fotocamera, a lastre by Voigtländer & Sohn (officina) - manifattura tedesca (prima metà XX)
https://w3id.org/arco/resource/ScientificOrTechnologicalHeritage/1900383722-0 an entity of type: MovableCulturalProperty
fotocamera, a lastre, bene complesso/ insieme
fotocamera, a lastre by Voigtländer & Sohn (officina) - manifattura tedesca (prima metà XX)
fotocamera, a lastre di Voigtländer & Sohn (officina) - manifattura tedesca (prima metà XX)
post 1901-post 1950
Fotocamera a corpo mobile in legno di ciliegio per il formato 13x18. Presenta superiormente una maniglia in cuoio per il trasporto; è composta di due parti: la parte anteriore rigida e quella posteriore mobile. Quest'ultima parte serve per la messa a fuoco e scorre su un binario incassato nello spessore del banco. Le due parti sono collegate tramite soffietto in tela gommata a forma di parallelepipedo, di colore rosso con angoli rinforzati con tela gommata di colore nero. L’inquadratura è fissa. Basculaggio verticale della standarda anteriore fino a circa 30°: movimento che avviene alla massima estensione del soffietto tramite l’avvitamento di pomelli in ottone, agganciati tra il banco e la parte posteriore. La chiusura avviene comprimendo il soffietto e alzando la parte inferiore (banco) che va a proteggere il vetro smerigliato. Questo è montato su un telaio di legno, bloccato con 4 placchette metalliche; è asportabile e, quando viene montato sul corpo macchina, viene assicurato tramite un fermo metallico, posizionato sul bordo superiore della macchina. Sul lato interno il vetro presenta un disegno a retino di riferimento, per l’inquadratura. Sul bordo inferiore del telaio è inciso il numero 8 a guisa di riferimento per il montaggio sul corpo macchina, dove è inciso lo stesso numero. La macchina monta una lente a menisco e un otturatore manuale. Sotto il banco è presente un cassettino che veniva estratto per bloccare il banco e contestualmente consentiva un movimento avanti e indietro del corpo macchina, quando era avvitato al cavalletto. La fotocamera è dotata di un altro obiettivo oltre a quello che porta montato; di un otturatore a tendina; di una custodia in pelle per i tre filtri in vetro di colore giallo; di una cassetta di legno per il trasporto degli obiettivi e di 9 porta-lastre doppie; di un cavalletto a treppiede con testa panoramica. (v. schede figlie)
Apparecchio fotografico da campagna, Apparecchio fotografico da turismo, Apparecchio fotografico da viaggio (fotocamera, bene complesso/ insieme)
432
00383722
Obiettivo ; Obiettivo ; Otturatore a tendina ; Treppiede ; n° 3 filtri con custodia ; n° 9 chassis doppi con cassettina
6
19
1900383722
Questo particolare tipo di fotocamera conobbe un’ampia diffusione tra la fine dell’Ottocento e gli anni Trenta del Novecento. Con il nome di fotocamera da viaggio, da campagna o da turismo si intendono le fotocamere di legno che, con l'invenzione del soffietto, sostituirono in breve tempo le cassette scorrevoli, rigide e scomode da trasportare. L’introduzione del soffietto, che collega la lastra fotosensibile all’obiettivo, permise infatti, una migliore messa a fuoco dell’immagine. Il soffietto era di pelle o di tela gommata o verniciata e in un primo tempo fu una semplice sacca floscia fino a quando, verso il 1850, non comparvero i modelli piegati, più rigidi e con maggior possibilità di compressione. L’esemplare in esame è un esempio di queste macchine, realizzate per fotografi viaggiatori e quindi ideale per le spedizioni scientifiche; essa ha il doppio vantaggio di poter essere utilizzata sia per fotografie all’aperto che in interni
18176
Fotocamera a corpo mobile in legno di ciliegio per il formato 13x18. Presenta superiormente una maniglia in cuoio per il trasporto; è composta di due parti: la parte anteriore rigida e quella posteriore mobile. Quest'ultima parte serve per la messa a fuoco e scorre su un binario incassato nello spessore del banco. Le due parti sono collegate tramite soffietto in tela gommata a forma di parallelepipedo, di colore rosso con angoli rinforzati con tela gommata di colore nero. L’inquadratura è fissa. Basculaggio verticale della standarda anteriore fino a circa 30°: movimento che avviene alla massima estensione del soffietto tramite l’avvitamento di pomelli in ottone, agganciati tra il banco e la parte posteriore. La chiusura avviene comprimendo il soffietto e alzando la parte inferiore (banco) che va a proteggere il vetro smerigliato. Questo è montato su un telaio di legno, bloccato con 4 placchette metalliche; è asportabile e, quando viene montato sul corpo macchina, viene assicurato tramite un fermo metallico, posizionato sul bordo superiore della macchina. Sul lato interno il vetro presenta un disegno a retino di riferimento, per l’inquadratura. Sul bordo inferiore del telaio è inciso il numero 8 a guisa di riferimento per il montaggio sul corpo macchina, dove è inciso lo stesso numero. La macchina monta una lente a menisco e un otturatore manuale. Sotto il banco è presente un cassettino che veniva estratto per bloccare il banco e contestualmente consentiva un movimento avanti e indietro del corpo macchina, quando era avvitato al cavalletto. La fotocamera è dotata di un altro obiettivo oltre a quello che porta montato; di un otturatore a tendina; di una custodia in pelle per i tre filtri in vetro di colore giallo; di una cassetta di legno per il trasporto degli obiettivi e di 9 porta-lastre doppie; di un cavalletto a treppiede con testa panoramica. (v. schede figlie)
Fotografia
restauro
fotocamera
Siracusa (SR)
1900383722-0
fotocamera a lastre
proprietà Ente pubblico territoriale
Ottone
Taglio
a pressione
fusione
verniciatura
incollatura
Legno di ciliegio
Tela gommata
<https://w3id.org/arco/resource/PhotographicDocumentation/1900383722-0-photographic-documentation-1>
<https://w3id.org/arco/resource/PhotographicDocumentation/1900383722-0-photographic-documentation-2>
<https://w3id.org/arco/resource/PhotographicDocumentation/1900383722-0-photographic-documentation-3>