Collegio Gesuitico Canopoleno (ex)

http://dati.beniculturali.it/iccd/cf/resource/CulturalInstituteOrSite/1492209339402 an entity of type: Site

Collegio Gesuitico Canopoleno (ex) 
L’edificio che ospita la Pinacoteca Nazionale di Sassari venne edificato dai Gesuiti tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento e trasformato nel 1860 in un esclusivo Collegio dello Stato: il Real Convitto Canopoleno dei Nobili. Negli anni settanta del Novecento le attività del Convitto Nazionale “Canopoleno” furono trasferite in una nuova sede e gli spazi dell’antico palazzo abbandonati all’incuria fino all’acquisizione dello Stato, che si occupò del restauro conservativo dell’immobile e dell’allestimento museale, grazie ai fondi del Gioco del Lotto. La struttura dell’edificio è in muratura di tufo, gli spazi essenziali e severi caratterizzati da una suggestiva atmosfera solenne. Le pavimentazioni testimoniano le diverse epoche della costruzione: le più antiche sono in cotto, marmo e in battuto alla veneziana mentre la maggior parte degli spazi, del XX secolo, è rivestita in graniglia. La ricca e articolata collezione include opere databili dal XIII al XXI secolo e questa collezione straordinaria rende la Pinacoteca di Sassari la più grande esposizione artistica presente in Sardegna. Il crocifisso ligneo policromo datato alla fine del ‘200 è l’opera più antica, ma anche il Trittico dei Libri, della fine del ‘300, la Madonna col Bambino di Bartolomeo Vivarini e la Maddalena di Andrea Vaccaro testimoniano la ricchezza della raccolta. Notevole è anche l’esposizione di dipinti di artisti sardi dell’Ottocento e primo Novecento – Giovanni Marghinotti, Antonio Ballero, Filippo Figari, Giuseppe Biasi, Carmelo Floris, Pietro Antonio Manca, Mario Delitala, Stanis Dessy, Eugenio Tavolara – e la raccolta di opere grafiche di Giuseppe Biasi e Stanis Dessy. Aperta al pubblico nel 2008, la Pinacoteca Nazionale di Sassari nasce dall’esigenza di rendere fruibile il ricco patrimonio di opere d’arte pervenute allo Stato grazie alle donazioni di privati. Nel 1875 Giovanni Antonio Sanna, imprenditore e uomo politico, donò alla città una considerevole raccolta di reperti archeologici e quadri, custoditi prima negli spazi di un edificio chiamato ‘Pinacoteca Comunale’, quindi nel Palazzo Ducale della città. Negli anni Ottanta del Novecento lo Stato ha acquisito l’ex Convitto Nazionale Canopoleno che, grazie ai suoi ampi spazi seicenteschi, è stato trasformato con un restauro e un allestimento museale in Pinacoteca Nazionale di Sassari 
Collegio Gesuitico Canopoleno (ex) 

data from the linked data cloud

Licensed under Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0). For exceptions see here