Anderson (1851 - 1960)

http://dati.beniculturali.it/iccd/fotografico/resource/Agent/IT-ICCD-EACCPF-0001-000110 an entity of type: Agent

xsd:string Anderson (1851 - 1960) 
1851 - 1960 
IT-ICCD-EACCPF-0001-000110 
AF000004 

Secondo la testimonianza di Domenico Anderson, la fondazione della casa fotografica risale al 1851, ad opera del padre Isaac Atkinson, pittore inglese stabilitosi a Roma, dove inizia a dedicarsi alla fotografia, adottando il nome James Anderson.  Nel 1859 viene dato alle stampe il primo catalogo della collezione, che elenca vedute e riproduzioni di dipinti e sculture antiche e moderne. In breve tempo la ditta ottiene notevole successo partecipando alle esposizioni della Società Scozzese di fotografia (1857), dell’Architectural Photographic Association (1860) e a quella Universale di Londra (1862).  Alla morte di James nel 1877 l’attività viene proseguita dal figlio Domenico, che continua a dedicarsi al settore delle vedute e della ripresa di opere d’arte, prima presso lo studio in via dell’Olmata 18 (1884-1888), in seguito in quello di via Nomentana. Nel 1907 la sede dello stabilimento viene trasferita nel villino di via Salaria 7A, nei pressi di Piazza Fiume.  Domenico realizza nuove campagne fotografiche non solo in Italia ma anche all’estero, in particolare in Spagna e Inghilterra, avvalendosi della collaborazione del figlio maggiore Guglielmo, che tuttavia morirà prematuramente nel 1912.   Nel 1930 Domenico costituisce la "Società Anonima D. Anderson" con i figli Giorgio e Alessandro: questi ultimi proseguiranno l’attività anche dopo la morte del padre nel 1938. La società entra tuttavia in crisi dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando non risultano eseguite nuove campagne di documentazione. Nel 1957 l'archivio di 40.000 negativi viene rimosso dalla storica sede di via Salaria. L'attività cessa nel 1960, a seguito della vendita alla società Fratelli Alinari IDEA di Firenze.

 
fotografo 
Anderson 
Società anonima D. Anderson 
Anderson 

data from the linked data cloud

Licensed under Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0). For exceptions see here