apparecchio fotografico, aereo, per uso obliquo, a pellicola 12x17cm by OMI, Officine Galileo (sec. XX)
https://w3id.org/arco/resource/ScientificOrTechnologicalHeritage/0300634059 an entity of type: MovableCulturalProperty
apparecchio fotografico, aereo, per uso obliquo, a pellicola 12x17cm, obiettivo Aerostigmatic Galileo f = 250mm 1:4.5
apparecchio fotografico, aereo, per uso obliquo, a pellicola 12x17cm di OMI, Officine Galileo (sec. XX)
apparecchio fotografico, aereo, per uso obliquo, a pellicola 12x17cm by OMI, Officine Galileo (sec. XX)
ca 1930-ca 1930
Questa macchina fotografica a pellicola è costruita prevalentemente in metallo ed ha forma all'incirca trapezoidale.||Lateralmente sono inserite due grosse maniglie in legno ed una cinghia in cuoio per il trasporto e l'impugnatura.||Nella parte posteriore è alloggiato il porta pellicole (formato 12x17cm).||Lateralmente ad essa si trova un grossa rotella che permette l'avanzamento della pellicola e che dispone di un contafotogrammi costituito da una finestrella che consente la lettura del numero della posa (da 0 a 79).||Davanti al porta pellicole è inserita la camera vera e propria sulla quale sono montati un mirino Newtoniano richiudibile e il dispositivo di scatto.||La camera termina con il porta obiettivo coperto da un tappo in metallo, con un dispositivo di regolazione del diaframma (posizioni possibili 4,5 - 6,3 - 9) e una leva per l'inserzione di un filtro giallo.||All'interno del porta obiettivo è inserito l'obiettivo a fuoco fisso con il filtro collegato tramite un dispositio ribaltabile
apparecchio fotografico (aereo, per uso obliquo, a pellicola 12x17cm)
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Le esigenze di realizzare fotografie aeree erano, inizialmente di tipo militare e numerose furono gli apparecchi fotografici in dotazione agli avieri americani ed inglesi durante la Seconda Guerra Mondiale.||Un altro settore in cui si sviluppò la fotogrammetria era quello dei rilievi topografici: nel 1851 il Capitano del Genio francese Laussedat iniziò a studiare il modo per sostituire le prospettive disegnate a mano con le fotografie e nel 1858 realizzò la prima macchina fotogrammetrica composta da una fotocamera abbinata ad un cannocchiale collimatore.||Gli apparecchi fotografici per uso aereo di tipo obliquo, usati a mano libera, nascono dall'adattamento di fotocamere terrestri alle esigenze di volo.||Gli apparecchi per aerofogrammetria veri e propri, destinati alle riprese verticali erano installati in posizione fissa sui velivoli.||Questi apparecchi spesso mancano di quasi tutti gli elementi che rendono riconoscibile una macchina fotografica in quanto tale (mirino, pulsante||di scatto, comando dei tempi) e la forma e le dimensioni, non più soggette all'ergonomia, sono funzionali alle parti interne. Hanno comandi elettrici remoti e spesso possono avere più di un obiettivo.||A partire dai primi del '900 gli eserciti utilizzarono osservatori sugli aerostati per guidare il tiro delle artiglierie.||Durante la Prima Guerra Mondiale le ricognizioni aeree erano fondamentali per la tattica degli eserciti e durante la Seconda Guerra Mondiale divenne sistematica e di fondamentale supporto per la pianificazione delle missioni di bombardamento e per la valutazione degli effetti.||Tra le due guerre, intanto si sviluppò l'uso delle fotografie aeree per la realizzazione di carte topografiche.||Negli anni '20 e '30 la fotografia aerea svolgeva anche compiti celebrativi e di propaganda.||Oggi, l'avvento delle immagini da satellite ha reso obsoleto l'uso delle riprese aeree per scopi militari o topografici
Questa macchina fotografica a pellicola è costruita prevalentemente in metallo ed ha forma all'incirca trapezoidale.||Lateralmente sono inserite due grosse maniglie in legno ed una cinghia in cuoio per il trasporto e l'impugnatura.||Nella parte posteriore è alloggiato il porta pellicole (formato 12x17cm).||Lateralmente ad essa si trova un grossa rotella che permette l'avanzamento della pellicola e che dispone di un contafotogrammi costituito da una finestrella che consente la lettura del numero della posa (da 0 a 79).||Davanti al porta pellicole è inserita la camera vera e propria sulla quale sono montati un mirino Newtoniano richiudibile e il dispositivo di scatto.||La camera termina con il porta obiettivo coperto da un tappo in metallo, con un dispositivo di regolazione del diaframma (posizioni possibili 4,5 - 6,3 - 9) e una leva per l'inserzione di un filtro giallo.||All'interno del porta obiettivo è inserito l'obiettivo a fuoco fisso con il filtro collegato tramite un dispositio ribaltabile
aerofotogrammetria
apparecchio fotografico
Milano (MI)
0300634059
apparecchio fotografico aereo, per uso obliquo, a pellicola 12x17cm
proprietà privata
cuoio
legno
metallo