proiettore by Paillard-Bolex (seconda metà XX)

https://w3id.org/arco/resource/ScientificOrTechnologicalHeritage/1201354656 an entity of type: MovableCulturalProperty

proiettore
proiettore by Paillard-Bolex (seconda metà XX) 
proiettore di Paillard-Bolex (seconda metà XX) 
ca 1950-ca 1955 
Contenitore: corpo in metallo smaltato colore verde oliva, a base rettangolare. La base ospita parte del motore e le componenti elettriche, con i relativi comandi esterni. La parte superiore è suddivisa in due sezioni: l'apparato illuminante e il dispositivo di proiezione. Sulla base si trovano l'interruttore di accensione/spegnimento, un comando per l'avanzamento della pellicola e un potenziometro per regolare l'intensità della corrente in entrata. L'apparato illuminante è contenuto in un parallelepipedo verticale e comprende una lampada da 500 W posizionata tra uno specchio concavo e una lente condensatrice. Sul lato sinistro del parallelepipedo è presente uno sportello che consente l'accesso alla lampada all'interno della scatola. Di fronte alla lente condensatrice si trova il dispositivo di proiezione, costituito da un obiettivo con messa a fuoco regolabile tramite una rotella laterale. Due bracci supportano le bobine che contengono la pellicola da 8 mm: una bobina per la pellicola da proiettare e l'altra per raccogliere quella già proiettata dopo la proiezione. Tra la lente condensatrice e l'obiettivo è presente una fessura, attraverso cui si inserisce un telaietto rettangolare che funge da guida per lo scorrimento della pellicola. Questo telaietto ha un riquadro rettangolare in corrispondenza del fotogramma che viene proiettato. Il motore, contenuto nella base, è collegato a cilindri dentati che permettono l'avanzamento della pellicola tramite meccanismi situati accanto all'obiettivo e alle aste delle bobine. Motore: alimentato a corrente alternata a 110V, collegato alla sorgente di alimentazione tramite una presa situata nella base. Sopra la presa è presente un interruttore che consente di selezionare la potenza della lampada, tra 250 e 500W, con un indicatore visivo a scala lineare. Funzione: proiettore da tavolo, utilizzato per scopi divulgativi, promozionali e didattici. Supporta pellicole da 8mm. Modalità d'uso: posizionare il proiettore di fronte a una superficie bianca, come un muro o un telo. Inserire la pellicola dalla bobina debitrice (quella superiore) nel telaio guida, accendere la lampada e regolare la messa a fuoco agendo sull'obiettivo. Azionare il motore elettrico per avviare la proiezione; la pellicola visionata verrà raccolta nella bobina ricevitrice. Per ottenere risultati ottimali, è consigliabile proiettare al buio o in condizioni di scarsa luminosità 
Bolex M8 (proiettore, STRUMENTI PER LA RIPRODUZIONE DEL SUONO) 
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Il primo spettacolo a pagamento della storia del cinema fu tenuto dai fratelli Lumière a Parigi nel 1895 e utilizzava una pellicola da 35 mm. Questa pellicola era prodotta dalla Eastman Kodak, con quattro perforazioni rettangolari poste sui lati di ciascun fotogramma, che inizialmente aveva dimensioni di 18x24 mm. Era impiegata principalmente per riprese e proiezioni professionali. Successivamente, furono sviluppati diversi formati, sia più grandi che ridotti. I formati più grandi, come il 70 mm, offrivano immagini più luminose e proiezioni su schermi di dimensioni maggiori, mentre quelli più piccoli erano utilizzati per abbattere i costi e per uso amatoriale. In generale, è importante ricordare che il più grande passo avanti nell'uso amatoriale di cineprese e proiettori fu fatto con l'introduzione delle pellicole in acetato, in sostituzione di quelle in nitrato, altamente infiammabili. I formati ridotti che ebbero maggiore diffusione furono il 9,5 mm, il 16 mm, l'8 mm in tutte le sue varianti e il Super 8. Il formato 9,5 mm della Pathé, introdotto nel 1922, presentava perforazioni al centro del fotogramma, massimizzando così l'area disponibile della pellicola. Tuttavia, queste pellicole perforate al centro si danneggiavano e rompevano più facilmente rispetto a quelle con perforazioni ai lati. Negli stessi anni, Kodak introdusse sul mercato il formato 16 mm (in bianco e nero nel 1923 e a colori nel 1935 con le pellicole Kodachrome), di solito venduto