proiettore, cinematografico by Pathé Frères (prima metà XX)

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proiettore, cinematografico
proiettore, cinematografico di Pathé Frères (prima metà XX) 
proiettore, cinematografico by Pathé Frères (prima metà XX) 
ca 1922-ca 1935 
Contenitore: proiettore cinematografico in metallo a sviluppo verticale costituito da una base rettangolare con quattro piedini, un apparato illuminante e un dispositivo di proiezione. Nella parte alta della struttura verticale in metallo è predisposto il vano per l’inserimento della bobina della pellicola da proiettare sul lato destro del quale è presente una manovella per la carica manuale; al di sotto si trova il dispositivo di proiezione costituito da una lente, un otturatore rotante e una manovella per l'avanzamento manuale. Infine, nella parte bassa, è presente un vano circolare, chiuso da un vetro, nel quale viene raccolta la pellicola una volta proiettata. Il proiettore è contenuto in una custodia rigida in legno ricoperta in pelle marrone, con maniglia in cuoio per il trasporto e ganci di chiusura a scatto. Funzione proiettore da tavolo per usi amatoriali da utilizzare con pellicole da 9.5 mm forate al centro, conservate in bobine da 8.5 m. Motore: sia elettrico che a manovella (nella macchina descritta in questa scheda manca il reostato e la presa per l’attacco della corrente). Modalità d’uso: posizionare il proiettore da tavolo di fronte ad un muro bianco o a un telo, inserire la pellicola presente nella bobina debitrice nel telaio guida, accendere la lampada, mettere a fuoco l'immagine agendo sull'obiettivo e azionare manualmente il motore tramite la manovella posta sul lato destro superiore della macchina. La macchina, in questo modo, proietta i fotogrammi di una pellicola cinematografica che, fatta scorrere in maniera continua, riproduce delle immagini in movimento; la pellicola visionata andrà a raccogliersi nella bobina ricevitrice. Per una buona visione è meglio proiettare al buio o in condizioni di luce scarsa 
Pathé-Baby (proiettore cinematografico, STRUMENTI PER LA RIPRODUZIONE DEL SUONO) 
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L'azienda francese Pathé venne fondata da Charles Pathé insieme ai fratelli Émile, Théophile e Jacques nel 1896, anche se l’attività rimase ben presto in mano a Charles ed Émile. La società venne fondata inizialmente per vendere macchine per riprodurre il suono quali fonografi e grammofoni: Charles aveva ottenuto, a metà degli anni Novanta dell’Ottocento, un grande successo nella vendita dei fonografi Edison e dei grafofoni di Bell per lo più contraffatti. Presto iniziò a vendere anche un’altra invenzione di Edison, il cinetoscopio, ​​divenendone in pochi mesi il maggiore importatore e venditore in Francia. Fino ai primi anni del secolo successivo, quindi, la Pathé Frères si occupò prevalentemente del commercio di prodotti relativi al mondo del suono riprodotto ma già a partire dal 1899 la società decise di investire nel mondo del cinema realizzando una piccola produzione di macchine e accessori cinematografici (cinetoscopi, proiettori, lanterne magiche, cineprese); risale, inoltre, al 1906 l’inaugurazione della fabbrica di Joinville per la produzione di film, documentari e materiale vario. In particolare, nel 1921 la Pathé iniziò la produzione di film nel formato 9,5 mm (il formato standard era di 35 mm), un nuovo calibro specificamente progettato per uso domestico con la particolarità di avere i fori per il fissaggio sulla bobina al centro della pellicola. La Pathé Frères denominò la sua nuova invenzione brevettata nel 1921 con il nome “Improved Motion Picture Projection Apparatus” e un anno dopo, nel dicembre 1922, la società lanciò sul mercato il proiettore cinematografico “Pathé-Baby”, inizialmente sviluppato come sistema per la proiezione di stampe a casa, al quale, due anni dopo, affiancò la vendita