Architetti italiani - Sec. 17. - Monti, Giovan Giacomo (negativo) by Anonimo, Monti, Giovan Giacomo (terzo quarto XX)
https://w3id.org/arco/resource/PhotographicHeritage/0800641910 an entity of type: MovableCulturalProperty
negativo
Architetti italiani - Sec. 17. - Monti, Giovan Giacomo (negativo) by Anonimo, Monti, Giovan Giacomo (terzo quarto XX)
Architettura religiosa - Chiese - Sec. 17 (negativo) by Anonimo, Monti, Giovan Giacomo (terzo quarto XX)
Ricostruzione postbellica - Guerra mondiale 1939-1945 (negativo) di Anonimo, Monti, Giovan Giacomo (terzo quarto XX)
Architetti italiani - Sec. 17. - Monti, Giovan Giacomo (negativo) di Anonimo, Monti, Giovan Giacomo (terzo quarto XX)
Architettura religiosa - Chiese - Sec. 17 (negativo) di Anonimo, Monti, Giovan Giacomo (terzo quarto XX)
Ricostruzione postbellica - Guerra mondiale 1939-1945 (negativo) by Anonimo, Monti, Giovan Giacomo (terzo quarto XX)
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa del Corpus Domini (negativo) di Anonimo, Monti, Giovan Giacomo (terzo quarto XX)
Edifici di culto - Chiese - Interni – Cappelle (negativo) by Anonimo, Monti, Giovan Giacomo (terzo quarto XX)
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa del Corpus Domini (negativo) by Anonimo, Monti, Giovan Giacomo (terzo quarto XX)
Edifici di culto - Chiese - Interni – Cappelle (negativo) di Anonimo, Monti, Giovan Giacomo (terzo quarto XX)
post 1958/03/26-ante 1973/12/27
La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Il negativo presenta sul lato emulsione, una mascheratura in carta nera lungo tutto il perimetro. Il fototipo presenta sul lato dell'emulsione, un intervento in corrispondenza dei finestroni superiori
negativo
N_003424
00641910
08
0800641910
Costruito fra il 1477 e il 1480 da Nicolò di Marchionne da Firenze e Francesco Fucci da Dozza, il Corpus Domini è uno dei santuari più cari alla devozione popolare. L'edificio è conosciuto anche con il nome di “Chiesa della Santa” in quanto in esso è conservato il corpo di Santa Caterina de' Vigri, fondatrice nel 1456 del primo convento di suore Clarisse a Bologna. Conservando la facciata rinascimentale, Giovan Giacomo Monti rimaneggiò l’edificio nella seconda metà del Seicento, in forma barocca. L’interno è a una navata, con cappelle affrescate da Marcantonio Franceschini e arricchito da sculture di Giuseppe Mazza. La chiesa deve però la sua notorietà all'esuberante portale in terracotta attribuito a Sperandio di Bartolomeo de' Savelli. Il santuario venne per la maggior parte distrutto dall’incursione aerea del 5 ottobre del 1943, che abbatté la facciata, il tetto, le volte della nave, alcune cappelle e la parte superiore dei muri di perimetro; inoltre distrusse e mutilò l’interna decorazione ad affresco e a stucco. Il negativo in esame è una veduta del lato meridionale verso l’altare maggiore, della Chiesa del Corpus Domini, dopo i restauri postbellici. L’immagine mostra la cappella Campagna (nota anche come Cappella di Sant’Antonio) e la cappella Aldrovandi Marescotti (conosciuta anche come Cappella dello Spirito Santo) interamente restaurate: il santuario infatti si presenta completo degli arredi liturgici utilizzati per le funzioni religiose. Il recupero in corso dell'archivio fotografico SABAP, offre l'interessante opportunità di osservare l'evoluzione degli edifici e dei beni tutelati e restaurati dalla Soprintendenza. Nel caso della Chiesa del Corpus Domini pesantemente danneggiata dalle incursioni aeree della Seconda Guerra Mondiale, la fase che documenta la cappella Sant’Antonio alla fine dei lavori di restauro, è documentata dalla lastra fotografica N_003598 che mostra la cappella completa dell’altare (NCT 0800641907). In considerazione a ciò, si può definire che la matrice realizzate da autore ignoto, è stata eseguita nell’arco cronologico compreso tra il 26 marzo del 1958 e la fine del 1973 (data desunta da una relazione della Soprintendenza ai Monumenti dell’Emilia, redatta da Sergio Piconi, in cui si precisa che i restauri furono ultimati il 27 dicembre di quell’anno)
BOLOGNA/ CHIESA DEL CORPUS DOMINI/ VEDUTA CAPPELLA 7a (di S. Antonio)/ DOPO IL RESTAURO
Ricostruzione postbellica - Guerra mondiale 1939-1945
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa del Corpus Domini
Architetti italiani - Sec. 17. - Monti, Giovan Giacomo
Architettura religiosa - Chiese - Sec. 17
Edifici di culto - Chiese - Interni – Cappelle
La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Il negativo presenta sul lato emulsione, una mascheratura in carta nera lungo tutto il perimetro. Il fototipo presenta sul lato dell'emulsione, un intervento in corrispondenza dei finestroni superiori
negativo conservato dentro busta e scatola acid-free
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa del Corpus Domini ; Edifici di culto - Chiese - Interni – Cappelle ; Architettura religiosa - Chiese - Sec. 17 ; Architetti italiani - Sec. 17. - Monti, Giovan Giacomo ; Ricostruzione postbellica - Guerra mondiale 1939-1945, Bologna - Interno della Chiesa del Corpus Domini, detta anche Chiesa della Santa - Veduta dall’alto delle cappelle Campagna (nota anche come Cappella di Sant’Antonio) e Aldrovandi Marescotti (conosciuta anche come Cappella dello Spirito Santo), dopo il restauro - Edificio danneggiato dal duplice bombardamento della seconda guerra mondiale - Ripresa effettuata tra il 26 marzo 1958 e la fine del 1973
Bologna (BO)
0800641910
negativo
proprietà Stato
gelatina ai sali d'argento
vetro
Bologna - Interno della Chiesa del Corpus Domini, detta anche Chiesa della Santa - Veduta dall’alto delle cappelle Campagna (nota anche come Cappella di Sant’Antonio) e Aldrovandi Marescotti (conosciuta anche come Cappella dello Spirito Santo), dopo il restauro - Edificio danneggiato dal duplice bombardamento della seconda guerra mondiale - Ripresa effettuata tra il 26 marzo 1958 e la fine del 1973