MPI - Ministero della Pubblica Istruzione - Archivio Fotografico della Direzione generale Antichità e Belle Arti by Brogi, Alinari, Fratelli, Moscioni, Romualdo, Fiorentini, Pietro, Poppi, Pietro, Hanfstaengl, Edgar, Braun, Anderson, Croci, Felice, Savio, Oscar, De Mattia, Angelo, Morpurgo, Luciano, Cappellani, Dante (XIX-XX)

https://w3id.org/arco/resource/PhotographicHeritage/1201254167 an entity of type: MovableCulturalProperty

archivio, istituzionale, bene complesso, Il fondo è composto da circa 200.000 positivi di vario formato (in prevalenza stampe alla gelatina ai sali d'argento e albumine, con rare presenze di esemplari realizzati con tecniche diverse: platino, carbone, celloidine, aristotipi). Le fotografie si presentano in parte sciolte, raccolte in cartelline sospese, e in parte su supporto in cartoncino con dati prestampati. Sono collocate in schedari da quattro cassetti, suddivisi nei locali dell'archivio, mentre i grandi formati sono riposti in cassettiere piane. Completano il fondo alcune decine di disegni, stampe e incisioni, poste in cassettiera, probabilmente giunti insieme al materiale fotografico. Da aggiungere inoltre materiale di corredo: due registri inventariali, manoscritti e conservati oggi presso l’archivio storico dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione compilati a partire dal 1948 fino al 1973. I dati riportati nei registri sono suddivisi per anni, il primo va dal 1948 al 1959 e il secondo dal 1960 al 1973, alfabetico, topografico, tematico, L'ordinamento alfabetico topografico si ripete per ogni tipologia morfologica di materiali (fotografie sciolte, in cartelline sospese; fotografie su supporto secondario; grandi formati). L'ordinamento topografico segue un criterio gerarchico dal generale al particolare, partendo dall'unità minima di senso: il toponimo. L’attività di riordino fisico e storico-critico ha reso facilmente individuabili le campagne fotografiche presenti nel fondo, al fine di comprenderne più chiaramente la struttura e le circostanze di incremento
MPI - Ministero della Pubblica Istruzione - Archivio Fotografico della Direzione generale Antichità e Belle Arti di Brogi, Alinari, Fratelli, Moscioni, Romualdo, Fiorentini, Pietro, Poppi, Pietro, Hanfstaengl, Edgar, Braun, Anderson, Croci, Felice, Savio, Oscar, De Mattia, Angelo, Morpurgo, Luciano, Cappellani, Dante (XIX-XX) 
MPI - Ministero della Pubblica Istruzione - Archivio Fotografico della Direzione generale Antichità e Belle Arti by Brogi, Alinari, Fratelli, Moscioni, Romualdo, Fiorentini, Pietro, Poppi, Pietro, Hanfstaengl, Edgar, Braun, Anderson, Croci, Felice, Savio, Oscar, De Mattia, Angelo, Morpurgo, Luciano, Cappellani, Dante (XIX-XX) 
post 1881-ante 1973 
MPI - Ministero della Pubblica Istruzione - Archivio Fotografico della Direzione generale Antichità e Belle Arti (archivio, bene complesso) 
01254167 
200.000 ca 
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Intorno agli anni '70 dell'Ottocento si profila l'esigenza istituzionale di avviare una ricognizione catalografica sul territorio nazionale delle emergenze architettoniche e storico artistiche. A questo scopo a livello ministeriale vengono redatti elenchi e si affidano ai fotografi le prime campagne documentarie di rilievo: siamo nel 1878 e nei quattro anni successivi moltissimi centri italiani vengono interessati da un'indagine fotografica sistematica. Il dibattito sulle modalità della riproduzione fotografica conduce alla redazione di un vero e proprio “Regolamento per le riproduzioni fotografiche dei monumenti ed opere d’arte” (1893) che prevedeva la consegna delle copie d’obbligo e in alcuni casi dei negativi originali. Il susseguirsi di queste campagne, unito alla nuova sensibilità per il restauro e la documentazione delle sue varie fasi, comporta la creazione di un primo corposo nucleo di immagini che vanno senz'altro a costituire la base del fondo MPI, in stretta connessione con organismi ministeriali quali la Direzione Generale di Antichità e Belle Arti, l'Ufficio per il Catalogo e la Regia Calcografia. Già nei primi anni '90 la raccolta ha raggiunto proporzioni tali da rendersi necessaria un'adeguata sistemazione funzionale al suo ordinamento e conseguente utilizzo. Vengono accorpati i materiali provenienti dalla Direzione Scavi Musei e Gallerie e della Direzione Monumenti costituendo la “Raccolta fotografica del Ministero dell’Istruzione”, di cui, nel 1899 viene redatto un regolamento per consultazione e prestito. Nel 1907, con l'avvio della pubblicazione del Bollettino d'Arte del Ministero della Pubblica Istruzione, si ha un ulteriore