di una cinepresa commercializzata con lo stesso nome. I brevetti che portarono alla produzione del proiettore Pathé-Baby e successivamente della sua cinepresa per la produzione di filmati amatoriali sono due: il Fr 542 180 “Magasin-bobine pour films” e il Fr 541 664 “Cinématographe-jouet”, rispettivamente depositati il 10 e il 21 febbraio 1921 all’ Institut National de la Propriété Intellectuelle (INPI). I due brevetti del 1921 stabiliscono il funzionamento generale del Pathé-Baby tramite l’inserimento nel proiettore di un caricatore a bobina, la presenza di un caricatore ricevente che consente il riavvolgimento rapido della pellicola direttamente sull'apparecchio e un sistema di blocco sull’immagine: Il caricatore per la bobina, costituito da una scatolina in metallo all’interno della quale è già avvolto un nastro pronto all’uso, e il caricatore ricevente, che riavvolge in automatico la pellicola, rendono il sistema adatto alle esigenze della ripresa domestica. Inoltre, il secondo brevetto, che propone la possibilità di bloccare l’immagine, consente di fermare la ripresa a seconda delle esigenze e di proiettare a immagine fissa qualsiasi fotogramma. In questo modo la ripresa e la proiezione cinematografica è estremamente semplice, “per bambini” come suggerisce il nome della macchina. Rispetto ai precedenti proiettori home cinema, il Pathé Baby offriva un sistema di alta qualità, economico, sicuro e relativamente facile da usare che avrebbe permesso a coloro che lo possedevano di portare il cinema in casa, “le cinéma chez soi” come pubblicizzava all'epoca l’azienda Pathé. Insieme al piccolo calibro 16 mm di Kodak, rilasciato negli stessi anni, il sistema di film Pathé 9,5 mm avrebbe cambiato efficacemente la proiezione, la distribuzione e la produzione di home cinema e film amatoriali. In questa scheda viene descritto un proiettore Pathé-Baby 
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Contenitore: proiettore cinematografico in metallo a sviluppo verticale costituito da una base rettangolare con quattro piedini, un apparato illuminante e un dispositivo di proiezione. Nella parte alta della struttura verticale in metallo è predisposto il vano per l’inserimento della bobina della pellicola da proiettare sul lato destro del quale è presente una manovella per la carica manuale; al di sotto si trova il dispositivo di proiezione costituito da una lente, un otturatore rotante e una manovella per l'avanzamento manuale. Infine, nella parte bassa, è presente un vano circolare, chiuso da un vetro, nel quale viene raccolta la pellicola una volta proiettata. Il proiettore è contenuto in una custodia rigida in legno ricoperta in pelle marrone, con maniglia in cuoio per il trasporto e ganci di chiusura a scatto. Funzione proiettore da tavolo per usi amatoriali da utilizzare con pellicole da 9.5 mm forate al centro, conservate in bobine da 8.5 m. Motore: sia elettrico che a manovella (nella macchina descritta in questa scheda manca il reostato e la presa per l’attacco della corrente). Modalità d’uso: posizionare il proiettore da tavolo di fronte ad un muro bianco o a un telo, inserire la pellicola presente nella bobina debitrice nel telaio guida, accendere la lampada, mettere a fuoco l'immagine agendo sull'obiettivo e azionare manualmente il motore tramite la manovella posta sul lato destro superiore della macchina. La macchina, in questo modo, proietta i fotogrammi di una pellicola cinematografica che, fatta scorrere in maniera continua, riproduce delle immagini in movimento; la pellicola visionata andrà a raccogliersi nella bobina ricevitrice. Per una buona visione è meglio proiettare al buio o in condizioni di luce scarsa 
manutenzione 
T 18° - 20°C UR 35 - 45% 
proiettore 
Roma (RM) 
1201354412 
proiettore cinematografico 
proprietà Stato 
carta 
cartone 
metallo 
vetro 
tecniche varie 

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