dittafono by Edison Business Phonograph Co (prima metà XX)
https://w3id.org/arco/resource/ScientificOrTechnologicalHeritage/1201354396 an entity of type: MovableCulturalProperty
dittafono
dittafono di Edison Business Phonograph Co (prima metà XX)
dittafono by Edison Business Phonograph Co (prima metà XX)
1908-ca 1920
Contenitore: scatola rettangolare in legno di quercia su cui è alloggiata, fissata con viti, la macchina in ghisa con decorazioni filiformi in oro; sul lato frontale della scatola è riportata la scritta a decalcomania con il nome del modello della macchina inserito nel disegno di un nastro in oro; è dotata di un coperchio “a botte” removibile in legno. Sulla parte posteriore della scatola è presente il motore elettrico che consente di mettere in funzione la pedaliera; il sistema di riproduzione/registrazione è regolabile anche grazie all’attivazione dei pedali. Motore: agganciato alla piastra in ghisa e occultato all’interno del contenitore. Motore elettrico tipo ADC da 110/120 volt; la trasmissione del movimento dal motore elettrico al supporto del cilindro avviene tramite una cinghia in cuoio; leva di accensione e spegnimento presente sul lato sinistro della piastra in ghisa e bottoni per iniziare la registrazione e interromperla sula lato destro. Stabilizzatore di velocità a tre sfere regolabile tramite la manopola sul lato sinistro della piastra in ghisa. Sul lato frontale della macchina è fissato un vassoietto per i fogli di appunti; su di esso, durante le fasi di registrazione, si muove un indicatore fissato alla testina di registrazione. Sistema di riproduzione del suono: doppio diaframma, uno per l’incisione l’altro per la riproduzione del suono. Per quanto riguarda la riproduzione dell’incisione questa avviene tramite il diaframma di riproduzione sul quale viene inserito un tubo auricolare. La riproduzione del suono può avvenire anche tramite una tromba, più lunga e stretta di quelle applicate ai fonografi ad uso domestico, che in questo caso è assente; infatti sono presenti, sulla piastra in ghisa e sul lato frontale della scatola contenente il motore, due fori per l’inserimento di un braccio in metallo come sostegno della tromba. Con la stessa tromba è possibile anche effettuare la registrazione. Modalità d’uso: fonografo a motore elettrico; l’alloggiamento del cilindro è provvisto di sistema di ritegno e bloccaggio del mandrino. Sollevare e spostare verso destra il supporto del diaframma, ruotare il braccetto di ritegno del mandrino ed inserire il cilindro, richiudere e bloccare il braccetto di ritegno, abbassare il diaframma in corrispondenza dell’inizio del solco inciso o nel punto da incidere. Inserire la spina nella presa di corrente, direzionare la leva di accensione su “on”, regolare la velocità di rotazione mediante la piccola manopola metallica posta anteriormente a sinistra e premere il bottone “start”. La macchina è dotata di un doppio diaframma; su quello pensato per l’incisione è possibile installare un tubo flessibile in metallo, che funge da collettore del suono per la registrazione, alla cui estremità opposta è fissata una cornetta in celluloide. Sul diaframma per la riproduzione è possibile inserire o una tromba oppure degli auricolari. Nel caso del diaframma incisore avvicinare la cornetta alla bocca e dettare le frasi premendo il bottone presente sull’impugnatura del tubo in metallo oppure in alternativa premendo il tasto “start” presente sulla piastra in ghisa. Interrompere la registrazione rilasciando il bottone presente sull’impugnatura del tubo metallico o in alternativa premendo il tasto “stop” sulla piastra in ghisa. Per ascoltare la registrazione è possibile attivare il meccanismo di riproduzione tramite il tasto sinistro della pedaliera o interromperlo tramite il tasto destro; in alternativa si possono usare gli stessi bottoni “start” e “stop” sulla piastra in ghisa. Nel caso del diaframma di riproduzione le oscillazioni della puntina, prodotte dallo spessore irregolare dell'incisione sul cilindro in cera, generano degli impulsi sonori che mettono in vibrazione la membrana del diaframma. Le vibrazioni riproducono il suono, amplificato dall'imbuto o dall’auricolare installato nel vano di inserimento posto sul diaframma
Edison Business Phonograph (dittafono, STRUMENTI PER LA RIPRODUZIONE DEL SUONO)
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All’inizio della storia del suono registrato il fonografo venne principalmente prodotto e commercializzato come dittafono, o meglio come uno strumento pensato per velocizzare le pratiche d’ufficio. I dittafoni sono apparecchi che venivano prevalentemente impiegati negli uffici per la registrazione e la riproduzione di corrispondenza corrente, successivamente da dattilografare. Nonostante una prima impresa commerciale fallimentare avviata nel 1887 tramite la Edison Phonograph Company e l’implosione del business della fonografia per ufficio già intorno al 1891, Edison riprese a commercializzare diffafoni a partire dal 1905 tramite la Edison Business Phonograph Co., prima affiliata alla National Phonograph Co. poi