Enna - Centuripe - foto di gruppo (negativo, serie) by Carta, Rosario (primo quarto XX)
https://w3id.org/arco/resource/PhotographicHeritage/1900383648 an entity of type: MovableCulturalProperty
negativo, servizio, serie
Enna - Centuripe - foto di gruppo (negativo, serie) di Carta, Rosario (primo quarto XX)
Enna - Centuripe - foto di gruppo (negativo, serie) by Carta, Rosario (primo quarto XX)
post 1901-ca 1925
Negativo su supporto di vetro con soggetto posizionato in senso orizzontale
negativo (servizio, serie)
584
00383648
584
19
1900383648
Enna - Centuripe - foto di gruppo
18235
Centuripe (prov. Enna) veduta scavi
Enna - Centuripe - foto di gruppo
Negativo su supporto di vetro con soggetto posizionato in senso orizzontale
condizionamento, restauro, spolveratura, pulitura
Il Bene si trova in ambiente privo del controllo dei valori termoigrometrici e la conservazione del negativo non rispetta la normativa UNI-ISO per i materiali fotografici
Enna - Centuripe - foto di gruppo, Lo scatto riproduce un gruppo di persone dislocate su tre livelli, nell’area dove furono effettuati gli scavi archeologici. In alto, in atteggiamenti fieri, una fila di nove uomini di diversa età (compreso un bambino), identificabili come gli operai. Nel livello intermedio, un gruppo di donne (tra le quali una con un ombrellino parasole) affiancate a destra e sinistra da due uomini: uno con il berretto, identificabile probabilmente come il custode dello scavo e l’altro, un uomo anziano, possibilmente un ex operaio. In basso, sedute per terra, quattro bambine dai volti segnati già dalle rughe, con vestitini logori e scarpe chiodate. Probabilmente la foto fu scattata a conclusione dei lavori di scavo e per festeggiare l’evento gli operai portarono sul luogo le famiglie. Questa fotografia è in grado di rivelarci la storia, di decretare la presenza dei soggetti immortalati in quel luogo e in quel tempo; essa è insomma, il terreno della scoperta storica, della rivelazione culturale e sociale di un determinato territorio. Se si guardano i volti delle persone e ci si sente in mezzo a loro, vuol dire che il fotografo è riuscito in questo intento e la documentazione che resta di quel mondo, ormai scomparso, è quella voluta da Rosario Carta. Pertanto, il «nuovo» milieu sensibile cui la fotografia ci dà accesso sarebbe non tanto quello della memoria e di una presentazione tecnica e sensibile del momento fotografato, quanto piuttosto quello di una lettura storiografica di quel periodo, declinata al presente. Questa foto assume quindi un valore storico, oggettivo, sia per le persone ritratte sia per come sono atteggiate e vestite, per lo sfondo che identifica il luogo, la circostanza e infine per l’aspetto tecnico adottato dal fotografo
Siracusa (SR)
1900383648
negativo servizio
proprietà Ente pubblico territoriale
gelatina ai sali d'argento
vetro
Lo scatto riproduce un gruppo di persone dislocate su tre livelli, nell’area dove furono effettuati gli scavi archeologici. In alto, in atteggiamenti fieri, una fila di nove uomini di diversa età (compreso un bambino), identificabili come gli operai. Nel livello intermedio, un gruppo di donne (tra le quali una con un ombrellino parasole) affiancate a destra e sinistra da due uomini: uno con il berretto, identificabile probabilmente come il custode dello scavo e l’altro, un uomo anziano, possibilmente un ex operaio. In basso, sedute per terra, quattro bambine dai volti segnati già dalle rughe, con vestitini logori e scarpe chiodate. Probabilmente la foto fu scattata a conclusione dei lavori di scavo e per festeggiare l’evento gli operai portarono sul luogo le famiglie. Questa fotografia è in grado di rivelarci la storia, di decretare la presenza dei soggetti immortalati in quel luogo e in quel tempo; essa è insomma, il terreno della scoperta storica, della rivelazione culturale e sociale di un determinato territorio. Se si guardano i volti delle persone e ci si sente in mezzo a loro, vuol dire che il fotografo è riuscito in questo intento e la documentazione che resta di quel mondo, ormai scomparso, è quella voluta da Rosario Carta. Pertanto, il «nuovo» milieu sensibile cui la fotografia ci dà accesso sarebbe non tanto quello della memoria e di una presentazione tecnica e sensibile del momento fotografato, quanto piuttosto quello di una lettura storiografica di quel periodo, declinata al presente. Questa foto assume quindi un valore storico, oggettivo, sia per le persone ritratte sia per come sono atteggiate e vestite, per lo sfondo che identifica il luogo, la circostanza e infine per l’aspetto tecnico adottato dal fotografo