Archeologia - Scultura (positivo, serie completa) by Boncompagni Ludovisi, Ignazio (XIX)
https://w3id.org/arco/resource/PhotographicHeritage/1201392053 an entity of type: MovableCulturalProperty
positivo, album, serie completa
Archeologia - Scultura (positivo, serie completa) by Boncompagni Ludovisi, Ignazio (XIX)
Vedute - Ville e parchi (positivo, serie completa) by Boncompagni Ludovisi, Ignazio (XIX)
Vedute - Ville e parchi (positivo, serie completa) di Boncompagni Ludovisi, Ignazio (XIX)
Architettura civile - Palazzi - Casini (positivo, serie completa) di Boncompagni Ludovisi, Ignazio (XIX)
Architettura civile - Palazzi - Casini (positivo, serie completa) by Boncompagni Ludovisi, Ignazio (XIX)
Archeologia - Scultura (positivo, serie completa) di Boncompagni Ludovisi, Ignazio (XIX)
Lazio - Roma (positivo, serie completa) by Boncompagni Ludovisi, Ignazio (XIX)
Lazio - Roma (positivo, serie completa) di Boncompagni Ludovisi, Ignazio (XIX)
1885-1885
Album con legatura in tela verde scuro. Al centro del piatto anteriore è presente la titolazione impressa a lettere capitali, mentre ai quattro angoli sono applicati elementi metallici decorativi. Le albumine sono incollate una su ciascun foglio di cartoncino, dal colore grigio-celeste e dal taglio colorato in rosso
positivo (album, serie completa)
Album n. 241
FB009705
01392053
1
70
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1201392053
Celebre tra le grandi ville cardinalizie che contornavano l’Urbe, Villa Ludovisi fu creata a partire dal 1621 per volere del cardinale Ludovico Ludovisi, nipote di papa Gregorio XV (1621-1623), con l’acquisto di varie proprietà nell’area di Porta Pinciana, lungo le Mura Aureliane. Il complesso, accresciuto ancora nel corso dell’Ottocento estendendosi verso Porta Salaria, raggiunse un’estensione complessiva di circa trenta ettari. La villa, immortalata nei dipinti di artisti e nei racconti di viaggiatori e ospiti illustri, doveva la sua fama alla bellezza dei giardini posti in posizione elevata con vista sulla città e all’eccezionale valore delle pitture e delle raccolte di antichità che si conservavano all’aperto e al chiuso dei vari palazzi e casini che vi sorgevano. In seguito all’unità d’Italia, il destino della villa fu simile a quello di tante altre aree verdi cittadine, appartenute alla nobiltà romana e sacrificate alla speculazione edilizia. Tra il 1885 e il 1889 avvenne la lottizzazione della villa, promossa da Rodolfo Boncompagni Ludovisi (1832-1911), principe di Piombino, senza che lo Stato italiano o il Comune di Roma, al quale la villa era stata anche proposta in vendita, si opponessero a tale atto che portò nei decenni successivi alla nascita del Rione Ludovisi. La demolizione della villa iniziò tra il maggio e il giugno 1885, con l’abbattimento degli alberi centenari, la distruzione degli edifici e il trasferimento delle opere d’arte. Come noto, l’unico fabbricato preservato dell’intero complesso fu il Casino dell’Aurora con le pitture murali di Caravaggio, Guercino, Agostino Tassi e altri artisti. Come riportato nella monografia del 1952 scritta da Giuseppe Felici, archivista di famiglia, il principe Ignazio Boncompagni Ludovisi (1845-1913), appassionato di fotografia e fotografo dilettante, eseguì diverse vedute della villa per preservare la memoria di quanto si sarebbe per sempre perduto da lì a poco. Le fotografie furono riunite in diversi album, intitolati “Villa Ludovisia” e offerti in dono dal principe ad amici e studiosi, nonché alla stessa giunta capitolina. Emblematico a tal proposito – soprattutto per il biasimo del mondo erudito circa la distruzione del «più bel giardino del mondo», secondo l’espressione di Hermann Grimm – è l’episodio a cui assistette Carlo Dossi nel maggio del 1885 e che vide coinvolto Theodor Mommsen. Invitato a colazione dal principe, lo storico tedesco si trovò nell’imbarazzo di ricevere l’omaggio delle fotografie della villa. Incalzato ad accettare il dono, esordì gravemente dicendo: «Non sapevo che i principi Ludovisi si facessero fotografare le proprie vergogne”. Nella sua monografia Felici ci informa ancora che le lastre fotografiche – circa una novantina – erano state eseguite in tre differenti formati, di cui il maggiore misurava 20x25 cm, esattamente le dimensioni delle albumine dell’esemplare qui descritto, appartenuto a Piero Becchetti e conservato presso l’ICCD. L’album si compone di settanta fotografie che ritraggono solamente gli esterni della grande villa. I luoghi ripresi sono i viali e le prospettive del parco, il bosco di lecci, il giardino segreto e la vicina uccelliera. Attenzione è riservata anche alle statue, ai busti, ai sarcofagi antichi e a tutti gli elementi di arredo che costellavano i viali, come le edicole e le fontane. Diversi scatti mostrano gli esterni degli edifici maggiori, quali il Palazzo Grande, il casino delle statue e quello dell’Aurora, e di quelli a carattere più funzionale, come il fienile e il Castello neogotico, usato come serbatoio dell’acqua. Nella confezione dell’album si può notare la volontà di creare alcuni raffronti riunendo una di seguito all’altre le fotografie dei medesimi luoghi ripresi in diverse stagioni dell’anno: è il caso del Piazzale dei Platani (FB009705_03-04, FB009705_08-09-10-11) e del viale antistante al Casino dell’Aurora (FB009705_26-27), fotografati in inverno per le fronde spoglie degli alberi e poi nel pieno rigoglio tardo primaverile o estivo. Chiudono l’album tre vedute di Roma riprese dalla torretta centrale del Casino dell’Aurora. In ICCD si conserva un altro album intitolato “Villa Ludovisia”, composto da cinquantacinque stampe fotografiche, che presenta alcune caratteristiche in comune con quello Becchetti (carta azzurrina e profilature rosse dei fogli), ma di dimensioni minori, poiché ciascuna albumina misura 12,5 x 16,5 cm. Oltre a quelli ancora in possesso della famiglia, ricordiamo l’esistenza di un altro esemplare dell’album, composto da settantacinque fotografie stampate nel 1929 e conservato presso l’Archivio Fotografico Comunale di Palazzo Braschi (AF 6695), donato nel 1930 da Francesco Boncompagni Ludovisi
Villa Ludovisia
Archeologia - Scultura
Lazio - Roma
Architettura civile - Palazzi - Casini
Vedute - Ville e parchi
Album con legatura in tela verde scuro. Al centro del piatto anteriore è presente la titolazione impressa a lettere capitali, mentre ai quattro angoli sono applicati elementi metallici decorativi. Le albumine sono incollate una su ciascun foglio di cartoncino, dal colore grigio-celeste e dal taglio colorato in rosso
manutenzione, spolveratura
Lazio - Roma ; Vedute - Ville e parchi ; Architettura civile - Palazzi - Casini ; Archeologia - Scultura
Roma (RM)
1201392053
positivo album
proprietà Stato
albumina
carta