Fototeca dell'Accademia di Belle Arti by Alinari, Fratelli, Braun, Brogi, Giacomo, Lombardi, Paolo, Naya, Carlo, Anderson (XIX-XX)

https://w3id.org/arco/resource/PhotographicHeritage/0901393481 an entity of type: MovableCulturalProperty

fototeca, istituzionale, bene semplice, La Fototeca dell'Accademia di Belle Arti è costituita da materiali morfologicamente eterogenei. Sono presenti 1360 positivi sciolti di formati diversi e tecniche differenti (in prevalenza stampe all'albumina e al carbone, oltre a una discreta quantità di collotipie e più rare stampe alla gelatina ai sali d'argento), altri 431 positivi sono contenuti in cinque album fotografici. Presso l'Archivio Storico è conservato un gruppo di altri cinque album di stampe all'albumina, con un ricco repertorio ornamentale che costituiscono un'unica serie per un totale di altri 479 positivi. La fototeca raccoglie inoltre un cospicuo numero di diapositive didattiche su vetro (circa 3000) e su pellicola in formato 24x36 (circa 8000). Completano il fondo un proiettore per diapositive, conservato nella stanza del direttore, e un apparecchio fotografico acquistato all'inizio del Novecento, numerico, alfabetico, tematico, I positivi sciolti sono stati inventariati ed ordinati numericamente benché seguano una suddivisione tematica per disciplina (architettura, scultura, pittura, disegno, arti applicate). Le diapositive su vetro seguono un ordinamento alfabetico per autore delle opere raffigurate o tematico per ambito. Le diapositive su pellicola non sono state ancora interessate da un ordinamento specifico
Fototeca dell'Accademia di Belle Arti di Alinari, Fratelli, Braun, Brogi, Giacomo, Lombardi, Paolo, Naya, Carlo, Anderson (XIX-XX) 
Fototeca dell'Accademia di Belle Arti by Alinari, Fratelli, Braun, Brogi, Giacomo, Lombardi, Paolo, Naya, Carlo, Anderson (XIX-XX) 
post 1862-ante 1990 
Fototeca dell'Accademia di Belle Arti (fototeca, bene semplice) 
FFABA_0001 - FFABA_1356 
FFABA_A01 - FFABA_A05 
01393481 
13.270 
09 
0901393481 
La fototeca dell’Accademia rappresenta la testimonianza storica dell’interesse sviluppato dall’istituzione per il mezzo fotografico, fin dai tempi più remoti. La cospicua presenza di riproduzioni di dipinti, opere d’arte, disegni e incisioni indica un'attenzione volta alla conoscenza del patrimonio, alla possibilità di studiarne i dettagli attraverso la fotografia e utilizzare le immagini fotografiche come ausilio alla didattica. Conoscenza, studio, diffusione sono pertanto gli elementi propulsivi per la sedimentazione di fototipi, a partire da quel 1862, prima traccia di acquisizione intercettata nelle carte d’archivio. Alcuni eventi contribuirono nel tempo alla sistematica raccolta di fotografie: l’inaugurazione nel 1871 della “Galleria delle fotografie” presso la biblioteca dell'Accademia che comportò l’acquisto di circa 180 stampe al carbone dalla ditta Braun, e la successiva mostra allestita sempre in Accademia per le celebrazioni del centenario della nascita di Michelangelo nel 1875. L’occasione favorì un notevole arricchimento della raccolta, con la donazione da parte di altre istituzioni di riproduzioni fotografiche dei disegni originali conservati in musei e collezioni italiane e straniere. Numerosi sono i fotografi che nel tempo hanno richiesto il permesso di riprodurre a scopi commerciali opere (oggetti, dipinti, sculture) di proprietà dell'Accademia, per ampliare il loro repertorio iconografico. Le tracce di questo scambio sono presenti nei documenti e carteggi dell'archivio storico: i professionisti dovevano lasciare all’Istituzione due copie delle fotografie eseguite e in questo modo la Fototeca dell’Accademia si arricchiva di nuovi importanti tasselli. Gli studi fotografici maggiormente presenti sono i grandi stabilimenti editoriali: Alinari, Brogi, Anderson e Braun, ma non mancano anche altri professionisti, provenienti da aree diverse dalla Toscana come Giacomo Rossetti da Brescia con il suo repertorio