sviluppo dell'Archivio, da cui proveniva o nel quale confluiva la maggior parte dell’apparato fotografico del periodico. Allo stesso modo, la nascita delle Soprintendenze territoriali, comporta l'accumulo di altro materiale fotografico relativo alle realtà locali e periferiche, così come il contributo consistente da parte del Gabinetto Fotografico Nazionale. Nel 1922, con la costituzione dell’Istituto Italiano di Archeologia e Storia dell’Arte, parte dell'archivio viene convogliato nelle nuova istituzione, a formarne il nucleo di partenza della fototeca. I numerosi tentativi di gestire il materiale, ordinarlo, inventariarlo, renderlo fruibile e rintracciabile, si susseguono sempre in modo parziale e mai sistematico, rispetto alla totalità dell'archivio. Attorno agli anni '70, si sancisce la riunione in un solo istituto dell'Archivio, del Gabinetto fotografico nazionale e dell’Ufficio Catalogo, con affidamento direttivo a Oreste Ferrari, all'epoca Direttore dell’Ufficio Catalogo e che sarebbe divenuto Direttore del GFN. In un documento firmato dallo stesso Ferarri, del 1975, si definisce la Fototeca Centrale come “precariamente ospitata in locali di pertinenza del Centro Internazionale del Restauro, nel S. Michele” e si richiede lo spostamento in una sede più congrua. Dopo l’istituzione del Ministero per i Beni Culturali e la nascita dell’ICCD i materiali furono definitivamente trasferiti nella sede attuale del Complesso di San Michele a Ripa Grande, Conservatorio delle zitelle, appositamente ristrutturato allo scopo 
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Il fondo MPI è stato oggetto di studio, finalizzato alla definizione di un progetto di catalogazione mirato, che tenesse conto della particolarità e della rilevanza quantitativa del fondo. Il progetto si è articolato in due fasi: tra il 2012 e il 2013 è stato realizzato uno studio di fattibilità (vedi "Fondo fotografico del Ministero della Pubblica Istruzione MPI. Progetto di catalogazione", a cura di Pierangelo Cavanna, 2013) accompagnato da una fase sperimentale di catalogazione condotta a campione. La fase esecutiva del progetto, partita a ottobre 2014, è ad oggi in via di completamento. La sezione relativa all'Italia è stata totalmente inventariata e descritta sulla piattaforma di gestione documentale xDams, realizzata per il trattamento, la gestione e la fruizione integrata di archivi storici multimediali. La digitalizzazione della sezione Italia è stata completata grazie ad un accordo con Google Arts & Culture: immagini e schede sono consultabili sul Portale della Fotografia del MiC. Tuttora in corso è il progetto di riordino fisico e inventariazione della sezione Estero del fondo che sarà oggetto di digitalizzazione nel 2024-2025, grazie allo stream_5 del PNRR, progetto di digitalizzazione degli archivi fotografici 
Paesaggi - Montagne - Laghi - Fiumi - Mare 
Architettura civile - Palazzi pubblici - Musei - Torri 
Arti applicate - Oreficeria - Ricami - Tessuti - Arredi - Mobili 
Codici miniati - Manoscritti 
Danni di guerra - Protezione - Difesa antiaerea - 1 Guerra Mondiale - 2 Guerra Mondiale 
Vedute urbane - Piazze - Strade - Vicoli - Parchi 
Architettura religiosa - Chiese - Conventi - Basiliche - Oratori 
Arredi sacri - Suppellettili ecclesiastiche - Arredi sacri - Oggetti liturgici 
Scultura - Monumenti - Statue equestri - Elementi architettonici - Decorazioni 
Pittura - Dipinti - Pale d'altare - Affreschi - Decorazioni 
Archeologia classica - Siti archeologici - Reperti archeologici 
Architettura militare - Fortificazioni - Castelli - Mura - Porte urbiche 
Il fondo è composto da circa 200.000 positivi di vario formato (in prevalenza stampe alla gelatina ai sali d'argento e albumine, con rare presenze di esemplari realizzati con tecniche diverse: platino, carbone, celloidine, aristotipi). Le fotografie si presentano in parte sciolte, raccolte in cartelline sospese, e in parte su supporto in cartoncino con dati prestampati. Sono collocate in schedari da quattro cassetti, suddivisi nei locali dell'archivio, mentre i grandi formati sono riposti in cassettiere piane. Completano il fondo alcune decine di disegni, stampe e incisioni, poste in cassettiera, probabilmente giunti insieme al materiale fotografico. Da aggiungere inoltre materiale di corredo: due registri inventariali, manoscritti e conservati oggi presso l’archivio storico dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione compilati a partire dal 1948 fino al 1973. I dati riportati nei registri sono suddivisi per anni, il primo va dal 1948 al 1959 e il secondo dal 1960 al 1973 
