Elementi architettonici - Facciate - Portali - Paraste - Nicchie - Colonne (negativo, insieme) by Anonimo (XX)
https://w3id.org/arco/resource/PhotographicHeritage/0800641272 an entity of type: MovableCulturalProperty
negativo, servizio, insieme
Restauri - Pietre tenere - Pietre da costruzione - Consolidamento (negativo, insieme) di Anonimo (XX)
Elementi architettonici - Facciate - Portali - Paraste - Nicchie - Colonne (negativo, insieme) by Anonimo (XX)
Restauri - Pietre tenere - Pietre da costruzione - Consolidamento (negativo, insieme) by Anonimo (XX)
Architettura religiosa - Chiese (negativo, insieme) by Anonimo (XX)
Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Chiesa di Santa Maria di Galliera (negativo, insieme) by Anonimo (XX)
Architettura religiosa - Chiese (negativo, insieme) di Anonimo (XX)
Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Chiesa di Santa Maria di Galliera (negativo, insieme) di Anonimo (XX)
Elementi architettonici - Facciate - Portali - Paraste - Nicchie - Colonne (negativo, insieme) di Anonimo (XX)
Scultura - Iconografia cristiana (negativo, insieme) di Anonimo (XX)
Scultura - Iconografia cristiana (negativo, insieme) by Anonimo (XX)
ca 1908/04/26-ca 1908/04/26
Il servizio è costituito da 3 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente. Al loro interno sono state rinvenute schede inventariali dattiloscritte con aggiunta dela data di esecuzione
negativo (servizio, insieme)
N_001819; N_001825; N_001826
00641272
08
0800641272
Le problematiche conservative della facciata di Santa Maria di Galliera si devono all’utilizzo di una pietra estratta dalla cave di Santa Margherita, fuori Porta Castiglione, pietra con caratteristiche molto simili a quella di Varignana e tendente alla consunzione e allo sfaldamento. Presso l’Archivio Storico della Soprintendenza ai Monumenti (STORICO I BO M 47) sono conservate alcune copie positive tratte dalle lastre in esame e viene documentato l’avvio del processo di restauro per il recupero dell’esterno. Alcuni carteggi parlano di incidenti dovuti a pezzi di pietra staccatisi dalla facciata che hanno colpito alcuni passanti (31 ottobre 1903, 3 febbraio 1904) e l’architetto Tito Azzolini, subentrato nel 1902 a Raffaele Faccioli nella direzione dell’Ufficio Tecnico Regionale per la Conservazione dei Monumenti, comunica alla Direzione Generale Antichità e Belle Arti la costruzione “di uno steccato davanti alla chiesa onde impedire in via precaria il transito delle persone a tutela della pubblica incolumità”. Lo stesso giorno sull’Avvenire d’Italia viene pubblicato un articolo (La chiesa dei Filippini in Via Manzoni chiusa) in cui si denuncia il grave stato di degrado della facciata “corrosa dal tempo e dalle intemperie”. Azzolini scrive al Ministro Fiorilli (9 febbraio 1904) per una richiesta di sovvenzioni, vista la gravità della situazione. Nel giugno 1904 vengono montate le impalcature e si procede al restauro curato dall’ing. Ottavio Germano e conclusosi nel 1907. Tra i documenti d'archivio accanto alla perizia sommaria "dei più ingenti lavori di riparazione", firmata da Germani e Azzolini e datata 15 aprile 1905, è presente una perizia di spesa (purtroppo senza data) che indica con precisione le operazioni finalizzate al “consolidamento delle parti in arenaria della facciata”: stuccature delle lesioni di cornicioni terminali e intermedi, colonne, stipiti e architravi e microcuciture del cornicione, colonne, stipiti, architravi e statue. Le immagini mostrano infatti un netto miglioramento delle condizioni conservative, con il recupero dei profili sfaldati e parzialmente lacunosi, e la data del 26 aprile 1908, riportata nei pergamini originali, testimonia l’occasione della ripresa (si confronti con scheda NCTN 00641266 prima dell'intervento). Nell'occasione vengono eliminate le tamponature delle finestre e dell'occhio sopra al portale, realizzate con uno strato di mattoni sporgenti che servissero come appiglio per la costruzione del completamento della facciata. (Malaguzzi Valeri p. 11). Purtroppo anche dopo il restauro il processo di degrado fu inarrestabile e nell’Archivio Storico si rintracciano numerose “proposte” per sperimentare preparati miracolosi da iniettare o cospargere sulla pietra ai fini del consolidamento, con sistematico rifiuto da parte del sopraggiunto Sovrintendente Luigi Corsini. E’ del 2000 l’ultimo restauro finanziato dalla Fondazione Del Monte
Bologna - Chiesa della Madonna di Galliera - Facciata
Architettura religiosa - Chiese
Scultura - Iconografia cristiana
Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Chiesa di Santa Maria di Galliera
Elementi architettonici - Facciate - Portali - Paraste - Nicchie - Colonne
Restauri - Pietre tenere - Pietre da costruzione - Consolidamento
Il servizio è costituito da 3 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente. Al loro interno sono state rinvenute schede inventariali dattiloscritte con aggiunta dela data di esecuzione
Le lastre sono poste verticalmente sul lato maggiore entro buste di carta a quattro falde e scatola automontante in cartone acid free. All'interno della scatola sono collocate in ordine progressivo seguendo la nuova numerazione inventariale attribuita
Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Chiesa di Santa Maria di Galliera ; Architettura religiosa - Chiese ; Elementi architettonici - Facciate - Portali - Paraste - Nicchie - Colonne ; Scultura - Iconografia cristiana ; Restauri - Pietre tenere - Pietre da costruzione - Consolidamento, Bologna - Chiesa di Santa Maria di Galliera - Dettagli della facciata dopo il restauro
Bologna (BO)
0800641272
negativo servizio
proprietà Stato
gelatina ai sali d'argento
vetro
Bologna - Chiesa di Santa Maria di Galliera - Dettagli della facciata dopo il restauro