degli ornati della Chiesa dei Miracoli, o Carlo Naya da Venezia, con dettagli scultorei e architettonici tipici della laguna. Da segnalare anche la presenza di ditte d’oltralpe famose per la riproduzione al carbone o in collotipia di opere d’arte e di architetture: primo fra tutti Hanfstaengl di Monaco di Baviera o Bruckmann di Francoforte, oltre alle interessanti immagini di architetture europee stampate da Carl Gottlieb Röder di Lipsia. La maggior parte della raccolta fotografica è da ascriversi tra il 1870 e il 1910 circa. Dopo queste date l’Accademia si dota di un gabinetto fotografico interno anche se non risultano fototipi ascrivibili ad attività istituzionale. La natura didattica della fototeca si intreccia con la sedimentazione dei materiali: gli acquisti venivano talvolta suggeriti e guidati dal Ministero della Pubblica Istruzione (Direzione Generale Antichità e Belle Arti), competente non solo in ambito di tutela del patrimonio ma anche per il settore formativo; in varie occasioni lo stesso Ministero si faceva donatore di materiale fotografico mentre altro veniva acquisito dalle singole sezioni dell’Accademia. La presenza di diapositive su vetro, con relativo apparecchio di proiezione, è collegata alla pratica quotidiana della didattica che si serviva dell’immagine come supporto allo studio. Le ultime diapositive su pellicola sono frutto dell'attività interna all'Istituzione: le riprese del prof. Elio Conti, realizzate durante le sue campagne su insediamenti coloniali e altre diapositive di opere d'arte raccolte o prodotte direttamente dai docenti come contributo imprescindibile alla didattica 
I positivi sciolti di grande e medio formato sono stati in passato suddivisi con un criterio tematico per categorie (architettura, pittura, scultura, disegno, arti minori) a prescindere dalla provenienza e dalla collocazione originale. Sulla base di questo nuovo ordinamento fisico su ogni esemplare è stato apposto a matita un codice alfanumerico inventariale: grazie a questa numerazione è stata redatta una tabella con un set di dati identificativi minimi: oggetto, soggetto, cronologia, collocazione attuale e originaria, autore, misure, materia e tecnica e riferimento ai cataloghi storici degli stabilimenti fotografici, che consente il riconoscimento e il reperimento di ogni singola fotografia. Sono stati digitalizzati due album fotografici sottoposti a restauro. Sono state prodotte 5 schede catalografiche a livello C (standard ICCD scheda F 4.0) per gli album fotografici. E’ prevista a breve la digitalizzazione del materiale sciolto di formato minore. E’ stato prodotto un elenco dettagliato delle diapositive didattiche storiche mentre le acquisizioni recenti non sono ancora state trattate. L'intero fondo è descritto nel sito del Censimento della fotografia in Italia alla pagina http://www.censimento.fotografia.italia.it/archivi/fondo-fotografico-storico/ 
Grafica - Disegni - Incisioni - Ornato 
Musei - Collezioni 
Scultura - Statue - Rilievi - Monumenti 
Architettura - Edifici di culto - Edifici ecclesiastici - Chiese - Cappelle - Santauri 
Pittura - Dipinti - Affreschi - Dipinti murali 
Opere d'arte - Beni artistici - Patrimonio artistico - Beni culturali 
Arti applicate - Arti decorative - Cesello - Ebanisteria - Intarsio -Oreficeria 
Beni architettonici - Complessi monumentali - Edilizia residenziale - Palazzi - Ville 
La Fototeca dell'Accademia di Belle Arti è costituita da materiali morfologicamente eterogenei. Sono presenti 1360 positivi sciolti di formati diversi e tecniche differenti (in prevalenza stampe all'albumina e al carbone, oltre a una discreta quantità di collotipie e più rare stampe alla gelatina ai sali d'argento), altri 431 positivi sono contenuti in cinque album fotografici. Presso l'Archivio Storico è conservato un gruppo di altri cinque album di stampe all'albumina, con un ricco repertorio ornamentale che costituiscono un'unica serie per un totale di altri 479 positivi. La fototeca raccoglie inoltre un cospicuo numero di diapositive didattiche su vetro (circa 3000) e su pellicola in formato 24x36 (circa 8000). Completano il fondo un proiettore per diapositive, conservato nella stanza del direttore, e un apparecchio fotografico acquistato all'inizio del Novecento 