indipendente a partire dal 1908 e infine incorporata all’interno delle Thomas A. Edison Inc. a partire dal 1910. L’Edison Business Phonograph appare come una macchina estremamente all’avanguardia. Veniva prodotta sia con un motore elettrico da 110/120 volt, sia con un sistema a molla. Dava la possibilità sia di registrare che di riprodurre il suono grazie alla presenza di due diaframmi, uno di incisione e l’altro di riproduzione, e veniva accessoriata con una pedaliera, un tubo metallico di riproduzione/incisione o in alternativa una tromba di riproduzione/incisione. Si caratterizza per la scritta in decalcomania sulla parte frontale della scatola e per il coperchio “a botte”. A differenza dei primissimi dittafoni prodotti da Edison con la società Edison Phonograph Co., i dittafoni Edison prodotti a partire dal 1905 ebbero un discreto successo commerciale che proseguì fino a tutti gli anni Venti del Novecento
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Contenitore: scatola rettangolare in legno di quercia su cui è alloggiata, fissata con viti, la macchina in ghisa con decorazioni filiformi in oro; sul lato frontale della scatola è riportata la scritta a decalcomania con il nome del modello della macchina inserito nel disegno di un nastro in oro; è dotata di un coperchio “a botte” removibile in legno. Sulla parte posteriore della scatola è presente il motore elettrico che consente di mettere in funzione la pedaliera; il sistema di riproduzione/registrazione è regolabile anche grazie all’attivazione dei pedali. Motore: agganciato alla piastra in ghisa e occultato all’interno del contenitore. Motore elettrico tipo ADC da 110/120 volt; la trasmissione del movimento dal motore elettrico al supporto del cilindro avviene tramite una cinghia in cuoio; leva di accensione e spegnimento presente sul lato sinistro della piastra in ghisa e bottoni per iniziare la registrazione e interromperla sula lato destro. Stabilizzatore di velocità a tre sfere regolabile tramite la manopola sul lato sinistro della piastra in ghisa. Sul lato frontale della macchina è fissato un vassoietto per i fogli di appunti; su di esso, durante le fasi di registrazione, si muove un indicatore fissato alla testina di registrazione. Sistema di riproduzione del suono: doppio diaframma, uno per l’incisione l’altro per la riproduzione del suono. Per quanto riguarda la riproduzione dell’incisione questa avviene tramite il diaframma di riproduzione sul quale viene inserito un tubo auricolare. La riproduzione del suono può avvenire anche tramite una tromba, più lunga e stretta di quelle applicate ai fonografi ad uso domestico, che in questo caso è assente; infatti sono presenti, sulla piastra in ghisa e sul lato frontale della scatola contenente il motore, due fori per l’inserimento di un braccio in metallo come sostegno della tromba. Con la stessa tromba è possibile anche effettuare la registrazione. Modalità d’uso: fonografo a motore elettrico; l’alloggiamento del cilindro è provvisto di sistema di ritegno e bloccaggio del mandrino. Sollevare e spostare verso destra il supporto del diaframma, ruotare il braccetto di ritegno del mandrino ed inserire il cilindro, richiudere e bloccare il braccetto di ritegno, abbassare il diaframma in corrispondenza dell’inizio del solco inciso o nel punto da incidere. Inserire la spina nella presa di corrente, direzionare la leva di accensione su “on”, regolare la velocità di rotazione mediante la piccola manopola metallica posta anteriormente a sinistra e premere il bottone “start”. La macchina è dotata di un doppio diaframma; su quello pensato per l’incisione è possibile installare un tubo flessibile in metallo, che funge da collettore del suono per la registrazione, alla cui estremità opposta è fissata una cornetta in celluloide. Sul diaframma per la riproduzione è possibile inserire o una tromba oppure degli auricolari. Nel caso del diaframma incisore avvicinare la cornetta alla bocca e dettare le frasi premendo il bottone presente sull’impugnatura del tubo in metallo oppure in alternativa premendo il tasto “start” presente sulla piastra in ghisa. Interrompere la registrazione rilasciando il bottone presente sull’impugnatura del tubo metallico o in alternativa premendo il tasto “stop” sulla piastra in ghisa. Per ascoltare la registrazione è possibile attivare il meccanismo di riproduzione tramite il tasto sinistro della pedaliera o interromperlo tramite il tasto destro; in alternativa si possono usare gli stessi bottoni “start” e “stop” sulla piastra in ghisa. Nel caso del diaframma di riproduzione le oscillazioni della puntina, prodotte dallo spessore irregolare dell'incisione sul cilindro in cera, generano degli impulsi sonori che mettono in vibrazione la membrana del diaframma. Le vibrazioni riproducono il suono, amplificato dall'imbuto o dall’auricolare installato nel vano di inserimento posto sul diaframma
manutenzione
T 18° - 20°C UR 35 - 45%
dittafono
Roma (RM)
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dittafono
proprietà Stato
cuoio
legno
metallo
ghisa
materiali vari
tecniche varie