Fototeca Oreste Ferrari by A. Villani & Figli, Foto Rizzi, Pedicini, Rocco, Gabinetto Fotografico Soprintendenza alle Gallerie - Napoli, Gabinetto Fotografico Nazionale, Gabinetto Fotografico Gallerie degli Uffizi (XX-XXI)

https://w3id.org/arco/resource/PhotographicHeritage/1201254153 an entity of type: MovableCulturalProperty

fototeca, professionale, bene semplice, La Fototeca Oreste Ferrari è costituita da 3.525 oggetti così suddivisi: 3.331 positivi, 86 stampe fotomeccaniche, 29 fotocolor, 25 negativi su pellicola, 22 diapositive e 1 negativo su lastra. Sono presenti inoltre 3 disegni su lucido. Alcune fotografie si trovano incollate sul recto e sul verso di un medesimo supporto secondario come diverse stampe fotomeccaniche recano figurazioni su entrambi i lati del foglio andando a costituire, quindi, un totale di 3.538 immagini. Quasi tutte le stampe sono gelatine in b/n ai sali d’argento, molte delle quali baritate e smaltate. Sono presenti inoltre circa 20 positivi a colori. I formati variano da un minimo di 5x5 cm a un massimo di 20x30 cm. Insieme al materiale fotografico è conservata una cospicua quantità di documenti cartacei (276 tra carteggi, inviti, richieste di parere attribuzionistico o di expertise) che coprono un periodo di cinquantatre anni, dal 1951 al 2002, alfabetico, tematico, Il fondo segue il classico ordinamento alfabetico per autore delle opere d'arte raffigurate (da Allori a Zuccari) che caratterizza gran parte delle fototeche di storici dell'arte. Le opere di ogni singolo autore sono raccolte in cartelline titolate mentre solo per alcune aree più generiche, e non strettamente legate a singole personalità, è stato scelto un ordinamento tematico per ambito. Lo stesso dicasi per le attribuzioni incerte. Le fotografie conservano pertanto l’ordinamento dato da Oreste Ferrari: sono presenti inoltre materiali ancora non ordinati (cassetti 7, 8 e 9) che attendevano una sistemazione più precisa prima della sua scomparsa, avvenuta nel 2005
Fototeca Oreste Ferrari by A. Villani & Figli, Foto Rizzi, Pedicini, Rocco, Gabinetto Fotografico Soprintendenza alle Gallerie - Napoli, Gabinetto Fotografico Nazionale, Gabinetto Fotografico Gallerie degli Uffizi (XX-XXI) 
Fototeca Oreste Ferrari di A. Villani & Figli, Foto Rizzi, Pedicini, Rocco, Gabinetto Fotografico Soprintendenza alle Gallerie - Napoli, Gabinetto Fotografico Nazionale, Gabinetto Fotografico Gallerie degli Uffizi (XX-XXI) 
post 1949-ca 2005 
Fototeca Oreste Ferrari (fototeca, bene semplice) 
OF1-OF3525 
01254153 
3538 
12 
1201254153 
La fototeca Oreste Ferrari è stata donata all’ICCD nel 2005 da Franca Boschetti, moglie dello storico dell’arte. Il donativo in realtà era legato a una sezione della sua biblioteca (proveniente dalla casa di Via della Croce e di Anzio) che comprende circa 3000 volumi, tra monografie di artisti, cataloghi di mostre o musei e saggi, e circa 500 periodici. Non si fa menzione delle fotografie nei carteggi relativi alla transazione, segno del carattere documentario e strettamente funzionale all'attività di ricerca di Ferrari. Biblioteca e fototeca sono pertanto immaginate come parti di una entità unica (anche all'interno dei volumi sono stati rinvenuti positivi legati alla pubblicazione). La quantità di fotografie presenti nel fondo offre l'opportunità di mettere a fuoco le modalità di analisi e studio delle opere d’arte da parte di Ferrari con l'ausilio della fotografia. Tra le numerose stampe ai sali d’argento troviamo pochissime immagini rilevanti dal punto di vista tecnico o per la qualità estetica. Le fotografie provengono da soprintendenze, case d’asta, musei e istituzioni culturali, studi fotografici italiani e stranieri. Al verso dei fototipi, oltre alla provenienza della fotografia, si trovano sia il timbro dello studioso che appunti autografi di sua mano che chiariscono l’uso dell'immagine come strumento di ricerca e studio. I timbri presenti sui positivi mostrano una provenienza legata prevalentemente ai Gabinetti fotografici di soprintendenze italiane e di musei italiani e stranieri (es. Metropolitan Museum di New York, Fogg Museum of Art, Detroit Insitute of Arts, Museum of Fine Arts di Houston, Staatliche Kunstsammlungen Kassel, Musée d'Art et d'Histoire-Genève ecc). Sono ugualmente presenti studi fotografici dediti alla riproduzione di opere d'arte 