restauro, pulitura, condizionamento 
I materiali su supporto cartaceo, pur non essendo stati trattati sotto l'aspetto conservativo, sono contenuti in materiali a norma (scatole e cartelle) con interfoliazione. Le scatole, numerate progressivamente, sono poste orizzontalmente all'interno di un armadio in legno, in locale non climatizzato. Gli album fotografici, ad esclusione del gruppo conservato presso l'Archivio Storico, sono posti nello stesso ambiente in un mobile ad ante: i tre volumi restaurati sono collocati in apposite scatole conservative. Le diapositive su vetro si trovano nello stesso locale, in mobile originale in legno. Le diapositive su pellicola sono conservate nel deposito della biblioteca dentro scatole di cartone 
Opere d'arte - Beni artistici - Patrimonio artistico - Beni culturali ; Pittura - Dipinti - Affreschi - Dipinti murali ; Architettura - Edifici di culto - Edifici ecclesiastici - Chiese - Cappelle - Santauri ; Beni architettonici - Complessi monumentali - Edilizia residenziale - Palazzi - Ville ; Grafica - Disegni - Incisioni - Ornato ; Musei - Collezioni ; Scultura - Statue - Rilievi - Monumenti ; Arti applicate - Arti decorative - Cesello - Ebanisteria - Intarsio -Oreficeria, La fototeca raccoglie documentazione del patrimonio storico artistico italiano, con una maggiore ricchezza in ambito pittorico e grafico. La città di Firenze è particolarmente presente, soprattutto per quanto riguarda la pittura murale e le collezioni delle Gallerie d'arte (Uffizi, Pitti). I grandi maestri (Leonardo, Michelangelo e Raffaello) sono documentati soprattutto nella produzione di disegni. Sono presenti opere dei grandi musei internazionali (tra gli altri il Louvre, il Museo di Lille, il British Museum di Londra, l'Albertina di Vienna) e va ricordata una serie di splendide collotipie prodotte da Bruckmann nel 1895 di reperti archeologici di grande rilevanza conservati in vari musei italiani ed esteri. Completano la varietà di soggetti anche le arti minori, con suppellettili, arredi e manufatti artigianali, così come sono presenti repertori di ornato derivati da decorazioni a grottesche di tipo rinascimentale (si segnalano gli album realizzati da Carlo Pini, conservatore dei disegni e delle stampe della Galleria delle statue degli Uffizi), mentre più rari sono gli elaborati realizzati in seno all’Accademia stessa dagli allievi 
Firenze (FI) 
0901393481 
fototeca istituzionale 
proprietà Stato 
La fototeca raccoglie documentazione del patrimonio storico artistico italiano, con una maggiore ricchezza in ambito pittorico e grafico. La città di Firenze è particolarmente presente, soprattutto per quanto riguarda la pittura murale e le collezioni delle Gallerie d'arte (Uffizi, Pitti). I grandi maestri (Leonardo, Michelangelo e Raffaello) sono documentati soprattutto nella produzione di disegni. Sono presenti opere dei grandi musei internazionali (tra gli altri il Louvre, il Museo di Lille, il British Museum di Londra, l'Albertina di Vienna) e va ricordata una serie di splendide collotipie prodotte da Bruckmann nel 1895 di reperti archeologici di grande rilevanza conservati in vari musei italiani ed esteri. Completano la varietà di soggetti anche le arti minori, con suppellettili, arredi e manufatti artigianali, così come sono presenti repertori di ornato derivati da decorazioni a grottesche di tipo rinascimentale (si segnalano gli album realizzati da Carlo Pini, conservatore dei disegni e delle stampe della Galleria delle statue degli Uffizi), mentre più rari sono gli elaborati realizzati in seno all’Accademia stessa dagli allievi 

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