in bobine da 30 m. Questo formato, nato per gli amatori, risultava un po' costoso e veniva utilizzato soprattutto per documentari, l'industria e la TV. Inizialmente, le pellicole 16 mm erano forate su entrambi i lati; successivamente, una fila di perforazioni fu rimossa per inserire il sonoro (anni '60). Già nel 1929, si ebbero i primi film con il sonoro. Il formato 16 mm risultava troppo costoso per gli amatori, così nel 1932 venne ideato l'8 mm (Regular 8): una pellicola da 16 mm venne tagliata a metà e il numero di perforazioni raddoppiato. Le cineprese e i proiettori seguirono l'evoluzione delle pellicole, diventando sempre più compatti e maneggevoli, adattandosi ai nuovi formati disponibili (alcuni proiettori potevano leggere tutti i formati 8 mm). Il modello di proiettore descritto in questa scheda è stato costruito in Svizzera dall’azienda Bolex Paillard intorno agli anni Cinquanta del Novecento. L’azienda si affermò nel settore della produzione di cineprese e proiettori cinematografici e amatoriali intorno al 1925. In particolare, il proiettore Bolex M8 è destinato a pellicole da 8 mm. Questo modello consentiva una proiezione impeccabile e divenne presto famoso in tutto il mondo per la cura impiegata nella progettazione e nella realizzazione. Era particolarmente all’avanguardia per la luminosità: il Bolex Paillard M8 monta una lampada da 500 W con un’alimentazione da 110 V. Inoltre, il meccanismo di trascinamento della pellicola è progettato per non danneggiare il film durante la proiezione. Infine, la griffa motrice assicura la stabilità dei fotogrammi 
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Contenitore: corpo in metallo smaltato colore verde oliva, a base rettangolare. La base ospita parte del motore e le componenti elettriche, con i relativi comandi esterni. La parte superiore è suddivisa in due sezioni: l'apparato illuminante e il dispositivo di proiezione. Sulla base si trovano l'interruttore di accensione/spegnimento, un comando per l'avanzamento della pellicola e un potenziometro per regolare l'intensità della corrente in entrata. L'apparato illuminante è contenuto in un parallelepipedo verticale e comprende una lampada da 500 W posizionata tra uno specchio concavo e una lente condensatrice. Sul lato sinistro del parallelepipedo è presente uno sportello che consente l'accesso alla lampada all'interno della scatola. Di fronte alla lente condensatrice si trova il dispositivo di proiezione, costituito da un obiettivo con messa a fuoco regolabile tramite una rotella laterale. Due bracci supportano le bobine che contengono la pellicola da 8 mm: una bobina per la pellicola da proiettare e l'altra per raccogliere quella già proiettata dopo la proiezione. Tra la lente condensatrice e l'obiettivo è presente una fessura, attraverso cui si inserisce un telaietto rettangolare che funge da guida per lo scorrimento della pellicola. Questo telaietto ha un riquadro rettangolare in corrispondenza del fotogramma che viene proiettato. Il motore, contenuto nella base, è collegato a cilindri dentati che permettono l'avanzamento della pellicola tramite meccanismi situati accanto all'obiettivo e alle aste delle bobine. Motore: alimentato a corrente alternata a 110V, collegato alla sorgente di alimentazione tramite una presa situata nella base. Sopra la presa è presente un interruttore che consente di selezionare la potenza della lampada, tra 250 e 500W, con un indicatore visivo a scala lineare. Funzione: proiettore da tavolo, utilizzato per scopi divulgativi, promozionali e didattici. Supporta pellicole da 8mm. Modalità d'uso: posizionare il proiettore di fronte a una superficie bianca, come un muro o un telo. Inserire la pellicola dalla bobina debitrice (quella superiore) nel telaio guida, accendere la lampada e regolare la messa a fuoco agendo sull'obiettivo. Azionare il motore elettrico per avviare la proiezione; la pellicola visionata verrà raccolta nella bobina ricevitrice. Per ottenere risultati ottimali, è consigliabile proiettare al buio o in condizioni di scarsa luminosità 
manutenzione 
T 18° - 20°C UR 35 - 45% 
proiettore 
Roma (RM) 
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proiettore 
proprietà Stato 
cartone 
metallo 
vetro 
tecniche varie 

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