Gargiolli, Giovanni (1838 - 1913)
http://dati.beniculturali.it/iccd/fotografico/resource/Agent/IT-ICCD-EACCPF-0001-000078 an entity of type: Agent
Nato nel 1839 a Fivizzano, comune della Lunigiana, studia matematica a Pisa dove si laurea nel 1861: successivamente intraprende l’attività di ingegnere architetto, trasferendosi nel 1873 a Roma, dove fervono i lavori di costruzione per adattare la città al nuovo ruolo di capitale. Qui è nota la sua partecipazione alla ristrutturazione di Palazzo Wedekind in Piazza Colonna. A seguito della crisi del settore decide di dedicarsi alla fotografia, a cui si era interessato sin dalla giovane età frequentando a Pisa l’atelier di Enrico Van Lint. Nel 1888 fonda a Napoli, con il principe Antonio Ruffo della Scaletta, l’Associazione degli amatori di fotografia, e l’anno seguente istituisce la sezione romana della società, di cui ricoprirà per alcuni anni il ruolo di segretario; nello stesso 1889 inaugura l’esposizione annuale di fotografia di Roma. Nel “Bollettino dell’Associazione degli amatori di fotografia” pubblica numerosi scritti che riflettono la sua concezione della fotografia come strumento di rilevazione scientifica, ed esprime l’auspicio che l’amministrazione statale si doti di una struttura dedicata alla documentazione del patrimonio culturale italiano. Nel 1893 viene chiamato a dirigere il neonato laboratorio di fotoincisione della Calcografia Nazionale, che dovrà presto abbandonare: nel 1895 gli viene quindi attribuito l’incarico di eseguire fotografie per l’Ufficio Tecnico dei Monumenti di Roma, allora diretto dall'archeologo Giacomo Boni. La creazione di un laboratorio fotografico in via Miranda, nei locali un antico convento presso la basilica dei Santi Cosma e Damiano, è considerato l’atto di nascita del futuro Gabinetto Fotografico Nazionale, che in breve tempo intraprende campagne fotografiche anche su scala nazionale per conto della Direzione Generale Antichità e Belle Arti (PERUGINI 2014). Gargiolli lavora in questi anni a stretto contatto con importanti storici dell’arte come Adolfo Venturi, Pietro Toesca, Corrado Ricci; collabora inoltre con la Sezione Fotografica della Brigata Specialisti del Genio, progettando teleobiettivi e nuovi sistemi ottici (SHEPHERD 2014). La sua attività si svolge interamente nell'ambito del Gabinetto fotografico, che alla sua morte, avvenuta a Roma nel gennaio del 1913, accoglie oltre 12.000 lastre negative, frutto di riprese eseguite dallo stesso Gargiolli o sotto la sua diretta supervisione.