamento della facciata e che realizzaerà un progetto di massima (si confronti con scheda 0800641216). Vengono individuati elementi architettonici che hanno "carattere monumentale e importante interesse artistico". Corsini aggiunge alla bozza di concorso alcune voci relative al rispetto delle preesistenze che devono essere conservate e integrate in maniera armonica nel nuovo edificio. Ad una lettera del 2 maggio 1930 indirizzata al Direttore della Cassa di Risparmio, Corsini allega "5 fotografie raffiguranti elementi architettonici sussistenti". Probabilmente si tratta della documentazione in esame dove si individuano con chiarezza gli archi in cotto con colonna bugnata situati al piano terreno (N_002320), così come la loggetta soprastante (N_002323) e le finestre con relative cornici e davanzali in cotto (N_002321-N_002322). Tutti questi elementi "devono escludersi nel modo più assoluto dalla demolizione", anzi, sono da "conservarsi e ricomporsi fedelmente". Questo vincolo disturberà non poco nella realizzazione del progetto (Bordoni 1933) per cui i concorrenti dovettero "vincere difficoltà e ostacoli non lievi". Vincitori del bando di concorso (1930) saranno Piero Gualandi e Umberto Rizzi. Nel 1931 Corsini richiede le fotografie del progetto selezionato e ne rileva "artificiosi e ibridi motivi delle finestre" da semplificare, inoltre suggerisce la direzione tecnico scientifica della Soprintendenza per la ricostruzioni delle parti antiche da preservare. Il progetto vincitore si discosta non poco dalla semplice linearità proposta da Rivani nel suo progetto che riprendeva il motivo della colonna bugnata e delle cornici geometriche alle finestre sopra la fascia marcapiano. Con approvazione del Ministero dell'Educazione nazionale il progetto viene semplificato come indicato da Corsini e l'edificio sarà inaugurato il 24 settembre 1933
Edifizio detto “Forno Palazzino” Ora sede della Cassa di Risparmio – Particolari
Decorazioni - Bugnato
Architettura residenziale - Palazzi - Restauri
Italia - Emilia-Romagna - Bologna - San Giovanni in Persiceto - Forno Palazzino
Elementi architettonici - Finestre - Colonne - Archi - Logge - Cornici
Il servizio è costituito da 5 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente. All'interno di alcuni pergamini è stata rinvenuta una scheda inventariale dattiloscritta che riunisce l'intero gruppo di lastre sotto il titolo: "Edifizio detto “Forno Palazzino” Ora sede della Cassa di Risparmio – Particolari"
Le lastre sono poste verticalmente sul lato maggiore entro buste di carta a quattro falde e scatola automontante in cartone acid free. All'interno della scatola sono collocate in ordine progressivo seguendo la nuova numerazione inventariale attribuita
Italia - Emilia-Romagna - Bologna - San Giovanni in Persiceto - Forno Palazzino ; Architettura residenziale - Palazzi - Restauri ; Elementi architettonici - Finestre - Colonne - Archi - Logge - Cornici ; Decorazioni - Bugnato, San Giovanni in Persiceto (Bologna), Forno Palazzino (poi sede della Cassa di Risparmio), prima della parziale demolizione e ricostruzione
Bologna (BO)
0800641215
negativo servizio
proprietà Stato
gelatina ai sali d'argento
vetro
San Giovanni in Persiceto (Bologna), Forno Palazzino (poi sede della Cassa di Risparmio), prima della parziale demolizione e ricostruzione