spolveratura, pulitura, condizionamento, restauro 
le fotografie cartonate sono conservate in schedari a cassetti, seguendo l'ordine alfabetico topografico, suddivise da separatori che identificano i nuclei tematici; le fotografie sciolte sono collocate in cartelline sospese, riposte in schedario a cassetti; tutti i grandi formati sono stati restaurati, ricondizionati e collocati in cassettiera 
Archeologia classica - Siti archeologici - Reperti archeologici ; Vedute urbane - Piazze - Strade - Vicoli - Parchi ; Architettura religiosa - Chiese - Conventi - Basiliche - Oratori ; Architettura civile - Palazzi pubblici - Musei - Torri ; Architettura militare - Fortificazioni - Castelli - Mura - Porte urbiche ; Pittura - Dipinti - Pale d'altare - Affreschi - Decorazioni ; Scultura - Monumenti - Statue equestri - Elementi architettonici - Decorazioni ; Arredi sacri - Suppellettili ecclesiastiche - Arredi sacri - Oggetti liturgici ; Paesaggi - Montagne - Laghi - Fiumi - Mare ; Danni di guerra - Protezione - Difesa antiaerea - 1 Guerra Mondiale - 2 Guerra Mondiale ; Codici miniati - Manoscritti ; Arti applicate - Oreficeria - Ricami - Tessuti - Arredi - Mobili, Fondo di documentazione del patrimonio storico artistico, archeologico, architettonico e, in misura minore, paesaggistico italiano. Sono presenti materiali provenienti dalle singole Soprintendenze territoriali, connessi all'attività di censimento e catalogazione, a partire dalle emergenze architettoniche fino alle suppellettili ecclesiastiche contenute nelle chiese o agli arredi e oggetti di arte applicata. Cospicua è la documentazione relativa ai grandi musei, italiani e stranieri, così come di siti archeologici, reperti, musei e allestimenti. Interessante e corposo il materiale legato alle pubblicazioni: in primis al Bollettino d'Arte, nel quale si rendeva conto di tutto quanto gravitava attorno al mondo della conservazione, dei monumenti e delle belle arti: fossero restauri, scoperte, acquisizioni, attribuzioni e così via. Questa parte del fondo, necessariamente trasversale a tutte le partizioni topografiche, riveste grande interesse, per ricostruire percorsi di corrispondenze tra attività scientifica e ministeriale. Da segnalare una grande quantità di immagini che documentano i danni di guerra e l'attivazione di protezioni antibelliche durante i conflitti mondiali. Un'annotazione a parte sui fotografi presenti nel fondo: al momento non quantificabili in relazione alla consistenza e alla varietà dei materiali. E' stata necessariamente selezionata, nella compilazione di questa scheda, una piccola cerchia di fotografi rappresentativi, italiani e stranieri. L'estrema parcellizzazione sul territorio della documentazione fotografica che costituisce il fondo, comporta la presenza di autori fotografi meno noti e legati ad ambiti locali 
Roma (RM) 
1201254167 
archivio istituzionale 
proprietà Stato 
Fondo di documentazione del patrimonio storico artistico, archeologico, architettonico e, in misura minore, paesaggistico italiano. Sono presenti materiali provenienti dalle singole Soprintendenze territoriali, connessi all'attività di censimento e catalogazione, a partire dalle emergenze architettoniche fino alle suppellettili ecclesiastiche contenute nelle chiese o agli arredi e oggetti di arte applicata. Cospicua è la documentazione relativa ai grandi musei, italiani e stranieri, così come di siti archeologici, reperti, musei e allestimenti. Interessante e corposo il materiale legato alle pubblicazioni: in primis al Bollettino d'Arte, nel quale si rendeva conto di tutto quanto gravitava attorno al mondo della conservazione, dei monumenti e delle belle arti: fossero restauri, scoperte, acquisizioni, attribuzioni e così via. Questa parte del fondo, necessariamente trasversale a tutte le partizioni topografiche, riveste grande interesse, per ricostruire percorsi di corrispondenze tra attività scientifica e ministeriale. Da segnalare una grande quantità di immagini che documentano i danni di guerra e l'attivazione di protezioni antibelliche durante i conflitti mondiali. Un'annotazione a parte sui fotografi presenti nel fondo: al momento non quantificabili in relazione alla consistenza e alla varietà dei materiali. E' stata necessariamente selezionata, nella compilazione di questa scheda, una piccola cerchia di fotografi rappresentativi, italiani e stranieri. L'estrema parcellizzazione sul territorio della documentazione fotografica che costituisce il fondo, comporta la presenza di autori fotografi meno noti e legati ad ambiti locali 

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