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Il fondo è stato inventariato e descritto attraverso una tabella dettagliata suddivisa nei seguenti campi: oggetto, soggetto, cronologia e autore, in cui è possibile fare ricerca in relazione agli artisti e ai fotografi presenti nel fondo. Come già indicato la raccolta contiene una cospicua quantità di documenti (anch'essi individuati ed elencati in un'apposita tabella) che dovrebbero essere prelevati dalle cartelline e conservati parallelamente alle fotografie, mantenendo vivo il legame con le immagini di riferimento. Si tratta di appunti, fotocopie, ritagli di giornali, lettere, piccole pubblicazioni e documenti cartacei vari 
Pittori - Italia - Sec. 15.-16 
Pittori - Italia - Sec. 17.-18 
Pittori - Italia - Sec. 19.-20 
Arte medievale - Pittura 
Pittura italiana - Pittura napoletana 
La Fototeca Oreste Ferrari è costituita da 3.525 oggetti così suddivisi: 3.331 positivi, 86 stampe fotomeccaniche, 29 fotocolor, 25 negativi su pellicola, 22 diapositive e 1 negativo su lastra. Sono presenti inoltre 3 disegni su lucido. Alcune fotografie si trovano incollate sul recto e sul verso di un medesimo supporto secondario come diverse stampe fotomeccaniche recano figurazioni su entrambi i lati del foglio andando a costituire, quindi, un totale di 3.538 immagini. Quasi tutte le stampe sono gelatine in b/n ai sali d’argento, molte delle quali baritate e smaltate. Sono presenti inoltre circa 20 positivi a colori. I formati variano da un minimo di 5x5 cm a un massimo di 20x30 cm. Insieme al materiale fotografico è conservata una cospicua quantità di documenti cartacei (276 tra carteggi, inviti, richieste di parere attribuzionistico o di expertise) che coprono un periodo di cinquantatre anni, dal 1951 al 2002 
spolveratura, condizionamento, rimozione graffette metalliche 
Il fondo è conservato in cassettiera metallica con dieci ante, in Sala Tevere, presso il GFN Archivio Fotografico. La conformazione originale dell'intero fondo, con una commistione tra positivi, negativi e materiale cartaceo allegato, è stato parzialmente modificato per motivi conservativi. I materiali erano raccolti in carpette di cartone verde (ora sostituite con materiali a norma) o in scatole di recupero contenenti in origine carta fotografica o negativi. Anche questi materiali non idonei sono stati sostituiti da buste e scatole adeguate e le pellicole sono state collocate nell'archivio negativi. All'interno delle carpette i positivi mantengono talvolta modalità conservative non idonee: materiale plastico, buste per carta fotografica o pergamini che al momento non sono stati rimossi perché contenenti informazioni importanti relative alle fotografie (autori, occasioni di ripresa, date, nomi dei committenti e appunti dello stesso Ferrari) 
Pittura italiana - Pittura napoletana ; Pittori - Italia - Sec. 15.-16 ; Pittori - Italia - Sec. 17.-18 ; Pittori - Italia - Sec. 19.-20 ; Arte medievale - Pittura, Durante la sua carriera di storico dell’arte Oreste Ferrari ha usato come strumento di studio la fotografia per operare analisi e confronti e per effettuare più precise attribuzioni autoriali. Il suo archivio fotografico riflette l’area dei suoi interessi ossia la pittura italiana, in modo particolare napoletana, del Seicento e del Settecento. Non mancano, comunque, riproduzioni di opere di epoca medievale come del Novecento. Vi è, inoltre, un piccolo gruppo di positivi il cui soggetto esula completamente dalla documentazione storico-artistica e si avvicina maggiormente ad una ricerca di carattere socio-antropologico: si tratta di 15 stampe alla gelatina di formato 9x12 con timbro a inchiostro dell'ICCD/GFN che raffigurano scene di genere, gruppi di contadini, ritratti e nudi (OF2431-OF2446) 
Roma (RM) 
1201254153 
fototeca professionale 
proprietà Stato 
Durante la sua carriera di storico dell’arte Oreste Ferrari ha usato come strumento di studio la fotografia per operare analisi e confronti e per effettuare più precise attribuzioni autoriali. Il suo archivio fotografico riflette l’area dei suoi interessi ossia la pittura italiana, in modo particolare napoletana, del Seicento e del Settecento. Non mancano, comunque, riproduzioni di opere di epoca medievale come del Novecento. Vi è, inoltre, un piccolo gruppo di positivi il cui soggetto esula completamente dalla documentazione storico-artistica e si avvicina maggiormente ad una ricerca di carattere socio-antropologico: si tratta di 15 stampe alla gelatina di formato 9x12 con timbro a inchiostro dell'ICCD/GFN che raffigurano scene di genere, gruppi di contadini, ritratti e nudi (OF2431-OF2446) 

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